Le Tremiti minacciate da una macchia di petrolio.
Il capitano di vascello, Luciano Pozzolano, cerca di gettare acqua sul petrolio. Chiede di non creare allarmismi perchè la maccchia di greggio è sotto controllo. Ricordiamo che la fuoriuscita è avvenuta dalla piattaforma al largo di Termoli.
Carlo Costantini, capogruppo in regione dell'IDV, nel suo comunicato parla di un reato gravissimo.
"Oltre due anni fa (il 2.11.2010, per l'esattezza) ottenevo dal Consiglio Regionale dell'Abruzzo l'approvazione di un mio disegno di legge, presentato ai sensi dell'art. 121, 2 comma della Costituzione, per introdurre il divieto di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in un mare, l'Adriatico, che ha caratteristiche assolutamente incompatibili con l'esercizio di queste attivita'.
Le maggioranze parlamentari che si sono susseguite ci hanno dormito sopra ed ora apprendo che una perdita di idrocarburi avrebbe interessato il campo petrolifero di Rospo Mare, vicino alle Isole Tremiti.
Dal mio punto di vista e' semplicemente criminale consentire l'estrazione di petrolio in un mare cosi' stretto e con fondali cosi' bassi, gia' gravemente malato e cio' nonostante ancora volano dell'economia turistica (e non solo) di molte regioni d'Italia.
Il 26 febbraio, in Parlamento, andro' a prenderlo nel cassetto impolverato nel quale l'avranno nascosto per tutto questo tempo e, con il sostegno che Antonio Ingroia e Rivoluzione Civile di certo non ci faranno mancare, pretendero' che il futuro del Mare Adriatico e la definitiva sparizione delle trivelle dai suoi fondali vengano portate entro brevissimo tempo all'esame dell'aula".
Gli albergatori costieri teramani hanno chiesto tempo prima di divulgare un comunicato ufficiale.
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