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Ju Jazz

di Fabio Fidanza
2 minuti

Il bello del Jazz è che ti mette in mutande, quando suoni, perchè a un certo punto la parte scompare e devi fare la tua parte, raccontare la tua storia.

Improvvisare nel Jazz non vuol dire arrangiarsi, devi dire la tua, se stai bene, male, i ricordi, i desideri.

Ieri ascoltare le note di tanti musicisti di Jazz, che improvvisavano tutti per l'Aquila migliore, ricostruita, bella come prima, è stato come la Gioconda dipinta insieme da tutti i pittori e ugualmente bella, anzi più bella.

Erano 500 i paladini della bellezza, c'erano i più famosi ma erano grandi quanto i meno famosi, perchè suonavano tutti per gli altri, una preghiera di 12 ore a 500 voci, il legno delle croci diventato contrabbassi.

Il Sindaco un po' poco jazzista e un po' troppo sindaco, forse da oggi ascolterà Miles Davis, poche note sono spesso meglio di tante.

Il ministro ha promesso che si farà, si rifarà, ogni anno.
Ci saremo ancora, anche di più, ci saranno anche più musicisti abruzzesi sui palchi.

Io ho avuto una conferma: tante persone, con uno scopo comune, positivo, possono fare tutto.
Ieri hanno cambiato l'odore delle crepe sui muri nel profumo della speranza.

Forse non avevamo mai visto l'Aquila così viva da quel giorno, piena di Arte.

E pensare che noi qui, dall'altra parte del Gran Sasso, fummo graziati dalla disgrazia e pure stiamo in letargo.
Eppure io sono certo che il nostro Sindaco, anche senza i Quattro Cantoni aquilani, ma con uno solo, Lu Canton per eccellenza, metterà insieme i tanti bravi musicisti di Teramo, guardando l'esempio dell'Aquila, e saprà far suonare anche la nostra città come mai prima d'ora.

Perchè il Jazz non è solo Coltrane, è anche scendere dal palco, dalla pianta, far salire e suonare quelli bravi con le chitarre, le penne, la testa, i pennelli, il pallone, imparare da quelli più bravi di te.

Ieri la Giunta Comunale dell'Aquila, tutta in serie A, era composta da Enrico Rava, Tiziana Ghiglioni, Paolo Fresu, Rita Marcotulli, Flavio Boltro, Susanna Stivali, Javier Girotto, Ada Montellanico, Paolo Di Sabatino... scusate, non serve elencare, c'erano tutti.
Che bello sarebbe avere degli assessori Jazz. 

Forza l'Aquila.

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Commenti

L'Aquila è anche la città dove sono spariti miliardi di Euro, è anche la città dove è chiaro che il terremoto è stata una fortuna x molti, è anche la Città delle seconde case al mare per via dei rimborsi, è anche la città dove non si ricostruirà mai, non conviene. Zimbelli mondiali.
Illuso. Teramo è caduta nel baratro della dozzinalità dove la luce della cultura non arriva più. La gente risponde con calore al richiamo degli aperistrit, suonano solo coverbend e tributebend, le rassegne di musica "nonpop(olare)" aka "rockalternativo" aka "jazz" sono state soppresse (vedi antipop, interamnia jazz festival) o riconvertite in format di intrattenimento (vedi villa suite), che è cosa diversa dalla cultura. Le scuole di musica non aiutano la città ad avere delle giovani speranze musicali. Che poi alla fine, non c'è niente di male, basta ritagliarsi un ruolo, per brutto o deprimente che sia. A noi tocca farcene una ragione. Guardatevi bene, operatori della cultura, dall'organizzare eventi originali a Teramo. Non imitate l'Aquila. Non funzionerebbe. Qui il terremoto è arrivato di striscio ma è ugualmente tutto distrutto. Non lasciamoci imbruttire, non frequentate, non uscite in giro che poi ci rimanete male. Andate fuori, c'è tanta roba bella che desidera un nostro sguardo, anche a l'Aquila che doveva essere morta.
Per Asl... auguro a te, e a tutti quelli che condividono il tuo stesso pensiero, (purtroppo c'è ne sono molti!!!) di vivere sulla propria pelle lo stesso dolore, che abbiamo vissuto noi.
Roses mi hai letteralmente tolto le parole dalla tastiera. Ieri L'Aquila era uno splendore, un'atmosfera unica. Ciò era dovuta anche al pubblico qualificato, gente abituata alla vera cultura, non quella del mangiare, bere e due volgarità dei fenomeni locali. Ho incontrato tanti amici, molti teramani ma neanche un politico teramano. Dov'erano ? Avete avuto semplicemente paura del confronto o avete un livello talmente basso che siete incapaci di capire la bellezza interiore della cultura ? Oppure state spurgando il vostro fegato per il prossimo aperistreet ? Ora inizia Porta Romana.....che si fa ? Si mangia e si beve.(punto)