Catarra promise urbi et orbi che non avrebbe nominato un Direttore Generale alla Provincia di Teramo durante il suo mandato 2009-2014.
Sappiamo come è andata a finire: si è rimangiato le promesse elettorali da marinaio nominando a capo dell’Amministrazione Gianna Becci.
Persino al Ruzzo, società cardine della gestione dell’acqua pubblica, hanno eliminato la figura del Direttore, figurarsi se in Provincia – dove oramai tutti i servizi al cittadino sono al collasso e la sopravvivenza dell’Ente è pronosticata come impossibile – possa considerarsi utile la presenza di un Direttore. Ma tant’è.
Scrivevamo 4 mesi or sono (http://www.iduepunti.it/la-voce/19_novembre_2012/il-parcheggio-della-provincia-%C3%A8-un-altro-privilegio) della UIL che chiedeva notizie sull’utilizzo del garage provinciale di via Milli e, in particolare, del fatto che l’auto del Direttore Gianna Becci vi fosse da tre anni consecutivamente parcheggiata.
Ma non risulta che nessuno abbia smentito che si trattasse della macchina della Becci, così come nessuno ha comunicato che vi fossero autorizzazioni in merito.
Da quello che sembra, al contrario, pare che dal giorno della pubblicazione del nostro articolo, dal lunedì al venerdì la medesima automobile non venga più parcheggiata nel garage di via Milli, bensì nell’adiacente giardino dell’Istituto Regina Margherita, il quale ci sembra sempre un Ente pubblico.
Chiediamo a questo punto al Presidente dell’Istituto se via sia una autorizzazione formale risalente a novembre 2012 che consenta al Direttore della Provincia di parcheggiare nel giardino del Regina Margherita e, in caso affermativo, chiediamo che tutti i cittadini vengano parimenti autorizzati a fare altrettanto.
Specie quei pochi fra i teramani che non guadagnano 200.000 euro l’anno come la Becci e che, quindi, potrebbero permettersi meno di parcheggiare negli stalli a pagamento della Tercoop.
I privilegi sono duri a morire, ma l’astuzia non muore mai.
La Redazione de “I Due Punti”
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