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COSÌ TERAMO RICORDA I SUOI CONCITTADINI ILLUSTRI...

1 minuto

Non occorrono commenti, oltre a ciò che queste immagini documentano, per valutare lo stato in cui oggi si trovano le tombe di illustri teramani che tanto hanno onorato la nostra Città e ai quali sono dedicate strade e piazze.
I patrioti Antonio e Luigi Tripoti, il letterato Antonino Fabbri, Carlo De Michetti, Giannina Milli, Luigi Cavacchioli. Tutti hanno dato il proprio contributo a questa Città. E questa Città li ringrazia e li commemora, lasciando in questo stato le loro tombe. Dimenticate da tutto e da tutti.
Relegate, anche se sarebbe più giusto dire dimenticate, nel fondo di un oscuro corridoio del Cimitero Urbano (e, precisamente, nel sotterraneo Settore Riservato del Padiglione 5 - Ossario), queste tombe testimoniano, loro malgrado, il degrado e la noncuranza che troppo spesso questa Città riserva a ciò che rimane del suo passato.

Tra l'indifferenza e il pressappochismo di tante, troppe passate Amministrazioni e l'insensibilità di molti cittadini, queste tracce di un passato, per qualcuno forse scomodo, suggeriscono che probabilmente sarebbe più opportuno collocare i resti di chi ha onorato Teramo con la propria vita e con le proprie opere in un'area più consona del nostro Cimitero.
Magari nei pressi di uno dei padiglioni monumentali che pure esistono.
E non nel fondo di un buio corridoio. Di un sotterraneo. Di un anonimo Padiglione 5.

Fabrizio Primoli

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Commenti

DARK CORNER (angolo buio) O PANTEON DEI DEFUNTI ILLUSTRI. L'unico presidio fisico per la conservazione della memoria dei personaggi illustri, sono le loro "opere immortali "e non già le loro spoglie mortali recepite in pregiati involucri di marmo. Timidamente ritengo che non si debba dare troppo peso alla sorte del nostro corpo mortale. D'altronde, escluse rare eccezioni, si tende oggi ad accelerare il rito del lutto, si tende a semlificarlo con la cremazione del corpo e la dispersione delle ceneri,restituendolo alla natura, conservandone la memorie solo attraverso le "opere" di ciascuno....sans souci
"La memoria è la capacità di immagazzinare informazione e di avere accesso ad essa. Senza la memoria saremmo incapaci di vedere, di udire o di pensare. Non avremmo un linguaggio per esprimere la nostra situazione, e di fatto neppure un senso della nostra identità personale. In breve, senza memoria saremmo dei vegetali, intellettualmente morti." ALAN BADDELEY da "La memoria" - 1982
Come può chi non rispetta il passato, costruire il futuro.
Chiedi al sindaco Brucchi o a qualsiasi componente della giunta comunale se conoscono le poesie di Luigi Brigiotti. Di cosa ci meravigliamo? Anche le scuole fanno schifo da questo punto di vista. Ora vi faccio notare un'altra cosa: sapete perché sono molto vicine le vie Oberdan, Battisti, Sauro? Non lo sapete? Allora leggetevi il testo della canzone del Piave e poi navigate in internet e leggetevi le imprese dei tre personaggi sopra menzionati. Non basta mettere una targa per ricordare un Teramano o un qualsiasi altro personaggio Italiano. W l'Italia.
Domanda agli amministratori che ti hanno candidato alle ultime elezioni...
Qui non si rispettano i vivi figuratevi se possono rispettare i morti... perché a Teramo siamo morti!
amministratori del cazzo e forse neppure di quello.
piu' che morti a teramo siamo "feriti" gravi......