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SLA: Terzo giorno dello sciopero della fame

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Abbiamo fame.
Non è una questione di cibo, di alito amaro o come dice il mio amico medico, dall'odore di acetato, di mal di reni, mal di schiena, debolezze varie, ma un motivo di buona amministrazione e politica.
Non ci aspettavamo un mea culpa da parte dell'Amministratore Unico dell'Ater di Teramo, Marco Pierangeli, impossibile, perchè quei signori di un tempo non esistono più da molte generazioni.

Oggi discutiamo, parliamo, ci confrontiamo con i supereroi de noialtri, che pur privi di curriculum ti rispondono come se avessero diretto in precendenza il cda della Fiat.

Non è colpa loro....si disegnano in questo modo.
Scarabocchi.

Intanto Tonino continua lo sciopero della fame per sua moglie Liliana.
Intanto Sergio continua il suo sciopero della fame per tutti.
Continuiamo per quel bacio di Tonino a Liliana e per tutti i disabili che aspettano l'applicazione di una legge.
Le famose barriere architettoniche.
Lucidi prigionieri di un corpo.

I conti?
Residui del 2013 richiesti a marzo 2014.

Accantonamenti.
Domanda protocollata nel marzo 2013.
Voci ed echi di bilancio che non ci riguardano.
Marco Pierangeli è pagato dai contribuenti per trovare una soluzione.
La politica ha nominato Marco Pierangeli perchè fosse rappresentata in quell'ente.
Sono tutti responsabili.

Una speranza?
La riunione di oggi in Regione, in cui Kafka, potrebbe suggerire a Musil, la giusta morale ed etica del lavoro.

Senza speranza?
Continueremo lo sciopero della fame con una e mille manifestazioni davanti all'Ater.
Un anno di attesa.
Un anno di promesse.
Un anno di rinvii.
Un anno di affanni e crisi respiratorie.
Un anno di Liliana che pesa come venti dei nostri fortunati.

Liliana che ti da la mano e ti sorride.
Sento il suo imbarazzo e m'imbarazzo.

Ringraziamo la Commissione delle Pari Opportunità della Provincia di Teramo e gli amici che ieri ci hanno abbracciato in ospedale...anche quelli che ci hanno tolto l'amicizia, anche Cristina, malata di distrofia muscolare che voleva iniziare lo sciopero della fame.
Lei è presidente di un'associazione di malati terminali.

No...tu non puoi...e mi commuovo.




 

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Commenti

Buondì, signora Liliana, buondí signor Tonino, ciao Gianca'... Ieri, dopo la notte al lavoro in ospedale, impegnativa, non ce l'ho fatta a rimanere in giro.... Ho cercato di dormire il più possibile, fare cose che impegnassero la mente per non sentire troppo i crampi della fame... Va bene cosí... Ribadisco: non bisognerebbe aspettare di ammalarsi di SLA, di cancro o altre malattie altamente invalidanti ed ingravescenti, né avere situazioni drammatiche in casa che ti costringano a 'portare in braccio' una figlia adulta o una moglie (il ricordo dell'esperienza con mia figlia é indelebile e formativo)... per essere costretti a fare qualcosa con URGENZA! Dovrebbe bastare il buon senso, il senso di responsabilità, la solidarietà umana... Ma pare che burocrazia e interessi 'altri' prevalgano... Io non so fare di più, non sono un potente... Ma sono indignato e andró avanti finché Liliana avrá una risposta credibile!!! Lo faró finchê Tonino, e con lui ogni persona che soffre con i propri familiari ed amici, abbiano il supporto e le risposte che la civiltà riconosce loro perfino con le Legge... eppure gesti estremi, come lo sciopero della fame, devono costretti a 'imporre' all'attenzione dell'opinione pubblica e della politica... Scusate, ora devo bere, fare attenzione, perchè devo lavorare... Liliana, un abbraccio virtuale.... Ci sono... Finchè sarà necessario... Coraggio... Un sorriso col cuore... ^_^
Difficile parlare di diritti di fronte all' incapacità di sentire e riconoscere la dignità degli altri. La vostra lotta è la lotta di tutti quelli che amano e rispettano il valore della vita e delle persone. Un abbraccio
Ho visto Falconi in ospedale era incazzato e un po' provato ma combattivo come mai... Non la vedo bene per i politici....
Questa nobile lotta in difesa dei sacrosanti diritti dalla nostra carissima amica sta risvegliando le nostre coscienze da tempo sopite. In casi come questi,che sono tanti, non si deve cedere allo sconforto, anche se questa società, che ci è stata imposta,è indifferente e disumana. Infatti è basata sulla competizione e sull'egoismo e non può,dunque, produrre altro che violenza e ingiustizia. Cio' nonotante non siamo tutti ancora irrimediabilmente segnati da questa disastro morale. Certo,ci sono gli sbanderatori del nulla e che probabilmente non saranno puniti per questo dagli elettori. Certo,c'è l'ingiustizia plateale di chi ci amministra e ci abbandona. Certo,ci sono i vili e gli indifferenti- probabilmente sono maggioranza - ma non tutti sono vili e indifferenti. Abbiamo,dunque, di fronte un nobile compito, che è quello di contribuire a un grande cambiamento sociale e morale.
ci riprovo ... visto che ieri sera non ho visto pibblicato il mio post. Faccio una premessa ... i soldi pubblici a disposizione sono sempre troppo pochi, mentre le esigenze dei cittadini in difficoltà sono sempre maggiori. Per mestiere rappresento molte di queste persone ... e ogni volta che mi imbatto con le istituzioni tutto diventa sempre molto complicato. Ma di certo la materia la conosco.... E allora domanda: "ma non sarebbe più equo e meno dispendioso assegnare alla Sig.ra Liliana un altro alloggio?? ". in questo modo le risorse necessarie potrebbero essere usate ancora meglio. Sono convinta che battaglie di questo tipo non facciano bene a nessuno. che ne pensa Sig. Falconi? E Lei dott Pierangeli
Buongiorno, la storia della Sig.ra Liliana mi ha sinceramente colpita. Per mestiere mi trovo molto spesso a dover assistere persone che hanno problematiche legate all’assegnazione degli alloggi popolari. E ciò che mi più mi stupisce è l’importo necessario per la realizzazione dell’ascensore incriminato. Se ho ben capito, tra gli interventi di adeguamento e quelli per la materiale realizzazione dell’impianto, sarebbero necessari almeno 70.000,00 euro. No dico 70.000,00 Ora non sarebbe più economico, e corretto nei confronti di chi ha comunque bisogno, dare alla Sig.ra Liliana una più consona ed adeguata soluzione abitativa? Si sente molto spesso parlare di mobilità e, per quanto a mia conoscenza, l’Ater di Teramo dispone di alloggi nuovi proprio a Colleatterrato. Quindi, molto sommessamente, proprio perché credo nella giustizia sociale e nella parità dei diritti, chiedo al dott. Pierangeli ed anche al Sig. Falconi: “non esiste soluzione alternativa???” “È giusto spendere tutti questi soldi, quando sarebbe più auspicabile assegnare ad una signora gravemente malata un immobile più idoneo ed attrezzato?” “E’ giusto spendere tutti questi soldi per una tale opera, quando con lo stesso importo si riuscirebbe a realizzare almeno un appartamento e mezzo per chi una casa non ce l’ha?” Chiedo scusa se ho offeso la sensibilità di qualcuno ma, mai come in questo caso, ho sentito il dovere di rappresentare la voce strozzata di chi non si trova nemmeno al decimo posto in graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare, anche se invalido e con una misera pensione di € 476,80. Grazie
Cosa possiamo fare noi cittadini, x la signora Liliana? Questo caso è un problema di umanità e salute, non politico, troppa strumentalizzazione, diamo un segnale a tante persone in difficoltà come Liliana, non rimaniamo tutti sordi. In bocca al lupo.
Si, 70.000,00 euro signor anonimo sono tanti, ma non pensa che in quel palazzo vi abitano anziani e persone che ora o in futuro potrebbero averne bisogno? Coraggio signora Liliana!
quanti anziani Sig.ra Pat? no perché i numeri, abbandonata la demagogia, sono importanti. Soprattutto se per soddisfare i bisogni di uno, se ne sacrificano dieci o cento. non nascondo il mio imbarazzo, in quanto persona di sinistra, nel dover contraddire chi con tanta passione difende i diritti di un debole. ma nel contempo mi preoccupo di quelle persone che non hanno nemmeno un tetto sulla testa, o che lo stanno perdendo perché in fase di sfratto. RIPETO ... POSSIBILE CHE NON C'E' SOLUZIONE ALTERNATIVA DI PARI EFFETTO?