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Regione Abruzzo: D'Alfonso si dimentica di Castelnuovo e Paduli di Campli...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Se dovessi scegliere tra il sindaco di Campli e il sindaco di Civitella del Tronto, alle strette, usando una metrica prettamente gestaltica direi Cristina di Pietro.
Qui, però, si parla di emergenza e Castelnuovo o Paduli di Campli non sono secondi al dramma di Ponzano di Civitella.
A Paduli, D'Alfonso aveva promesso, all'indomani della sceneggiata in consiglio comunale, l'inizio immediato dei lavori e invece il nulla cosmico.
Forse anche meno.
Scie chimiche.

Oggi la grande esclusione.
A Roma con il sindaco Di Pietro, per 20 milioni di euro da destinare alla ricostruzione di Ponzano.
E Catselnuovo?
E Paduli?
E il resto della Provincia di Teramo?
E le altre vocali contenute nella parola aiuole?
Non calpestate le false promesse.
Scrive il sindaco di Campli, Pietro Quaresimale, " Solo pochi giorni fa il Presidente D'Alfonso ha partecipato al nostro consiglio comunale per discutere proprio del problema frane. E oggi sono venuto a sapere dai giornali che il Presidente ha accompagnato a Palazzo Chigi il sindaco di Isola del Gran Sasso e di Civitella per discutere del problema frane con il Sottosegretario Maria Elena Boschi. Oggi ero anch'io a Roma per sensibilizzare le istituzioni sui problemi del nostro Territorio. Non restiamo con le mani in mano, ma è certo che i cittadini camplesi si aspettavano dal Governatore un'attenzione simile a quella ricevuta da Civitella e Isola. Le frane sono tutte uguali. A Castelnuovo sono in pericolo 800 persone. E a Paduli, nonostante sia stato annunciato un avvio dei lavori da parte della Regione la scorsa settimana, è ancora tutto fermo".

La carica dei Mille e il Garibaldi d'Abruzzo.
A Campli si fa la storia o si frana...

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