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Chi sono i sindaci che favoriranno la ricerca di idrocarburi in provincia di Teramo?

3 minuti

Una volta si diceva che “Il metano ti dà una mano”. Ora invece accade che una mano al metano ed alla Medoilgas, la compagnia che ha presentato istanza di ricerca di idrocarburi gassosi in gran parte della Provincia di Teramo, a meno di un mezzo miracolo, gliela stanno dando loro.

Si tratta dei Sindaci dei Comuni il cui territorio è interessato dalle istanze Villa Mazzarosa e Villa Carbone su cui si è pronunciato favorevolmente -con prescrizioni- il 6 dicembre 2012 il Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo, per l’occasione composto dall’arch. Sorgi, dall’arch. Pisano, dall’ing. Di Meo, dall’avv. Valeri, dalla dott.ssa Di Croce (Arta), dall’arch. Di Flavio (Prov. Teramo), dal comm.capo Vantini (Corpo Forestale dello Stato) , dall’ing. Catitti (AT) e dal dott. Scoccia (istruttore).

Ecco nomi e cognomi dei membri dell’esclusivo Club “Amici degli Idrocarburi”:
-          Valter Catarra, Presidente della Provincia di Teramo e Sindaco di Notaresco (Presidente);
-          Maurizio Brucchi, Sindaco di Teramo (Vice Presidente);
-          Enio Pavone, Sindaco di Roseto degli Abruzzi (Vice Presidente aggiunto con delega a Parchi e Riserve);
-          Luciano Monticelli, Sindaco di Pineto (Vice Presidente aggiunto con delega ai Convegni ed ai rapporti con la Stampa);
-          Orazio Di Marcello, Sindaco di Mosciano Sant’Angelo (Componente Direttivo);
-          Mario Di Pietro, Sindaco di Bellante (Componente Direttivo);
-          Francesco Di Marco, Sindaco di Canzano (Componente Direttivo);
-          Vincenzo Di Marco, Sindaco di Castellalto (Componente Direttivo);
-          Gaetano Zaini, Sindaco di Cellino Attanasio (Componente Direttivo);
-          Santino Di Valerio, Sindaco di Cermignano (Componente Direttivo).

Riunitosi di recente all’interno della “nuova e più ampia Riserva del Borsacchio, il Direttivo del Club “Amici degli Idrocarburi” ha deliberato con voti unanimi resi per alzata di mano che nessuna delle amministrazioni rappresentata, né in forma singola né associata, presenterà ricorso al T.A.R. entro il 4 febbraio 2013 contro i due giudizi approvato il 6/12/2012 dal Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale presieduto dall’arch. Antonio Sorgi.

I Cittadini ringraziano commossi.

Con l’occasione l’Amministrazione Provinciale di Teramo ha inoltre comunicato al Comune di Roseto ed agli altri componenti del Club di avere autorizzato la costruzione di un nuovo metanodotto della Snam Rete Gas (Potenziamento diramazione sud Roseto degli Abruzzi) in assenza di apposito studio di compatibilità idrogeologica malgrado la parte terminale dell’infrastruttura si trovi in area di pericolosità molto elevata (P3), segnata da un fronte franoso molto pericoloso, e malgrado le norme attuative del P.A.I. ne vietino, proprio per tale ragione, la realizzazione.

Ad maiora.

La Redazione de I Due Punti

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Commenti

Al comitato VIA io c'ero e ho fatto notificare la contrarieta' del Comune di Pineto alla istanza Mazzarosa..
I sapientoni citati dalla Redazione de I Due Punti conoscono le conseguenze delle attività' di ricerca? Nutro profondi dubbi.
Santa Procura...anche qui...Santa Procura...
Mi chiedo se Di sabatino che voleva prendere impegni FUTURI nel caso di una elezione al senato, nel PRESENTE stia facendo insieme al suo sindaco Di Pietro il ricorso al tar? X Monticelli... le chiacchiere sono a zero. Hai fatto o no il ricorso? E il sindaco Mastroshow esce dalla tana? Ha qualcosa da dire o fare? O BISOGNA PENSARE CHE LE SOCIETA INTERESSATE FINANZIERANNO LE VS REGIONALI??
A chiacchiere. Quando si tratta di andare sui giornali non perdono tempo, quando si tratta di andare davanti al Tar non ci vanno. Monticelli, Pavone e tutti gli altri, che fate??? E il wwf che fa??? Dorme???
al signor Mario che mette insieme comuni e WWF nell'inerzia, rispondo che il WWF è un associazione di VOLONTARI, in Abruzzo impegnata in moltissimi fronti con divesi ricorsi al TAR-che non sono GRATIS- ogni volta bisogna raccogliere - solo(si fa per dire) - centinaia di euro, grazie anche al titolo volontario di uno o 2 avvocati che lo fanno, e se perdi gli euro diventano migliaia per i rimborsi spese. Inizi a raccogliere almeno 4mila euro, invece di pontificare. Noi siamo tra quanti sono andati all'Aquila - 2 volte (sempre a gratis)- nonchè prodotto osservazioni, e scritto ai comuni di presenziare. Siamo riusciti -sempre nel teramano e in sede VIA- a far rigettare 2 istanze, Cipressi e San Venere dell'ENI, lei cosa ha fatto? Quello che sconcerta che i presupposti ci sono TUTTI per fare ricorso, perchè i comuni non lo fanno unendosi? perchè la commissione VIA da esito negativo a 2, e positivo alle altre? essendo le 4 istanze sostanzialmente identiche? identico è l'obiettivo di acquisire titoli minerari- da istanza a permesso- senza FARE NIENTE!!! semplicemente presentando una serie di notizie copia e incolla e sbagliando pure! lo sanno i comuni che una volta acquisito i titoli la situazione diventa DISPERATA poichè molto più complessa? bloccare l'esito della VIA è importantissimo, essendo questi un endoprocedimento per l'acquisizione del titolo.
Mi trovo perfettamente in sintonia con Fabrizia. Il lavoro delle associazioni, reso in forma del tutto gratuita e volontaria, è una cosa; il dovere degli apparati pubblici e delle istituzioni preposte alla tutela della salute e dell'Ambiente -che tutti noi manteniamo pagando le tasse- è tutt'altra cosa. Le associazioni hanno fatto e continuano a fare ciò che è possibile fare, sostituendosi spesso all'inerzia degli enti preposti. Fare di più è molto difficile se intorno a certe battaglie non c'è una mobilitazione più ampia.
Smentisco categoricamente di aver partecipato alla riunione ed aggiungo la contrarietà mia e della mia amministrazione alla ricerca di idrocarburi sul proprio territorio, come dimostrato da una risoluzione assunta in tal senso da tempo dal consiglio comunale, su proposta del sindaco. Esprimo sconcerto per la disinvolta diffusione di notizie false, evidentemente senza nessuna verifica delle fonti. Caro Falconi, per una società migliore ciascuno deve fare la sua parte...non crede?
Per il Dott. Di Pietro. Nella situazione attuale occorre andare oltre le risoluzioni con un ricorso al TAR contro la decisione del Comitato VIA del 6/12/2012. Le suggerisco pertanto di fare richiesta alla Regione di accesso agli atti della VILLA CARBONE, acquisendo anche le integrazioni presentate dalla Medoilgas, e di valutare l'opportunità di far ricorso unendosi agli altri Comuni interessati. Il tempo è tiranno.
Ma nel comitato VIA come mai non c'è il geologo? Su tali tematiche è fondamentale! Anche perchè chi valuta i progetti e gli studi fatti da geologi della Medoilgas? Chi è capace di leggerli? Architetti, avvocati e biologi?
Il circolo di Roseto della Federazione della Sinistra, ha inviato una lettera ai comuni di Roseto e Pineto per sollecitare il ricorso al tar contro l'istanza di permesso di ricerca "Villa Mazzarosa". A tal fine ha impegnato Emilia Di Matteo, candidata alla camera nella lista abruzzese di Rivoluzione Civile affinchè faccia propria la battaglia per una moratoria totale di tutte le istanze di ricerca, esplorazione ed estrazione di petrolio e gas sul mare e sulle coste adriatiche.
In Germania ci sono inceneritori, centrali a carbone e nucleari, i tetti delle case sono coperti da pannelli fotovoltaici, il bacino della Ruhr è stato completamente risanato in 10 anni. Disastri come Taranto non li vedono nemmeno nei loro peggiori incubi, il partito dei Verdi ha governato ed espresso personalità come Fischer, ministro degli Esteri di assoluto spicco internazionale. Noi abbiamo i Verdi con percentuali da prefisso telefonico, nel momento di massimo splendore c'è stato Pecoraro Scanio ministro dell'Agricoltura che non sapeva nemmeno come si facesse un prosciutto di Parma. In Germania i Verdi hanno preso il "toro per le corna" ed affrontato in maniera pragmatica i problemi dell'Ambiente, con leggi chiare ed univoche che hanno permesso sviluppo e salvaguardia dell'Ambiente, qui abbiamo politicanti parolai che dalla sindrome di NIMBY (not in my backyards), assecondando la pancia della gente piena di paure folli ed irragionevoli, sono passati alla sindrome NIMTO (not in my term of office ovvero non durante il mio mandato elettorale). La differenza è tutta qui, lì si governa, qui si tira a campare.
In data 16 dicembre 2011 il consiglio comunale di Castellalto ha espresso all’unanimità la contrarietà al progetto di svolgimento degli studi geologi dal titolo “Villa Carbone”, contenuti nella richiesta presentata dalla Medoilgas Spa, che interessano zone di alto interesse biologico del nostro comune. Abbiamo formulato in quella sede delle osservazioni di contrarietà che abbiamo inviato alla Regione Abruzzo. La conferenza dei servizi del 6 dicembre scorso, alla quale il nostro comune non è stato invitato, le ha esaminate e non prese in considerazione. In qualità di sindaco non mi sento affatto tra coloro i quali favoriranno la ricerca di idrocarburi in quanto profondamente contrario per ragioni espresse pubblicamente, non mosse da integralismo ambientale, ma legate a una visione diversa dell’uso del nostro territorio. Ammetto di essere stato colto di sorpresa da questa notizia e sto valutando il da farsi insieme ad altri sindaci. Non sono un fervente sostenitore dei ricorsi al TAR. Credo di più alle manifestazioni di dissenso politico e di merito tecnico da avviare presso le sedi opportune e sul territorio insieme alla popolazione, che nei prossimi giorni verrà informata nel dettaglio.
Diego hai perfettamente ragione, da noi prevale l'ignoranza e la dimostrazione è nella composizione del Comitato VIA addirittura regionale, come giustamente ha fatto notare il tecnico, per tale tematica non c'è un geologo? Anche la Provincia di Barletta -Andria-Trani li nomina http://www.provincia.barletta-andria-trani.it/public/bandi/att/PRESIDEN… Quando c'è ignoranza prevale la paura, la diffidenza.. e viene fuori il NIMBY e poi tutto si ferma. In altri casi invece vengono eseguite cose abominevoli dal punto di vista ambientale nell'indifferenza e ignoranza dei politici e dei cittadini. Un esempio lampante da noi (nella nostra Provincia) è il fatto che i criteri tecnici e geologici con cui dovrebbero essere scelti i siti idonei alle discariche (in gran parte vicino a fiumi sopra falde idriche o nei calanchi) vengono sistematicamente non considerati e quindi un semplice ricorso di un comitato tramite un tecnico idoneo e preparato, basato sulla normativa vigente giustamente blocca tutto. Le ragioni tecniche non esistono ma solo quelle politiche e conoscendo i livello culturale dei nostri politici e il rispetto che hanno dei ruoli tecnici...