Primo Giorno:
Abbiamo iniziato lo sciopero della fame dalla mezzanotte.
Questa mattina (Lunedì 18 Febbraio) siamo seduti nell'atrio dell'ospedale Mazzini per chiedere la giusta dignità per il malato oncologico. Quattro infermieri e il consigliere comunale Valdo Di Bonaventura. In contumacia Pasquale Di Ferdinando. Meravigliosamente con noi dall'ora (sig) di pranzo.
Tre pazienti oncologici prima della chemioterapia e tante, molte strette di mano.
Ecco i nostri ispettori.
I pazienti che rappresentano la cronaca reale fuori da ogni statistica ufficiale.
Gli ispettori hanno relazionato sui ricoveri impropri. Un esempio.
Un'aderente allo sciopero della fame ha chiesto allo sportello di prenotazione, la disponibilità per un eco mammella. Ricordiamo uno dei primi esami per arrivare alla diagnosi di patologie oncologiche. I tempi rapidi sono fondamentali nella cura dei tumori.
Risposta, Luglio 2013. Ecco uno dei tanti motivi dei ricoveri "impropri".
Nella tarda mattinata di domani il Prefetto di Teramo, Walter Crudo, su diretta sollecitazione del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha convocato le parti per trovare un'immediata soluzione all'emergenza di Oncologia.
Solidarietà da parte di Marco Borgatti, esponente di Sel di Roseto ed ex (per fortuna) malato di cancro. Carlo Costantini ha promesso l'ennesima interrogazione a Gianni Chiodi, ma teme il silenzio del Governatore. Cecè D'Alessandro ci proverà. Claudio Ruffini continua a lavorare nell'ombra. Giovanni Cavallari scuote la testa. Giulio Cesare Sottanelli chiede un immediato tavolo di lavoro. Robert Verrocchio invoca le denunce di un anno di lavoro su Oncologia di Teramo. Renzo Di Sabatino parla di problema nei colletti bianchi e di una mancata comunicazione con la politica.
Il Manager Varrassi parla di strumentalizzazione. Si noi siamo usati dai malati di cancro. Lui?
Secondo Giorno:
Continua lo sciopero. Siamo strumentalizzati. Immaginate il tavolo con Varrassi, Palmeri, Antelli...il prodotto? Oltre ad un normale avviso di garanzia...il nulla. Noi proseguiamo lo sciopero della fame in nome e per conto dei malati oncologici. Per una sanità vicino al malato. Per il Polo Oncologico. Per il rispetto della salute pubblica. Per il rispetto del piano sanitario regionale. Noi per loro.
Le dichiarazioni del sindaco Brucchi fanno tenerezza. Parla di strumentalizzazioni un sindaco in campagna elettorale. In fondo non è un oncologo ma un senologo. Non ci sono problemi, noi andiamo avanti. Fino alla fine.
Terzo Giorno:
Il mio pensierino iniziale è per la matematica. Si parla di sette oncologi. Contiamoli: Gli oncologi in servizio a Teramo sono:
Roldano Foglia; Luigia Menaguale; Annalisa Gentile; Teresa Scipioni; Giovanni Cianci (a me pare che la somma faccia 5). Il Dott Gabriele Lalli, medico della Medicina e responsabile dell'U.O.S. di Ematologia ha coperto solo alcuni turni nel mese di febbraio in oncologia (reparto). La dottoressa che rientrerà è Alessandra Santomaggio assente per maternità...mai sostituita. La dottoressa Amina Di Gennaro trasferita a Giulianova nell'Agosto 2011 e mai sostituita....
Qualche dato che giustifica il trasferimento di un'oncologa a Giulianova. Vediamo anno 2012 numero accessi a Oncologia di Giulianova 1648 con 2422 preparazioni.
Teramo a cui è stata tolta l'oncologa 4562 con 6196 preparazioni. C'è qualcosa che non va. Qualcosa che sa di un futuro privato.
Nel frattempo vi ricordo che Teramo sta violando il piano sanitario regionale, decreto Baraldi per non aver istituito il Polo Oncologico. In poche parole, un'organizzazione che permetterebbe di creare percorsi utili ai malati di cancro. Come dice Giovanna " Il vero problema e' che se ti diagnosticano un tumore, resti solo come un cane a districarti nella burocrazia ospedaliera delle liste d'attesa, e ti salvi solo se hai degli "amici"!
Le altre regioni? Un esempio. Legga sindaco Brucchi.
Marzo 2005, regione Lombardia, Il Polo Oncologico collega 22 dipartimenti oncologici. La rete del polo consente ai pazienti di essere assistiti in tutte le fasi della malattia. Si chiama una rete per la vita. Noi?
Il nulla. Riunioni e dichiarazione d'intenti a mezzo stampa.
Ecco l'esposto consegnato in Procura.
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo
Via Cesare Beccaria n. 1, - 64100 Teramo
Fax segreteria: 0861 - 326663
Email: procura.teramo@giustizia.it
ESPOSTO-DENUNCIA
Il sottoscritto ALFONSO MASCITELLI, nato il 18 gennaio 1957 a Pescara e residente a Villamagna (Chieti), nella propria qualità di senatore in carica della Repubblica Italiana, nonché di Vicepresidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale”,
con il presente esposto-denuncia porta a conoscenza dell’Autorità in indirizzo i gravi fatti che di seguito si espongono, affinché:
- siano oggetto di accertamento ed eventualmente individuate, ravvisate e perseguite violazioni di legge;
- sia verificata la sussistenza di violazioni della legge penale e, in particolare, l’integrazione di fattispecie di reato concernenti ipotetiche lesioni del diritto costituzionale alla tutela della salute, che possano configurare anche profili di responsabilità penale a carico di coloro che tali condotte abbiano tenuto.
Premesso e considerato che:
- come già tristemente noto alla cittadinanza in quanto diffusamente raccontata dagli organi di informazione, la situazione del servizio di assistenza sanitaria fornito dal reparto di Oncologia dell’Ospedale Civile “G. Mazzini” di Teramo versa in condizioni drammatiche, tali da configurare la sussistenza di un contesto suscettibile dell’attenzione e dell’indagine dell’Autorità Giudiziaria per ipotetiche violazioni del diritto costituzionale alla salute, sia sotto il profilo penale dell’abuso che sotto quello dell’omissione di atti di ufficio;
- ad avviso dell’esponente la situazione, oramai da lungo tempo, mette in quotidiano pericolo la salute e la sicurezza dei cittadini di un vasto territorio, i quali si vedono negati i più elementari e fondamentali presidi di tutela, vedono violati i propri diritti costituzionali, si sono visti costretti per due volte consecutive ad indire uno sciopero della fame per protestare sulla mancanza di soluzioni concrete da parte degli Organi preposti alla gestione del reparto di che trattasi (il secondo sciopero è attualmente in corso da tre giorni);
- i pazienti oncologici, già in protesta da un anno, manifestano la presenza di disservizi, carenze di personale, strutture deficitarie, condizioni disagevoli se non disumane per coloro che quotidianamente sono costretti a sottoporsi al trattamento chemioterapico presso la struttura teramana;
- il polo oncologico del P.O. Mazzini è deficitario e sottodimensionato, effettua 26/27 trattamenti chemioterapici al giorno a fronte di una cronica carenza di personale di servizio nella struttura che effettua circa l’80% delle chemioterapie praticate dalla intera ASL.
- i pazienti oncologici, dei quali appare superfluo sottolineare la gravità delle patologie, lamentano la presenza in Day Hospital di un solo medico che dovrebbe attendere alla cura di circa 26/27 pazienti, traducendosi la pratica dell’intervento in ore di attesa per i pazienti medesimi;
- all’esito del primo sciopero della fame, attuato il mese scorso, la Direzione sanitaria ha provveduto a trasferire nel reparto - solo temporaneamente e solo a part-time - una sola ulteriore unità medica;
- i locali che ospitano il reparto di Oncologia appaiono largamente insufficienti alle necessità dimensionali dei servizi da prestare;
- risulta assente dalla pianta organica la figura dello psiconcologo, che aiuterebbe l’interazione fra famiglie, pazienti, infermieri e medici;
- non risulta sia mai stata sostituita la dottoressa, attualmente in maternità, che svolgeva servizio nel reparto di Oncologia fino al prescritto periodo di astensione, nonostante in una analoga situazione occorsa nel nosocomio di Giulianova si sia proceduto immediatamente alla sostituzione;
- il laboratorio UFA, Unità per i Farmaci Antiblastici, dotato di una cappa professionale capace di assorbire e aspirare le esalazioni della preparazione dei chemioterapici (farmaci dosati ad personam), laboratorio che avrebbe evitato il tragitto Giulianova-Teramo a cui quotidianamente questi importanti e costosi farmaci sono sottoposti, è stato inaugurato e chiuso per motivi di sicurezza, pur essendo costato 285.000 euro, senza che siano state accertate le responsabilità, con il risultato che i farmaci debbano essere preparati a Giulianova con ulteriori ingenti costi e disservizi;
- non sembra sia stato rispettato il Piano Sanitario Regionale a Teramo in quanto, come può leggersi nel PSR 2008-2010 (che risulta ancora in vigore, poiché durante la legislatura Chiodi non ne è stato emanato un altro), “Il principale obiettivo da perseguire nel triennio: ♦ Formalizzazione dei Poli Oncologici (da parte delle Direzioni generali aziendali - entro 3 mesi dall’approvazione del PSR)”. A Teramo non risulta essere mai stato attivato il Polo Oncologico, né nominato il direttore del suddetto Polo, mentre a Chieti e Pescara sono attivi i Dipartimenti Oncologici, oltre ovviamente ai Poli Oncologici.
Tutto ciò premesso e considerato, il sottoscritto sollecita l’intervento di Codesta Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo affinché siano verificate le condizioni in cui versa, all’interno del nosocomio “Giuseppe Mazzini” di Teramo, il reparto di Oncologia, e se tali condizioni determinino violazioni delle leggi penali, con conseguente individuazione e perseguimento dei responsabili dei reati eventualmente posti in essere.
Al contempo, si sollecita l’accertamento di ipotetiche responsabilità penali a carico degli Organi di Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale di Teramo e/o dell’Azienda ospedaliera titolare della gestione del nosocomio “Giuseppe Mazzini”, estendendo – se del caso – i profili di indagine sulle responsabilità anche ai componenti della Giunta Regionale dell’Abruzzo, i quali hanno condotto con gli esiti positivi già resi noti, gli adempimenti di cui ai commi 6 e 7 dell’art. 3-bis del D.Lgs. n. 502/1992, relativi al procedimento di verifica dei risultati aziendali conseguiti e del raggiungimento degli obiettivi del Direttore Generale della ASL teramana Dott. Giustino Varrassi.
Sotto tale ultimo profilo, quantomeno dubbia, scarsamente motivata e proceduralmente carente appare la conferma del Manager operata dalla Giunta regionale nel gennaio 2013, specie in riferimento al rigetto della proposta della Direzione regionale Sanità della Regione Abruzzo di procedere alla rescissione del contratto con il Direttore Generale della Asl di Teramo; ma anche con specifico riguardo alla eventuale ottemperanza alla disposizione di cui all’Art. 48
comma 3 della Legge Regionale n. 1 del 10.01.2012 (a mente del quale “Il completo raggiungimento dell’obiettivo di abbattimento delle liste di attesa, nei termini previsti dalla DGR 575 dell'11.8.2011, è elemento decisivo per la valutazione ed eventuale conferma dei Direttori Generali delle ASL”).
Il sottoscritto, a norma degli artt. 90 e 408 C.P.P., chiede di essere sentito per fornire elementi di prova e chiede di essere informato di eventuali richieste di archiviazione da parte di Codesta Procura.
Con osservanza.
Sen. Dott. Alfonso Mascitelli
Quarto giorno:
Con calma e con lentezza iniziamo il quarto giorno della fame per una migliore sanità, per una maggiore attenzione verso i malati di cancro.
Scrive Sergio D'Ascenzo "
Il dottor Lalli a disposizione del reparto di Oncologia fino al ritorno della dottoressa in maternità. Ci voleva tanto? C'era bisogno di uno sciopero della fame? Dell'intervento del senatore Mascitelli? Del Governatore Gianni Chiodi?
Si, purtroppo. Ora tutto è risolto? No.
Continueremo a vigilare in nome e per conto dei malati di Oncologia. Gli unici ad avere il diritto di strumentalizzarci. Non permetteremo che gli infermieri che hanno aderito allo sciopero della fame siano oggetto di facili trasferimenti. Vi posso garantire che questi professionisti sanitari, meritano un plauso civico.
Ci piace ricordare la figura di Sua Eccellenza, il Prefetto Valter Crudo, per l'interesse e la sensibilità istituzionale. L'incontro in Prefettura, in assensa degli scioperanti, di chi aveva sollevato il problema, aveva raffigurato un quadro completamente diverso dalla realtà. Ci piace sottolineare che l'Asl di Teramo si sia nuovamente smentita. Per noi ha vinto la Teramo civile. Io voto per lei.
Commenta
Commenti
Brucchi continua l'opera di trasfigurazione ben imparata dai suoi maestrini...ancora va dicendo che in oncologia al rientro di una dottoressa saranno in 8...ma un sindaco che non è capace neanche di contare fino a 5 , come può amministrare la cosa pubblica? Magari glielo danno un pallottoliere??? Con discreta smemoratezza il Sindaco non parla del Polo oncologico...ma perché vi sta così sui COGLIONI una legge dello stato che tra l'altro vi espone a possibili azioni giudiziarie per manifesta inadempienza?