Il Ruzzo che restituisce dei soldi ai propri comuni soci?
Può succedere di tutto a Teramo e anche l'impossibile.
Forse la gestione dei decenni passati a firma centro sinistra; forse le assunzioni a nomina diretta dei decenni trascorsi; forse le società in Europa e ora in liquidazione istituite nei decenni tramandati; forse i milioni di euro in appalti senza prove documentali dei decenni percorsi; forse gli oltre cento milioni di euro di debiti accantonati nei decenni ereditati; forse tutta questa storia sarà l'ennesimo segreto italiano, forse, ma intanto, il Presidente Forlini e il suo cda, Alessia Cognitti e Alfredo Grotta, sono riusciti a pagare parte di una rata dei mutui in scadenza.
Oltre 500 mila euro.
I teramani e molti cittadini della provincia hanno meno debiti.
Domani si riuscirà, forse, a conoscere il sentiero virtuoso che ci ha condotto a indebitarci e a male gestire nel corso di 20 anni il nostro acquedotto.
Avete ragione.
Ora non esageriamo.
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