Era il 2010.
Scrivevo allarmato sul piccolo movimento di contrada Mezzanotte raccogliendo le voci di alcune famiglie.
Era il 2011.
Continuavamo a denunciare la frana.
Sette articoli.
Poi ancora, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016.
Oggi, 2017.
Ci arriva questa lettera.
L'ennesima.
" Gentile Signor sindaco, abbiamo già avuto modo di confrontarci su questa piattaforma riguardo le problematiche delle strade di contrada Mezzanotte che, seppur a soli 3 km da Teramo, ha una pavimentazione stradale vergognosa. Le scrivo per renderLe nota la situazione nei pressi della mia abitazione in questi ultimi giorni di neve. Le strade sono totalmente bloccate e ciò ci impedisce di uscire per recarci a lavoro o per svolgere le normali faccende quotidiane. Abbiamo ripetutamente chiamato il comune senza ottenere nessuna risposta, i pompieri sostengono che non sia di loro competenza e polizia e vigili non sono riusciti a risolvere il problema. Le ricordo che contrada Mezzanotte è abitata da molti anziani che potrebbero aver bisogno di assistenza o soccorsi e che nella mia abitazione risiedono mio padre, anziano e malato, e i miei nipoti di 3 anni e un mese. Dalla prima nevicata, consapevole di questa situazione che si ripete ogni anno, sono stato costretto per poter andare a lavoro a trasferirmi dalla mia ragazza che abita nel quartiere di Colleatterrato, uno dei quartieri più popolosi di Teramo, che nonostante ciò in queste ore versa in condizioni inaccettabili. Cosa dobbiamo fare per essere ascoltati?
Ci provò anche l'ex Ass. Di Stefano con una proposta di delibera di utilizzare i soldi della telefonia intesa come canone delle antenne per le manutenzioni.
Proposta rifiutata dal dirigente alle finanze.
Lo stesso dirigente dovrebbe fare un giro d'onore tra quelle strade, tra quelle famiglie, in quella contrada abbandonata.
De Profundis.
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