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OMBRINA MARE 2, DALLA PADELLA ALLA BRACE

4 minuti

" Tutti i più ridicoli fantasticatori che nei loro nascondigli di geni incompresi fanno scoperte strabilianti e definitive, si precipitano su ogni movimento nuovo persuasi di poter spacciare le loro fanfaluche ... Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà" (Gramsci, Q28, III). 

Nell'anticipare la notizia martedì 12 agosto, ci siamo astenuti dal commentare il completamento dell'acquisizione di Medoilgas -e, quindi, anche del progetto Ombrina Mare- da parte di Rockhopper Exploration, consapevoli delle difficoltà insite nella lettura di una vicenda così articolata.

Lo facciamo ora, con il necessario distacco e dopo aver approfondito quanto il Coordinamento Nazionale NO TRIV aveva già pubblicato il 10 giugno scorso (https://www.facebook.com/1428315400765373/photos/pb.1428315400765373.-2207520000.1408082578./1429636457299934/?type=1&theater).

Partiamo dunque dalle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Mediterranean Oil & Gas (Mog), Keith Henry: "Questo è un buon affare per i nostri azionisti in quanto offre loro la combinazione di contanti ed azioni …. Prevedendo anche la possibilità di beneficiare del potenziale di apprezzamento legato alla nostra concessione di Malta. Purtroppo, una serie di battute d'arresto lo scorso anno con Guendalina, principale attività della produzione di MOG, ed i continui ritardi normativi per Ombrina Mare … ci hanno impedito di attuare una strategia di crescita del nostro portafoglio nel Mediterraneo. Nelle attuali condizioni di mercato, il board di MOG crede fermamente che questo obiettivo possa essere raggiunto solo da una società significativamente più capitalizzata …". 

Da qui, la decisione assunta in maggio del Cda di Mog (in Italia, -84,32% di fatturato, pari a - 6 milioni di sterline nel 2013 rispetto al 2012), di accettare l'offerta di acquisto presentata dalla Rockhopper Exploration.
Due mesi fa raccontammo, carte alla mano, di come non fosse la prima volta che Ombrina stesse passando di mano: da "Gas della Concordia Spa" a "Intergas Più" e da questa, l'11 marzo 2008, a Medoilgas, assieme ad un nutrito paniere di titoli minerari e progetti in via di sviluppo. Avanzammo l'ipotesi che l'operazione fosse stata pilotata ed incoraggiata da alcuni gruppi finanziari fortemente interessati ad Ombrina Mare come ad altri simili progetti nell'area del Mediterraneo.

Cessioni, fusioni ed incorporazioni sono state da sempre la regola e non l'eccezione.

Il ruolo degli intermediari finanziari ha pesato molto sulla vendita di MOG e con tutto ciò che questa aveva "in pancia": un portafoglio di progetti, permessi e concessioni in Italia, Malta e Francia che, vista l'incertezza del momento, è stato "messo in sicurezza", affidandolo ad una realtà imprenditoriale più temibile di MOG. 

Ed eccolo questo portafoglio dell'area del Mediterraneo:

- Monte Grosso, in Basilicata, è uno dei più importanti giacimenti di petrolio su terraferma. Potrebbe rendere oltre 200 milioni di barili;

- Guendalina, nel Nord Adriatico, è gestito da ENI. Dal 2011 ha prodotto 31.543.656 Standard metri cubidi gas naturale. Rockhopper ed ENI confidano che si possa fare di più e meglio;

- Ombrina Mare, nell'Adriatico al largo delle coste abruzzesi. Rockhopper è certa di raggiungere l'obiettivo: " …. fatte salve le approvazioni necessarie, Rockhopper prevede di forare e testare …". La Riforme del Titolo V della Costituzione ed il decreto "Sblocca-Italia" come i fanghi di perforazione: ridurranno in cenere le dichiarazioni di intenti delle autorità regionali ed i propositi di qualche esponente di governo;

- Area Malta 3 e 4, nel canale di Sicilia.

Rockhopper era molto più capitalizzata di MOG e, quindi, più adatta al raggiungimento dell'obiettivo che va anche oltre Ombrina Mare. 

Sebbene tra le ultime arrivate (fondata nel 2004 e quotata in Borsa l'anno successivo), non si è fatta mancar niente: ha fatto incetta di top manager con importanti carriere alle spalle e pluriennale esperienza nel settore Oil&Gas. 

Inoltre, veleggia con il vento a favore del Governo di Sua Maestà Britannica e del Governo Renzi. 

Dalla padella alla brace: spiacevole a dirsi per una "cosa" di nome Ombrina. E ben poco di cui rallegrarsi.

             Enrico Gagliano
Coordinamento Nazionale NO TRIV

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