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Giulianova: Piergallini asfalta di dubbi via Cupa

di Anonimo
3 minuti

Pensavamo di aver scritto la parola THE END sulla questione del Piano d’Intervento Integrato di Via Cupa.
Il P.I.I. di Via Cupa invece fa come i tonni: si inabissa negli oceani per poi tornare a galla di tanto in tanto e secondo gli umori dei suoi fan più affezionati o dei detrattori più incalliti.
L’ultima pagina di questa fiction interminabile l’ha scritta il noto imprenditore Vittorio Piergallini con il quale intratteniamo da un po’ di tempo pubblica corrispondenza.

Intervenendo sulla ex Migliori-Longari e riferendosi allo “Stato Autonomo di Giulianova”, Vittorio Piergallini si è espresso esattamente in questi termini: “… le regole non si applicano ma si interpretano in materia urbanistica. In fin dei conti cos' è la Commissione Urbanistica? Il luogo in cui il potere esercita la sua potestà sul cittadino e dovrebbe essere eliminata, basterebbe il funzionario del comune e molte amministrazioni lo hanno fatto.
L'ultima interpretazione delle leggi e delle regole è il presunto accordo di programma di Via Cupa. Lo sviluppo della pratica e delle discussioni su di essa difficilmente trovano riscontro nella legge urbanistica italiana ma anche nel buon senso di chi dovrebbe agire nell' interesse delle collettività. Tutto è tranne un accordo di programma e certe volte la discussione sfiora il ridicolo”.


Sulla Commissione Urbanistica con noi Piergallini sfonda una porta aperta.
Così la nostra Redazione il 23 settembre 2012 in un pezzo dedicato proprio al recupero dell’area ex-Sadam: “Giusto per capire come vanno certe cose a Giulianova -e non solo- è sufficiente sapere che il Piano di Recupero fu adottato dal Consiglio Comunale in variante al P.R.G. nel giugno 2008 con soli 11 voti su 21 (il numero legale fu garantito dalla presenza in aula del PDL): tra i contrari, allora, l’UDC che tre anni dopo, con un consigliere comunale in maggioranza, un assessore in Giunta ed un componente in Commissione Edilizia (tutti e tre con il medesimo cognome), è magicamente migrato nelle fila dei sostenitori del progetto …!”.

Il passaggiole regole non si applicano ma si interpretano in materia urbanistica”  lascia presumere che Piergallini, citando Giolitti, abbia inteso dire che “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano".
A quali casi specifici fa riferimento?
Su Via Cupa confessiamo di aver intuito. Ma intuire è cosa ben diversa dal capire. In che senso, secondo Piergallini, quello di Via Cupa è un contratto di programma “presunto”? Non è un contratto di programma?
Cosa intende dire di preciso Piergallini quando scrive che “Lo sviluppo della pratica e delle discussioni su di essa difficilmente trovano riscontro nella legge urbanistica italiana”?

Invece, a risentire gli attuali amministratori tutto si sarebbe svolto nel rispetto delle leggi urbanistiche.
Almeno fino all’ultimo dietro-front del Consiglio Comunale, anche la lettura del Prof. Serafino Cerulli Irelli sembrerebbe convergere su quella dell’Amministrazione.
Probabilmente ci siamo persi qualcosa per strada. Che cosa?

La Redazione de I Due Punti


 

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Commenti

hai comprato e letto il saggio che ti ho suggerito di harri frankfurt "stronzate"? prima leggi il saggio poi parliamo del resto (forse) ricordati rizzoli editore
Preferiamo i "sacri testi" della Einaudi. La Redazione de I Due Punti
l avevo capito