Salta al contenuto principale

La Brutta Figura di Pippo Inzaghi...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Non scrivo più di calcio e non scriverò più del Teramo Calcio fino a quando il Presidente Campitelli sarà il numero uno del sodalizio Biancorosso.
Fino a quando non racconterà la verità sulla mancata serie B e chiederà scusa ( dimettendosi) ai tifosi del Teramo. 
Ho mantenuto e manterrò la mia parola.
Questa è un'altra storia che ha come palcoscenico lo stadio Bonolis.
Teramo-Venezia.
Si parla di allenatori e giocatori di serie A in gita a Teramo.
Di ragazzi.
Di attese.
Di delusioni.

Scrive Roberto Perpetuini del Torricella Calcio sul suo profilo facebook " Questo signore ...Filippo Inzaghi oggi purtroppo (per lui ) ha fatto vedere il lato NEGATIVO del calcio. Atteso dai nostri ragazzi della scuola calcio di Torricella Sicura per una foto per circa 2 ore (avevano garantito della sua disponibilità il presidente del Venezia Calcio ed altri dirigenti), come preventivato da alcuni non si è degnato neanche di guardarli. I bimbi delusi hanno fatto ritorno a casa.....ho spiegato loro che nel calcio purtroppo questi personaggi ci sono per il loro valore di quando giocavano , ma che poi la vita è diversa e in fondo sono personaggi "piccoli "!!! Associo al suo comportamento di poco spessore , la società del Venezia Calcio che non è stata in grado di persuaderlo alla semplice posa per una foto. Si può vincere anche un campionato ,ma la vergogna di simili comportamenti è la più grossa delle sconfitte!!! Caro Pippo oggi avete perso tu e il tuo Venezia,!!!".

Sempre del Torricella Calcio, Paolo Di Eleuterio " Davvero senza parole...non bisogna nemmeno spenderle per una persona del genere...Un grande plauso ai calciatori del Teramo Calcio che nonostante la sconfitta si sono avvicinati a salutare i nostri piccoli tifosi..
La ricchezza nn si vede dalla materia ma dall animo...
Grande esempio teramano...".

Sandro Amatucci "Tutto vero.Come addetto del servizio stadio della Teramo Calcio sono stato io personalmente a chiedere al Team Manager del Venezia la possibilità di accontentare i ragazzini presenti.Lo stesso mi ha dato piena disponibilità di Inzaghi a fare una foto con tutti...evidentemente signori si nasce...
Il pallone però gira".


Per conto nostro, un abbraccio ai piccoli calciatori del Torricella Calcio e ai suoi educatori. Piccoli uomini crescono...

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Che gran brutta cosa l'aver rifiutato una foto a dei piccoli.E poi si parla di educare i giovani allo sport. SONO VERAMENTE ANCHE IO DELUSO PER LORO. Carlo
Cresceranno bene anche senza una foto di Pippo Inzaghi....
Caro Giancarlo, ero presente in tribuna ed in sala stampa e il buon Pippo Inzaghi non mi ha fatto una buona impressione, sia giornalistica che personale. Personalmente, da uno come Inzaghi, mi sarei aspettato dell'altro. Uno come lui fa capire solo come aver dato quattro calci ad un pallone può far sembrare una persona un "superuomo". Si è presentato, per le interviste post gara, come un divo, oltre un'ora dopo la fine della gara. Serio, tirato, mai un sorriso in conferenza stampa. Non ha rilasciato interviste se non in presenza dell'addetto stampa della società e non ha rilasciato, come hanno fatto invece sempre tutti gli allenatori ospiti quest'anno al Bonolis, le interviste alle televisioni nell'apposita zona ma solo e per tutti in conferenza stampa insieme alla carta stampata (che è risaputo che ha tempi e ritmi diversi di selezione di una notizia rispetto alla televisione e non a caso sono previste due zone diverse per le interviste). E' andato via velocemente facendo strappare solo qualche veloce foto o autografo ai suoi ammiratori calcistici. Quando sono andato via dallo stadio, fuori dai cancelli, c'erano ancora i bimbi del Torricella in trepida attesa del "divo" Inzaghi. Tanto per restare in casa Milan (e non fare quindi un discorso di fede calcistica, visto che i due personaggi hanno contribuito entrambi a far grande quel club) quando venne Gattuso a Teramo da allenatore del Pisa, fu tutta un'altra storia. Sorridente, disponibile alla battuta, alle foto, agli autografi. Ho avuto occasione di intervistare nelle mia carriera un buon numero di grandi campioni o ex campioni e ti assicuro che Inzaghi è stato il più deludente. I veri campioni si vedono anche da questo. Anche perché il passato scorre via, spesso velocemente ed inesorabilmente, mentre nel presente bisogna sempre e solo dimostrare. E nella sua carriera di allenatore (perché il suo presente è questo) deve ancora dimostrare molto, tanto, visto che Venezia è la sua prima panchina in un campionato professionistico, dopo solo qualche anno di settore giovanile, proprio nel Milan e forse per "grazia ricevuta" come riconoscimento per la fulgida carriera in rossonero. Quella sana gavetta che manca, anche nel rapportarsi con gli altri. Quel ruolo di "educatore" che manca ed avuto solo per grazia ricevuta dopo anni di splendida carriera da calciatore, al contrario di chi educa da anni lontano dalla grande ribalta, in un piccolo comune abruzzese, su campi in terra battuta, che non ha presenze in Nazionale come calciatore ma che mette la giusta e doverosa passione nel crescere, e soprattutto educare" i suoi giovani, lontano dai riflettori del grande calcio, e che ha avuto solo la "colpa" di "illudere" i suoi "piccoli campioni" di poter salutare al termine della partita il "grande campione"! Stranezza degli aggettivi: perchè poi, alla fine, ad essere "grandi" sono stati solo i "piccoli" ed ad essere "piccolo" è stato solo il "grande". Quel settore giovanile, che gli avrebbe dovuto donare la modestia giusta, in primis da buon educatore e poi da uomo, per dialogare con i più piccoli, con coloro che si sono appassionati al calcio grazie anche alle sue gesta da calciatore. Quel dialogo mancato con i più piccoli, anche e soprattutto fuori dal campo, magari al termine di una partita. Cosa, purtroppo, successa a Teramo...
Non sono affatto d'accordo! Io l'ho incontrato più volte a Giulianova sia sul lungomare ed in albergo e non ha MAI e dico MAI NEGATO un saluto ed un selfie a nessuno! È stato un vero signore, anche prima di salire sul pullman prima di partire per Teramo. Accuse ingiuste.
il vero problema è che i bambini - e i dirigenti, soprattutto - prendono a modello Pippo Inzaghi (non Gino Strada, per dire il primo che mi viene in mente)...
Ho anch'io un piccolo aneddoto da raccontare. Tanti anni la scuola calcio di San Nicolò organizzò una visita alla Roma nel suo centro sportivo di Trigoria. Era inizio settimana e la squadra si preparava al derby con la Lazio. Eravamo un pulman pieno con 40 bambini e sette accompagnatori tra cui io. Portammo due cesti pieni di leccornie della nostra Regione. Inizia l'allenamento e ricordo che nessuno dei giocatori della prima squadra allenata da Carletto Mazzone si degnò di fare un saluto ai bambini entusiasti. C'era anche Tancredi, originario di Giulianova, che chiamato a più riprese nemmeno si girò. Totti e gli altri tutti concentrati e poi, alla fine dell'allenamento, tutti via negli spogliatoi. Una gran delusione. Anche il mister Mazzone fu una delusione. Fummo salutati solo da Agnolin, ex arbitro all'epoca dirigente della Roma e da Francesco Moriero che aveva lo stesso procuratore di mio fratello e così venne a salutarci e si fece tante foto con noi. Alla fine i due cesti però li presero i signori giocatori senza degnarsi di salutare nemmeno. Vergognosi!
Stesso epilogo capitato a mio figlio all'epoca dodicenne e giocatore in erba di pallavolo. Coltivava quasi una generazione per Andrea Giani, campione nello sport ma omuncolo nella vita. In occasione di Lube Macerata vs Casa Modena portai mio figlio al palazzetto marchigiano... finita la partita ci mettemmo in fila per l'autografo. Mio figlio portava una rivista di pallavolo con paginone centrale dedicato proprio ad Andrea Giani. Eravamo quarti della fila, Giani firmo' solo i primi tre e nonostante mio figlio gli avesse mostrato la foto, stizzito si allontanò. Per averlo vissuto sulla mia pelle posso ben capire la delusione dei piccoli del Torricella, sicuramente la stessa patita da mio figlio. Nota a margine... Dopo aver sistemato mio figlio in macchina, sono andato al pullman di Modena in attesa e ho dato del pezzo di merda a Giani.
Neanche io come tanti non andremo più a vedere il Teramo calcio fino a quando Campitelli sarà il numero uno del Teramo calcio
SONO CAPITATO ALL' HOTEL EUROPA DI GIULIANOVA DOVE HANNO ALLOGGIATO E SUBITO SI È NOTATO IL DISTACCO E IL MENEFREGHISMO TANTO CHE SI SONO ISOLATI COSTRINGENDO GLI ALTRI OSPITI A CAMBIARE ABITUDINI.....
Il calcio non è sport ma business, cosa pretendete?