Che alla Asl di Teramo il rispetto delle leggi sia una meravigliosa coincidenza, ormai sembra evidente.
Avvisi di garanzia come se piovesse, evidentemente, non sono sufficienti a fermare l’intrepido manager Varrassi dal continuare nella sua poetica azione di governo della locale azienda sanitaria.
E mentre Monti mani di forbice taglia del 20% la dirigenza pubblica, Varrassi, già con la valigia in mano, indice un concorso per ben sei, e dico 6, posti da dirigente amministrativo: www.aslteramo.it/concorsi.asp
Chi di voi volesse impegnarsi nell’amena lettura del bando, scoprirebbe che questo è arraffazzonato e viola ulteriori norme.
Arraffazzonato, perché chi lo ha redatto, con tutta evidenza, non conosce neppure l’esatta denominazione dei titoli di studio, scambiando il “diploma di laurea” (quello conseguito con il vecchio ordinamento, n.d.r.) con la “laurea magistrale” (quella conseguita dopo due anni di specialistica, rispetto alla laurea triennale, n.d.r.).
In barba alle norme, perché il bando restringe la partecipazione al concorso ai soli laureati in giurisprudenza ed Economia e Commercio, calpestando a pié pari quanto prescritto dall’art. 70 del D.P.R. 483/97 che, al comma a così recita:
"Concorso, per titoli ed esami, per la posizione funzionale di dirigente amministrativo
- Requisiti specifici di ammissione
a) diploma di laurea in giurisprudenza o in scienze politiche o in economia e commercio o altra laurea equipollente;
Ora, siccome a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, ci sembra altamente probabile che questi sei, e dico 6!, nuovi dirigenti abbiano già un nome e un cognome.
Voi che ne dite?
La Redazione de i Due Punti
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