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Chiodi, Ruffini & Rolleri...la soluzione finale

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Partiamo dal comunicato stampa sull'interrogazione di Claudio Ruffini, consigliere regionale del partito democratico.

" Question time sulla nomina del Direttore Generale della Asl di Teramo.
Chiodi non ha fugato i dubbi sulla legittimità.
Nella seduta pomeridiana del question time il Presidente Chiodi ha risposta all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Claudio Ruffini.
Il tema dell’interrogazione era la legittimità della nomina del Dott. Paolo Rolleri a Direttore Generale della Asl di Teramo. Ruffini ha chiesto se sono state verificate, con quale atto e in che data, da parte della Direzione delle Politiche della Salute della Regione Abruzzo, le cause di inconferibilità ed incompatibilità propedeutiche rispetto all’incarico da Direttore Generale della Asl di Teramo poi in seguito conferito al Dott. Paolo Rolleri.
"Il Presidente Chiodi non ha fugato tutti i dubbi che avevo sollevato sulla legittimità della nomina di Rolleri" dice Claudio Ruffini " avevo chiesto se la Direzione regionale delle Politiche della salute ha verificato o meno le cause di incompatibilità ed inconferibilita previste dal Decreto Legge n.39/2013.
Non mi e' stato risposto in merito, ovvero non e' stato chiarito se, prima di stipulare il contratto con il dott. Rolleri, la Direzione delle Politiche della Salute regionale ha verificato e con quale atto, l’assenza di cause ostative previste dall'articolo 5 del decreto legge n.39/2013.Chiodi ha asserito che non vi e' nessuna incompatibilità del Dott. Rolleri in quanto l’IRCS San Raffaele Pisana di Roma ha rapporti esclusivi con la sanità della regione Lazio e non con quella della regione Abruzzo.”

“Ma la domanda è un’altra” insiste Ruffini “chi ha accertato le cause di incompatibilità di Rolleri? Non basta quello che dice Chiodi, voglio sapere se è stata la Direzione regionale Politiche della Salute ad accertarlo, perché dal curriculum vitae del Dott. Rolleri c’è scritto che suo datore di lavoro nel 2011 è stato il “San Raffaele spa di Roma” . E visto che esiste una casa di cura San Raffaele a Sulmona, accreditata con il servizio sanitario regionale, riconducibile a un unico datore di lavoro, ovvero il San Raffaele Spa di Roma, vogliamo sapere dal Dirigente Regionale preposto se ha verificato quanto disposto dal Decreto legge n.39/2013 .”

Potrei rispondere al consigliere regionale Ruffini?
Lo sa perchè il Governatore Chiodi è stato alquanto evasivo?
Lo sa che nel caso il tutto risulti illegittimo la Regione Abruzzo non potrà nominare un altro manager per almeno tre mesi?

Bastava fare un controllo sui siti di riferimento e sulle rispettive partite iva:
Guardate è semplice.
San Raffaele di Sulmona www.sanraffaele.it/assistenza/strutture-sanitarie/7/san-raffaele-sulmona
San Raffaele di Roma   www.sanraffaele.it/assistenza/strutture-sanitarie/1/irccs-san-raffaele-pisana

Le partite iva sono riportate in basso a destra.
Controllato?
Sono uguali.
Ecco la risposta.
Sono la stessa società.
Sede legale principale o secondaria che sia.

Si può liberamente ipotizzare il conflitto d'interessi.
La Regione Abruzzo partecipando con diversi milioni di euro la San Raffaele di Sulmona è come se finanziasse la San Raffaele di Roma dove il Manager Rolleri è stato alto dirigente.
Il DG Rolleri potrebbe favorire la San Raffaele in qualità di manager dell'Asl di Teramo
Ecco il conflitto d'interesse.
Buon lavoro.
 

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Commenti

...ma costoro ( "modello Teramo ", ecc. )...ci fanno o ci sono?
ma questi prendono 12 mila euro al mese per fare queste cose?? questi "errori"? dovrebbero andare a casa tutti
Sono certa che è colpa della segreteria ... Come sempre ultimamente
"Le magie risanatrici di Chiodi" - Basti pensare, per fare un minimo esempio, a una società come la Abruzzo Engineering - il celebre "carrozzone clientelare" costruito in sfregio ai finanziamenti pubblici di tutti gli abruzzesi (http://www.notizieinabruzzo.it/abruzzo-engineering-chiodi-carrozzone-cl…) (http://www.abruzzoweb.it/contenuti/abruzzo-engineering-chiodi-storia-to…) - posta in liquidazione volontaria e risanata nei conti dal governatore Chiodi accollando tutti gli oneri - dal 2010 a oggi - allo Stato.