Ce ne avevano parlato e pensavamo fosse una burla. Avevamo letto le prime indiscrezioni ed eravamo tutti convinti di essere protagonisti di una grande presa in giro: l’ennesima tra le tante a cui il Governo italiano ci ha abituato negli ultimi tempi, soprattutto quando i temi riguardano la Pubblica Istruzione e la formazione docenti.
Eppure la doccia fredda è arrivata!
Solo da pochi giorni tutti gli alunni d’Italia sono tornati sui banchi di scuola ed ecco suonare un’altra campanella: quella che annuncia il famoso “Concorsone” voluto dal Ministro della Pubblica istruzione Francesco Profumo, un miraggio d’acqua nel deserto finalizzato ad abbeverare 11.542 tra docenti o aspiranti tali. Una goccia nel mare se consideriamo i ben 230.000 precari che da anni sono presenti nelle graduatorie ad esaurimento e, nella maggior parte dei casi, hanno iscrizioni multiple in varie graduatorie.
Prime fra tutte quelle che ancora, in molte province d’Italia, raccolgono il personale docente vincitore del Concorso a cattedre bandito nel lontano Marzo del 1999.
Così, dopo ben 13 anni, il Ministro sembra fare un regalo anticipato per le Feste Natalizie.
Babbo “Profumo” ha infornato un altro dei suoi dolci prelibati: ci auguriamo non si bruci e che soprattutto la ciambella, stavolta, riesca col buco! Il Ministro Fornero dovrebbe saperne qualcosa, buttando un occhio ai famosi pensionamenti e ai conti che non tornano mai.
Come considerare questo Concorso? Inutile, dispendioso per le casse dello Stato e soprattutto ingiusto. Sindacati, precari, tirocinanti si sono riuniti negli ultimi giorni nelle strade, hanno indetto scioperi, pronunciato il loro punto di vista. Parole che si sono perse nel vuoto, ignorando le esigenze reali di chi da sempre costituisce il nucleo portante della scuola italiana: i precari!
Non erano bastati i tagli irrazionali tanto difesi dall’ex Ministro Mariastella Gelmini. Ora, dopo aver mandato a casa centinaia e centinaia di persone qualificate/precarie e/o averle fatte “invecchiare” nel girone infernale delle graduatorie, si tira fuori dal cilindro un’altra idea geniale: il Concorso - ascoltate bene - per i giovani!!!
Ci scusi tanto Ministro, ma ci viene un po’ da sorridere quando difende con orgoglio la sua proposta, asserendo che in classe “arriveranno docenti più giovani vicini ai nuovi insegnamenti e alle tecnologie avanzate”.
- In primis questa affermazione offende tutti i docenti giovani o meno giovani che da anni seguono corsi di aggiornamento e si formano con passione seguendo progetti, Master e corsi post lauream dedicati alle nuove tecnologie, all’Intercultura, all’uso della lavagna LIM ( acronimo che sta per Lavagna Interattiva Multimediale), ormai presente in quasi tutte le classi delle scuole nazionali. Offende anche tutti coloro che in questi anni hanno maturato esperienza sul campo, qualità insostituibile che non può essere rimpiazzata da nessuna preparata e giovane mente, se ad essa non si accompagna una buona dose di motivazione, conoscenza della didattica e dei suoi mezzi. Che il corpo docente della scuola italiana abbia bisogno di un peeling di ringiovanimento può essere una giusta osservazione, ma non è con questa politica che la scuola potrà migliorare ed aspirare ad una più efficace offerta formativa o meglio ancora ad un corpo docente più istruito e bravo nella comunicazione.
- In secundis, ci sembra di capire che dal Concorso per insegnanti i giovani siano praticamente esclusi. In base al Dpr. 460 del 1998, salvo casi particolari, può partecipare ai concorsi a cattedre successivi al 1° maggio 2002 solo chi è già abilitato, e tra questi i giovani sono davvero pochini.
Senza abilitazione può partecipare soltanto chi ha conseguito un diploma entro giugno 1999, oppure una Laurea quadriennale entro l’anno accademico 2001/2002 o una laurea quinquennale entro il 2002/2003. Insomma, facendo due conti, il concetto di gioventù risulta essere molto relativo.
- Infine, osservazione fondamentale che sottolinea il danno dopo la beffa, a questo Concorso parteciperanno soprattutto i docenti già abilitati, cioè coloro che stagnano da tempo nelle graduatorie ad esaurimento, che hanno già dovuto superare Concorsi, formarsi attraverso la SSIS
(Scuola di specializzazione all’insegnamento Secondario ora scomparsa e soppiantata dal TFA), accumulare punteggio partecipando a molteplici corsi post lauream, pur di non perdere la posizione utile al conferimento del tanto aspirato ruolo.
Cos’altro aggiungere?!
- molti docenti abilitati, già vincitori di Concorso, presenti in aula da molti anni e ormai ad un passo dall’immissione in ruolo, potrebbero esser superati, a partire da Settembre 2013, da chi non ha mai dovuto affrontare le suddette forme di reclutamento e formazione. Come dire...Cattedra chiavi in mano!
- I costi: circa 150 milioni di euro la cifra stimata. Occorreranno quasi 3000 insegnanti per coprire il ruolo di Commissari nelle commissioni d’Esame. Questi verranno distolti dal lavoro e sostituiti in classe da supplenti: tutti costi in più ai quali si aggiungeranno quelli per le procedure.
Una somma che potrebbe essere adoperata diversamente.
- le modalità di preselezione: i candidati dovranno rispondere da una postazione informatica ad una batteria di 50 quesiti a risposta multipla così ripartiti: capacità logiche(18 domande); capacità di comprensione del testo(18 domande); competenze digitali(7 domande); conoscenza della lingua straniera(7 domande). Ci auguriamo che questa volta i quesiti siano formulati dal Ministero in forma corretta e che non accadano errori imperdonabili come quelli verificatisi nella recente selezione al TFA.
Ora non rimane altro che mettere nuovamente mano alle sudate carte ed iscriversi al Concorsone tramite procedura informatica POLIS, entro le ore 14.00 del 7 Novembre 2012.
Speriamo che tutta questa tecnologia, a cui il Ministro Profumo sembri puntare, possa esser di vero supporto al reclutamento docenti e che il giorno della preselezione non sopraggiunga un disperato black out!! In bocca al lupo a tutti.
Per tutte le altre info si rimanda al bando pubblicato sul sito www.istruzione.it
La Redazione de I Due Punti
Commenta
Commenti