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La Donazione degli Organi: La Poesia del SalvaGente

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Avete mai vissuto una poesia?
L'eresia del lettore.
Ore a leggere a testa in giù guardando il ghirigoro delle nuvole.
Donne.
Immaginate 
Wislava Szymborska a casa di Alda Merini.
La poetessa polacca ospite della lirica dei Navigli.
Casa baciata senza rima ma di rossetto addobbata.
Vestita di dita che scivolano all'indietro, si toccano, si inseguono, di piacere. 
La Cipolla di Wislava contro le labbra di Alda.
Non è il monologo della Fica, recitato da Emanuela Traini che traduce di arte, l'attesa della vita, che pitta di organi intonati con l'esistenza, che di credenza ricorda l'origami di un bambino filosofo, che di battito ha il suono di  un tamburo gitano, che di nomade ci ricorda il dolore e l'essere fenice.
Szymborska e Merini.

Non è il SalvaGente di Laura Romani, di quelle parole che danzano a piedi nudi, di quel verbo che sussurrra al corso del tempo, di quel senso che si dona per un' altra essenza, che non toglie ma aggiunge, che la donazione degli organi è una messa cantata, un Ave Maria, il si, quel si che ha il sapore dell'attenzione, dell'ultima penna intrisa di sugo, di un vino respirato, di quell'attimo prima di fare all'amore, di quelle dormite sulla vestaglia, di quei sapori, odori, che solo una nonna poteva indossare.
Laura, Emanuela, Alda e Wislasva.
Donne e Alessandro Di Emidio che bandiva all'asta i racconti di vite, truccioli, ricci a forma di miracoli.  
Eleonora Corona è una Cipolla.


La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.
La cipolla, d’accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezioni.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.

Eleonora Corona è Alessandro Core.


Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d'amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c'è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei.

Eleonora vive con il cuore di Silvia.
Silvia vive grazie all'attesa di Eleonora.
Letteratura.
Rallentate la lettura.
Ascoltate queste parole " Sono andata dopo 22 anni a trovare la mamma di Silvia.
Io sono mamma grazie ai genitori di Silvia e a Silvia, alla donazione di quel cuore".

Che cosa succede quando due mamme si abbracciano?
La mamma di Silvia non ha abbracciato Eleonora ma ha toccato Silvia, di carezze, di lacrime, di urla, di pianti, di dolore, di un appuntamento solo rinviato, di ginocchia a terra, sbucciate, di panico, di ansia,  di una natività alla rovescia, di coperte ripiegate su se stesse, di rimboccamenti senza lamenti.
Fumetti senza nuvole, quelli di IVan Di Marcello colorati da Carmine Di Giandomenico.
La strana coppia che diventa una solo matita e il desio di tingere Ele come la vera superwoman.
Raffaele Daidone e quella capacità di intuire altro, altre persone, altri fantasmi, artisti inconsapevoli.
Mutevoli.
Musiche di Francesco Sbraccia, parole di Luca Mastrocola.

Donne senza tempo.
Silvia che scrive ad Eleonora.
Legga preside Befacchia.
Silvia è la figlia di Eleonora. Ha il nome di Silvia e del suo cuore. Silvia esiste per Silvia e per l'amore di Eleonora e del suo amore.
Ripeto amore perchè non esistono sinonimi.
Uomini.
Forse no.
La Cura è il tetto dell'amore. 
Equazione di un'operazione. 
Senza divisione ma con la moltiplicazione delle emozioni. 

Guardate questa donna, questa donna non è come le altre, la vita non sempre le ha sorriso, a volte le ha voltato le 
spalle credendo di farla cadere, credendo che bastasse una malattia a fermarla o ad impedirle di combattere. Sto scrivendo e riscrivendo questo testo ormai da ore, perché ho paura di non usare le parole giuste, non voglio sbagliare, non posso sbagliare; devo trovare le parole giuste, le parole che davvero la possano descrivere al meglio. Lei è coraggio, lei è altruismo, lei è amore e rispetto. Questa donna non si è mai fermata davanti a niente, io l'ho vista, io ho visto la sua stanchezza dopo ore e ore di lavoro, io ho visto i suoi occhi lucidi di fronte al computer nel cuore della notte per finire un lavoro. Questa donna ha combattuto e sta combattendo per quello in cui crede senza fermarsi mai davanti a niente, abbattendo ostacoli e ostacoli. Questa donna a volte si guarda allo specchio, abbassa la testa e crede di non farcela, crede di non essere all'altezza, vuole mollare. Ma questa donna poi rialza la testa e se era lei ad aver paura del mondo, ora è il mondo ad aver paura di lei. Vorrei solo dire alla vita che ha perso, perché questa donna ha vinto.
Ti amo Mamma"...

Ti amo mamma e Alda, Laura, Wislava ed Emanuela diventano figlie. 
Insieme a noi.....grazie. 





 


 

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Commenti

Io c'ero e la tua sintesi è tutto ciò che mi sono portata. Grazie per il saluto.
E giù lacrime. Garzie a Raffaele.
Falcò F'immattì!!!!!
Pomeriggio di bellezza, di poesia, di cuore, di emozioni, di inizio di un giovane di talento che muove i primi passi nel difficile cammino della letteratura. Poi la voce di Eleonora forte, fragile, musicale come le voci di angeliche Virtù, che si muovono tra questa e l'altra vita. Pomeriggio poetico e sorridente che da Ivan riceve tutte le declinazioni di " t' mattit"? Il promotore? Non Cosimo, non Piero non Lorenzo dei Medici, ma Raffa Daidone, l'ultimo dei Magnifici. Poi, poi, l'eco rimodulata e 'arrangiata? dal novello Starvinski-Giancarlo!
Grazie Falconi e soprattutto complimenti per la cover!

 Prego Laura e sulla Cover ti ho già risposto. 

Ivan è un grande che in pochi tratti di matita racchiude una grande cultura. Si riassume in un basso profilo con una immensa comunicazione. Bravi tutti, dai medici Daidone fino all'ultimo inserviente che ha partecipato. Grazie Ivan, grazie Daidoni, grazie anche ai bimbi presenti e per finire grazie anche a quel matto di Falconi che sa dare spazio alle cose veramente importanti.

La verità. Eravamo al bar e quel movimento mi ha incuriosita. Hai ragione IVan ottimo il buffet ( alla teramana maniera) e ottimo il vino. Poi mi sono incantata. Quei due pazzi di Ivan e Carmine, poi, Eleonora. Prof. Befacchia lei ha pianto. Noi eravamo vicini. Che dire? Meravigliosos. Tutto nella nostra Teramo. Incredibile. Dott. Daidone. Grazie. Ps: Falconi sei il solito ragazzaccio da strada ma terribilmente tu.

Un pomeriggio splendito, trascorso all' insegna della "poesia" vestita di racconti, musica, vignette, pittura, fotografia. Il tutto condito da un' emozionante storia di vita. La vita che rinasce, laddove la vita muore. In un gioco, quasi paradossale, dove Vita e Morte si passano il testimone.. La vita che da' vita alla morte La morte che rida' vita alla vita Tutto stupendo! I migliori auspici per queste giovani e variegate espressioni culturali della nostra amata Terra Teramana. Un plauso particolare al solito mattatore e collega...Raff...( f' immatti'...!)

Bella manifestazione molto spontanea ! Che bello vedere i bimbi disegnare il fumetto Kettimmattit interpretandolo con il loro mondo...che gioia x Ivan ricevere questo dono e vedere che tutti volevano riportare a casa una sua vignetta Un altro momento molto commovente è stato il passaggio tra i partecipanti del poster Donarsi f'ammattì!...una ola di speranza e di condivisione di un progetto di vita meraviglioso
GRAZIE TANTE A TUTTI QUELLI CHE IERI SONO PASSATI A VEDE' LA MIA PICCOLA MOSTRA di VIGNETTE di "KE T'IMMATTIT'!" REALIZZATA INSIEME ALLE BELLE OPERE e FOTOGRAFIE di MANUELA INIART (Filippa Tedeschi), IL BEL LIBRO DI LUCA MASTROCOLA presentato dal LEANDRO DI DONATO, IL BELLISSIMO INTERVENTO DI Eleonora Corona, IL BRAVO GIORNALISTA Alessandro Di Emidio, LA BELLA MUSICA DI FRANCESCO SBRACCIA, LA BRAVA Laura Romani (progetto Salva Gente Donazione Organi), IL GRANDE Giancarlo Falconi. UN RINGRAZIAMENTO DI CUORE VA AL GRANDE ARTISTA CARMINE DI GIANDOMENICO (che si è sputtanato non poco a presentarmi!) MA SOPRATTUTTO al N.1 RAFFAELE DAIDONE (lu DERMATOLOGH'!) IN QUANTO IDEATORE DI TUTTO CIO'! (n.b. Raffaè, un consiglio..lascia perd' a fa lu dermatologh...mittit a fa l'organizzator' di mostr' e di cazzat!) ahahaha
..a proposito..AVEVO DETTO CHE PER OGNI "ORGANO DONATO" IN OMAGGIO UNA BELLISSIMA VIGNETTA DI "KE T'IMMATTIT'!" ..MA VATTN: PRIMARI, PROFESSORI, DIRETTORI ZOOPROFILATICO, DOTTORI, FAMIGLIE E BAMBINI M' SA' FRIGAT PIù DI 150 VIGNETTE STAMPATE E LASCIATO MANCO UN ORGANO! ahaha