Il Sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, tace sulle trivelle e l'intesa di Villa Carbone che interesserebbe anche la zona di San Nicolò.
Nell'ultimo question time, il primo cittadino avrebbe anche riflettuto sullo sviluppo economico delle trivellazioni.
Conoscendo i tempi di riflessione del Sindaco aprutino, confidiamo che in un paio di anni, comprenderà i danni che al territorio teramano arrecherebbero simili sondaggi geologici.
La Basilicata insegna.
Nel frattempo è stata approvata a maggioranza la risoluzione a firma (Claudio Ruffini e D’Alessandro Cesare ) contro il permesso di ricerca petrolifero denominato “Villa Carbone” in provincia di Teramo.
La maggioranza si è astenuta mentre il Presidente Chiodi ( il coraggioso) al momento del voto era assente.
Con la risoluzione, chiedeva che la Regione Abruzzo negasse l’intesa richiesta dal Ministero, intesa necessaria per l’avanzamento del progetto presentato dalla società Medoilgas. Inoltre il Consiglio ha impegnato la Giunta regionale ad agire con ogni mezzo affinché si fermi la deriva petrolifera dell’Abruzzo.
“Non abbiamo sentito da Chiodi che è contro la deriva petrolifera dell’Abruzzo” dice Ruffini “anche se il Consiglio regionale ha riaffermato giustamente che l’Abruzzo ha altre vocazioni e non può di certo diventare un enorme pozzo petrolifero”.
Il Presidente della Regione Abruzzo chiederà al Governo nazionale una moratoria per l’Abruzzo, ovvero una sospensione su tutti i permessi di ricerca in itinere, al fine di riprendere un ragionamento serio sulle opportunità migliori per il nostro territorio?
Ascoltate....Si ode il frastuono della riflessione Brucchiana....ssss....non disturbatelo.
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