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Pericolosità sismica del teramano e dei laboratori del Gran Sasso

26 minuti
Il teramano secondo uno studio  dell’ INGV del 2005 non ha fonti sismogenetiche attivatesi in tempi storici (pertanto chiamate ‘silenti’)almeno non è dimostrato quindi di per se questo comporta un  rischio elevato( studio INGV pag 16 e pag 20 del documento 1 (*)    di attivazione di faglie con intensità di rilascio energetico(nel nostro caso  medio ed alta )ed inoltre presenta ,in prossimità ,di queste faglie , edifici critici come il Laboratorio del Gran Sasso e la diga di Campotosto.   Considerazioni generali su terremoti e zone di deformazione:Nell’Appennino ci sono  molte faglie ma  frastagliate e spezzettate ma vicine e quindi ‘comunicanti’,pertanto si manifestano molti sismi anche ravvicinati nello spazio e nel tempo di potenza mediamente però solo medio-alta (Mw 6-6.5) invece che un unico sisma di potenza altissima(come ad esempio avviene in Giappone o in Cile),anche se non meno pericolosi .  à cit. Marco Mucciarelli Prof.  Di Sismologia Applicata presso l’Università della Basilicatahttp://tersiscio.blogspot.it/2015/09/perche-un-magnitudo-8-non-uccide-1000.html  Tettonicamente e sismologicamente stiamo parlando di una zona compresa tra  l’Appennino e le Alpi Dinaridi(monti dell’ex Jugoslavia ) fino alle Ellenidi (Nord della Grecia,Cefalonia,Albania) chiamata   ‘placca adriatica o  placca Apula ’,che si staccò nel Cretaceo dalla placca africana e che spingendo contro la placca euro-asiatica verso NNE   ha causato i rilievi alpini ed appenninici(compressione e subduzione) chiamata ’migrazione verso nord dei sismi’ ed i fenomeni magmatici del Sud Italia,per approfondireàhttp://www.meteoweb.eu/2014/02/terremoti-al-sud-e-sui-balcani-lesperto-ma-adesso-una-forte-scossa-e-piu-probabile-al-nord/262593/  .
A causa della pressione della sua parte occidentale verso Est tende fa  restringere il mare adriatico ed allo stesso momento la placca tirrenica spinge verso N-ovest creando appunto dei gradienti di velocità da cui si genera la fagliazione origine dei terremoti di natura estensiva  ,a questi fenomeni si aggiunge quello di contagio laterale della perturbazione sismica tra faglie vicine 
à(**)Documento 2     Il periodo di ritorno medio sismico delle faglie  appenniniche cosiddette ‘silenti’ è circa 1800-2000anni in cui la faglia si ‘carica’ ed accumula energia di deformazione che poi rilascia alla sua rottura . Anche per   i ritorni brevi(300anni)non potendo contare su numerosi precedenti storici e preistorici sono di fatto poco affidabili.Non è detto che una faglia si attivi rilasciando il massimo dell’energia di cui è capace,ma può rilasciarne meno (specie se si è scaricata precedentemente).Non è detto che l’energia rilasciata,massima possibile o meno della massima,sia rilasciata in un unico sisma o più sismi  di entità minore ,anche se gli sciami sismici sono sempre pericolosi.   Faglie presenti nel teramano e in zone limitrofe.Nel teramano e zone adiacenti(confine con l’Aquila) sono presenti le seguenti faglie principali ( come risulta dal  documento 1(*)  tab. 1 a pag 18 e tab. 2 a pag 20)E come risulta  per la faglia Montagna dei Fiori   àdocumento 1(*) e 5  (*****)   Montagna dei Fiori –Montagna di Campli : lunghezza della faglia normale 15km con max Mw5  (anche se non è chiaro come siano collegate in profondità le molte faglie del sistema  la cui attività però è stata responsabile della dislocazione di circa 900 m del substrato carbonatico ) silente quindi pericolosa.Vedi Cartina C   Zona Campotosto/Monti della Laga :lunghezza circa 20km ,  max  Mw 6,6   Gran Sasso:zona  L’Aquila :Campo Imperatore-Assergi-Monte San Vito-Monte Cappucciata lunghezza circa 38km  ,  max Mw 6.9 , faglia silente ,quindi pericolosa   Valle Dell’Aterno:zona L’Aquila ,  attivatasi nel 1703 con circa max Mw 6.7 ;nel 2009 in zona limitrofa con   Mw 5.6 dopo la scossa principale dell’Aquila,zona limitrofa;lunghezza ,insieme alla collegata faglia della Valle  Subequana,25Km ; composta da 4 faglie parallele:Monte Pettino,Capitignano,Monte marine,San Giovanni   Norcia: faglia  attivatasi nel 1703 con Mw 6.65 ,lunghezza 30Km max Mw 6.8;riattivatasi nella sua parte Nord(monti Preci) il 30 ottobre 2016 con Mw 6.5   Amatrice-Accumoli epicentro faglia del Monte Vettore  considerata faglia silente  fino a 24/8/2016  attivatasi con con Mw 6.0 ;lunghezza 18km max  Mw 6.5   Per ulteriori dettagli su queste faglie à(****)  documento 4  tab1  pag7   Per altri dettagli sulla sistema di faglie Valle Dell’Aternohttp://www.osservatorioapuano.org/2_08_Galadini.pdf  pag 3-4 Per quanto riguarda invece la faglia del Gran Sasso essa è costituita da una serie di faglie di lunghezza non elevata (se prese   singolarmente nel tratto affiorante in superficie )e poste a poca distanza una dall’altra.   Ma  l’enorme scarpata di faglia del Monte San Vito-Monte Cappucciata,lunga però solo 15km (quindi incapace ,da sola,di dare sismi elevati tali da produrre quella rilevante scarpata) insieme alle  relative  dislocazioni dei depositi del tardo Pleistocene ,si può dedurre si sia formata sotto l’azione di   un sisma di magnitudo molto più rilevante di quello producibile da quella sola faglia .Conclusione :le faglie affioranti in superficie sono una unica faglia collegate in profondità  con le  faglie di Assergi e Campo Imperatore che corrono parallele.Ecco perché il sistema di faglie del Gran Sasso  è considerato come un’unica faglia  di lunghezza complessiva di 38km il che può dare un sisma di  magnitudo 6.9(precisamente 6.95)à (***) documento 3 pag 17 e 19 .La faglia è silente in epoca storica( à(*)documento 1 tab 1 pag 18) per questo pericolosa (vista anche la sua lunghezza/dimensione)   Sebbene ‘silenti’ in epoca storica,lo studio dell’INGV (à(*)documento 1)  attribuisce i sismi del 1950 e del 1951 circa 5.4-5.6Mw (à(*)documento 1  pag 34 e schema pag 36 ) proprio rispettivamente alla faglia del Gran Sasso e quella di Campotosto deducendolo, secondo gli archivi storici, dall’indice della scala Mercalli dei danni allora riportati.Ci sono altri studi (e la stessa ipotesi alternativa dell’INGV)che invece individuano  gli epicentri entrambi   nella faglia di Campotosto Poco importa se i sismi del 1950-1951 furono entrambi con epicentro Campotosto oCampotosto/Gran Sasso,rimane il fatto che sotto al Gran Sasso corre una faglia che può  dare al max Mw6.9 e nei pressi di Campotosto max Mw6.6   Considerazioni geologiche-sismologiche-ingegneristiche e microzonazione :Tra i sismi quelli particolarmente distruttivi sono quelli le cui onde sismiche contengono picchi (per un sisma si hanno picchi tra 0.1-20hz )sulle stesse frequenze delle  principali frequenze proprie di oscillazione della struttura(cosiddetto fenomeno della risonanza) generalmente tra 1-10hz per costruzioni tipiche,perché questo porta alla massima oscillazione(e quindi deformazione  elastica o plastica fino anche alla rottura)della struttura  sottoposta a stress meccanico; vedi  simulazione quiàhttps://www.youtube.com/watch?v=LV_UuzEznHsUn fenomeno ancora più distruttivo ,la risonanza doppia , ossia quando la struttura da costruire ha le principali  frequenze proprie troppo vicine ai picchi di frequenza del terreno perché se un sisma ha quelle stesse frequenze,la struttura subisce un amplificazione dell’accelerazione e delle oscillazioni che quindi diventano  distruttive.Questi sono stati tra i principali fenomeni causa di abbattimenti di edifici ,costruiti senza prevedere l’amplificazione del terreno.Quindi  necessaria una microzonazione( che comune e provincia di Teramo hanno solo parzialmente)   per individuare le aree con massima amplificazione quindi  studiare la   stratigrafia del terreno per conoscere i diversi strati(contrasto di impedenza) senza fidarsi di quello che si trova in prossimità della superficie nonché individuare zone con possibili fenomeni di diffrazione,intrappolamento ,focalizzazione,interferenza , effetti di valle oppure effetti topografici ,quindi metodi vari tra cui metodo HVSR,indagini fisiche,geofoniche etc..àhttp://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854844957.pdfàhttp://www.geostrutture.eu/images/download/adeguamento-sismico/sapienza-risposta.pdf   Esempio di microzonazioneà (*******)documento 7   Edifici critici presenti nel territorio teramano.Esistono 2 edifici critici presenti vicino a quelle faglie,la diga di Campotosto ed il laboratorio del Gran Sasso(LNGS),occupiamoci in questo articolo  solo del secondo(anche se il primo è altrettanto critico).Il laboratorio è a 1000slm ,posto in profondità dentro il massiccio del Gran Sasso,incrocia (o è  in prossimità)a 1400metri di profondità,sotto la roccia, la faglia di Campo Imperatore –Assergi,motivo per cui occuparsene in questo articolo.   Esso è di fatto  sotto tutela del  Ministero della Difesa( d’altronde sin dalla sua  progettazione è stato coinvolto nelle procedure di acquisizione dei pareri e sui nullaosta  ) il che è quanto meno improprio se si tratta, come è dichiarato ufficialmente ,solo di un laboratorio di ricerca di tipo civile ,tra l’altro sarebbe l’unico caso in Italia che gode di simili tutele. A causa di questa tipologia di  inquadramento,pur essendo un laboratorio di ricerca civile, nessun ente civile ed indipendente può avere accesso per verifiche di sicurezza e vulnerabilità sismica e questo viola la convenzione di Aarhus https://it.wikipedia.org/wiki/Convenzione_di_AarhusGià nel sisma del 2009 nessun ente pubblico (come invece avviene per tutti gli edifici civili )ha potuto avere accesso per verificare eventuali danni alla struttura ...ma ci si è  dovuti fidare di quanto dichiarato dall'LNGS.Nemmeno oggi dopo i sismi  del 24 agosto e di ottobre 2016  fino a quello di 6.5Mw nessuno è potuto accedere alla struttura a verificare i danni eventuali...Aldilà dei danni eventuali causati alla struttura dai sismi 2009-2016 cosa sappiamo di questo laboratorio costruito su una faglia sismica enorme(quella appunto del Gran Sasso capace di 6.9Mw)o nei pressi di essa e  sulla sua vulnerabilità sismica?Esistono ,dove sono e quale ente  ha effettuato le prove sismiche per stabilire la vulnerabilità sismica dell’edificio?Come ha reagito ai sismi 2009-2016?Esistono  simulazioni su cosa  accadrebbe se si attivasse la faglia chiamata appunto Gran Sasso (ossia Campo Imperatore-Assergi-Monte Cappucciata) nei pressi di cui il laboratorio  è costruito?Quali simulazioni da ente terzo sono state fatte sull’impatto che tale sisma avrebbe sulla struttura?Esiste uno studio di impatto ambientale sia delle attività del laboratorio?Perché non esiste un piano di evacuazione della popolazione dei paesi circostanti in caso di incidente?   Appurarlo è di notevole importanza visto che nel  laboratorio sono contenute sostanze pericolose tra quelle dichiarate  come lo pseudocumene,ma soprattutto Argon liquido( 760tonnellate usate per l’esperimento Icarus  che per fortuna col suo rivelatore sarà trasferito nel 2017,pare, al Fermilab in USA   https://en.wikipedia.org/wiki/ICARUS_(experiment)  ed  è una  buona notizia! ) .L’Argon  liquido è infatti incolore ed inodore,quindi subdolo e difficile da rivelare ma può produrre nubi più pesanti dell’aria ed in  scarsa concentrazione di ossigeno divenire asfissianti àhttp://www.siad.it/pagina.asp?m=4&id=262àhttp://www.firest.eu/documenti/1283843442Pericoli_dei_gas_inerti_e_della_carenza_di_ossigeno.pdf   pag 6-7-8   Per l’ esperimento GALLEX ,poi divenuto GNO , ci sono invece 103 tonnellate di tricloruro di Gallio GaCl3(contenenti 30,3tonnellate di Gallio) sostanza molto solubile in acqua sia fredda che calda  quindi potenzialmente una perdita o un incidente potrebbe inquinare pesantemente fiumi e quindi la fauna o penetrare   nella pietra calcarea di cui è costituito il Gran Sasso e quindi inquinare la falda acquifera sottostante con cui si disseta mezzo Abruzzo.Il triclocloruro di Gallio è un mutageno oltre ad essere potenzialmente mortale per inalazioneà(*********)  documento 9 pag 1398  Ma lo stesso Gallio di per se è molto tossico per inalazione ,anche in minima quantità,  può portare ad edema polmonare e morte à (*********) documento 8 pag 1397   Inoltre pare siano stipate parecchie(qualcuno afferma 1800) tonnellate di isoalcani (miscelati con altre sostanze)che ,come da letteratura scientifica,possono formare nubi di gas,più pesanti dell’aria,quindi asfissianti ma anche miscele vapori/aria esplosive.Inoltre costituiscono un pericolo cronico di bioaccumulo in ambiente acquatico;tossici per l’uomo,mutagenicità ancora in studio dipendentemente anche dalla miscelazione(quando col benzene,sicuro mutageno)Una menzione a parte va fatta allo Pseudocumene  (1-2-4 Trimetyilbenzene)oltre 1000 tonnellate  ,liquido scintillatore/rivelatore,il cui sversamento portò all’incidente del  16agosto 2002 quando pur soli 50litri  dell’esperimento Borexino,furono sversati ,per errore,nell’acque bianche ,tramite tombino,dove finiva abitualmente anche  l’acqua inquinata di risciacquo dei vasconi(procedura  non permessa,perché finisce nei fiumi ,e nessun permesso di questo tipo di scarico era stato mai concesso, dagli enti preposti al Laboratorio,quindi abusiva! ) d’altronde il tombino non era presente in planimetria,come accertato dai tecnici http://www.agenziadistampa.eu/nucleare/wwfincidente056.htmlPertanto  l’incidente più che a fatalità è stato solo una conseguenza  della ‘cattiva’ pratica di smaltimento delle acque di lavaggio dei vasconi.Dopo la chiusura di alcuni parti del Laboratorio richiesto dalla Magistratura si attuarono lavori di miglioramento della sicurezza con introduzione del concetto di ridondanza(la stessa che si usa sui sistemi e strumentazioni degli aerei,ma cadono lo stesso ogni tanto!) ma non si è mai capito se i miglioramenti siano solo ridotti alla Sala C dove era posta la strumentazione.Ecco il racconto   delle notevoli lacune ravvisate durante l’ispezione dei tecnicidel magistrato all’interno del Laboratorio  e ‘dei famosi buchi pieni d’acqua nel pavimento della sala C’ http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/90000/85687.xml?key=iervasi&first=891&orderby=0&dbt=arcLa sostanza fini’ nei fiumi inquinando il Mavone(come accertato dall’Arta) e decimando  i macroinverbrati(specie i gamberi,considerati bio-indicatori).Lo pseudocumene è una sostanza volatile poco solubile in acqua  e risulta dagli ultimi studi principalmente mutageno/cancerogeno  delle cellule germinali(quindi trasmissibili alla progenie)   classificato come tale con codice rischio salute GSH08 (Health hazard:tossico per la salute umana )che comporta rischio mutageno  per le cellule germinali e cancerogeno, entrambi di   categoria  1A, categoria 1B, categoria,dallo stesso produttore Sigma-Aldrich (proprietà della Multinazionale Merck)http://www.sigmaaldrich.com/catalog/product/sial/45996?lang=it&region=IT   Queste 3 categorie 1A,1B,2  (all’interno del codice GSH8) insieme,indicano  rischio non solo probabile ma dato per  accertato non solo in vitro(ossia su cellule in provetta) ma anche in vivo(sull’essere vivente)ed infine acclarato anche   con numerosi  studi epidemiologici condotti sull’uomo su   campioni statisticamente significativi  .  http://www.schc.org/assets/docs/ghs_info_sheets/schc_ghs_fs6_mutagenicity.v4.pdf  https://www.osha.gov/Publications/OSHA3844.pdfLo Pseudocumene ,anche in piccolissime quantità,si accumula nel tempo(effetto  cronico: bioaccumulo)  principalmente nei  tessuti grassi dove può permanere  per anni e da dove può svolgere la sua azione mutagena/cancerogena Il livello di pericolo per l’ambiente,soprattutto acquatico, invece è GHS09  (Hazardous to the aquatic environment :’tossico per l’ambiente acquatico’)e precisamente:   a)       Acute hazard (pericolo acuto ) categoria 1 :  ossia una quantità di sostanza minore od uguale ad 1mmg/Litro che distrugge in 96ore di esposizione alla sostanza tossica ,il 50% del campione di pesci giovani, esposto alla sostanza (analogamente per altri tipologie di esseri viventi acquatici come  i  crostacei ed anche  alghe/piante marine)

b)       Chronic hazard(pericolo cronico,bioaccumulo) categoria 1,2 :ossia una quantità di sostanza tra 1 e 10 mg/L ma in altri casi anche  minore od uguale ad 1mg/L   che causa  ,dopo un esposizione di 96ore alla sostanza tossica,  al 50% di pesci adulti fertili (o uova fecondate, o embrioni esposti alla sostanza ),danni che si manifesteranno nel loro ciclo vitale (analogamente per crostacei e alghe/piante marine)http://www.sigmaaldrich.com/catalog/product/sial/45996?lang=it&region=IThttp://www.ilo.org/legacy/english/protection/safework/ghs/ghsfinal/ghsc14.pdf   Per approfondimento e per  la metodologia di armonizzazione del rilevamento del danno acquatico    ( (********)documento 8  cap 4.1 ) quindi una bassissima quantità(piccola anche per una sostanza poco solubile in acqua)può essere disastroso  per l’ambiente marino. Lo Pseudocumene è anche altamente infiammabile come liquido,gas,aerosol ed autoinfiammabile sotto certe condizioni http://www.sigmaaldrich.com/catalog/product/sial/45996?lang=it&region=IT   Se ne  conclude che il rischio sismico,nel caso del laboratorio indurrebbe,o potrebbe indurre,  un rischio di enorme impatto sull’ambiente e  sull’uomo senza contare che del resto vista la scarsissima trasparenza  sulle sostanze presenti(altre eventuali) ,nulla si sa con certezza,non essendo possibili ispezioni da parte di enti terzi ed indipendentiGiova anche ricordare,come lezione della storia, che  la totale mancanza di dati certi, non teorici, ma reali  sul sistema geologico ed idrogeologico del Gran Sasso(quelli che si hanno sono datati ,parziali,estrapolati) non sono solo un problema reale per oggi ma lo sono stati anche per il passato quando a causa di evidenti errori di superificiali  perizie geologiche che situavano la falda acquifera più in basso ,si distrusse, con la perforazione, il bacino della falda che si abbassò di ben 600metri(dimezzandone di fatto la portata totale ),danno idrogeologico senza precedenti nella storia…di fatto furono completamente  distrutte alcune ricche sorgenti vedi tabella  https://it.wikipedia.org/wiki/Traforo_del_Gran_Sasso   Esistono solo 2 altri laboratori al  mondo analoghi a quello del Gran Sasso ma uno è lontano 150km dal più vicino centro abitato ai confini del deserto del South Dakota negli USA( Sanford Underground Research Lab https://en.wikipedia.org/wiki/Sanford_Underground_Research_Facility  ) ed un altro è in Russia nascosto tra i monti  del Caucaso, è il laboratorio sotterraneo di Bakasan (dove fu effettuato l’esperimento STAGE  simile al GALLEX , ma col gallio metallico invece che liquido) la distanza dai centri abitati minimizzerebbe il  danno sugli abitanti  nel caso di un incidente o in caso di  sisma..   Il nostro laboratorio invece è in un parco naturale(Parco Gran Sasso-Laga)densamente abitato(lo era anche all’epoca della costruzione,ovviamente ).In ogni caso costruire queste 2  strutture (Laboratorio e diga di Campotosto)sopra o nei pressi di grosse faglie potenzialmente distruttive (note da tempo prima  della loro costruzione) , è stato un azzardo  ed un atto di incoscienza a cui si dovrebbe porre rimedio quanto prima  iniziando a garantire la trasparenza almeno per poter stimare la vulnerabilità sismica,da ente terzo ed indipendente,ed in secondo tempo valutare   la quantità e la compatibilità di sostanze pericolose , stipate nel laboratorio stesso,con un ambiente abitato(che solo un ente terzo ed indipendente può appurare mediante ispezione ).Per alcune delle sostanze sopraccitate l’unica misura di sicurezza efficace  è la raccomandazione principale per ogni sostanza chimica pericolosa,non stiparla in grosse quantità,come raccomandato dalle agenzie di sicurezza ambientale internazionali,stante pure il fatto che in caso di incendio/esplosione di codeste immense quantità non esiste un metodo efficace di spegnimento (non essendo mai stato provato per simili quantità di elementi così pericolosi a contatto più o meno ravvicinato di altre grosse quantità di sostanze altrettanto pericolose ).Ma a quanto risulta ad oggi(come in passato) non è nell’agenda di nessun programma di governo di nessuna forza politica,neanche abruzzese,eppure dovrebbe.   Un’unica nota sulla diga  di Campotosto per dire che essa  non solo preoccupa perché ha vicino una grossa faglia che potenzialmente può dare Mw 6.6  ma secondo tutti gli studi internazionali sono  proprio le dighe e  gli invasi  stessi  ad essere un problema grave di per se  in quanto possono innescare,esse stesse,la rottura di faglie vicine(come in questo caso)o comunque essere concausa della rottura o fagliare essi stessi il terreno in profondità,creando appunto nuove faglie. In uno studio della società sismologia americana , come nello studio Ichese, gli invasi sono ritenuti responsabili di sismi anche di magnitudo molto elevata e questo in un tempo,dalla loro costruzione, che non è possibile determinare a priori in quanto dipendente dal singolo caso,terreno,tipo di invaso e cicli/livelli di  riempimenti/svuotamenti.Lo studio americano si riferisce all’invaso artificiale Swift Reservoir nella zona di Washington  http://bssa.geoscienceworld.org/content/76/6/1573 mentre lo studio internazionale Ichese riporta esplicitamente: ‘Reservoir impoundment (2.0 - 7.9 ML)’ossia la magnitudo minima e massima che può provocare un invaso che appunto va da magnitudo 2 a 7.9 ,il che è  per nulla rassicurante!à (******)  documento 6 pag 12     _______________________                                                         (*)Documento  1 dell’INGV  scaricabile al link :http://m.provincia.teramo.it/aree-tematiche/sicurezza-e-prevenzione/protezione-civile/scenari-speditivi-di-danno-in-caso-di-terremoto/relazione%20finale%20TE_2.pdf/at_download/file   (**)Documento 2  dell’Università di Siena scaricabile al link:http://www.dsfta.unisi.it/sites/st01/files/allegatiparagrafo/23-10-2014/assetto_tettonico_e_potenzialita_sismogenetica_appennino_tosco_umbro_marchigiano_parte-1.pdf   (***)Documento 3 del  CNR/INGV/DPC  scaricabile al link:http://www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/article/download/3456/3501   (****)Documento 4 dell’INGV scaricabile al link :ftp://ftp.ingv.it/pro/gndt/Pubblicazioni/Meletti/2_06_Calamita.pdf   (*****)Documento 5 scaricabile al link :https://www.researchgate.net/publication/27774102_Analisi_dell'attivita_quaternaria_delle_faglie_normali_della_Montagna_dei_Fiori_e_del_bacino_di_Leonessa )   (******)Documento 6  scaricabile al link :http://www.bollettinoadapt.it/wp-content/uploads/2014/04/ICHESE_Report.pdf   (*******)Documento 7 scaricabile al link :http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/Impaginato_MCZ_2010_parte_IV_M_Z.pdf   (********)Documento 8 scaricabile al link :https://www.unece.org/fileadmin/DAM/trans/danger/publi/ghs/ghs_rev04/English/ST-SG-AC10-30-Rev4e.pdf    (********)Documento 9  scaricabile al link :https://static.compliancetrainingonline.com/docs/Sittigs-Handbook-of-Toxic-and-Hazardous-Chemicals-and-Carcinogens-2012.pdf                                                                                                                                                                                                                          '' link all'articolo completo ''
https://www.docdroid.net/ywPIY1b/pericolosit-sismica-del-teramano-e-i-laboratori-del-gran-sasso.pdf.html       NICK        

 

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Commenti

In merito al Laboratorio di Fisica Nucleare ricordo benissimo quando mio padre, in fase di costruzione dello stesso, mi raccontó di aver assistito ad un terremoto qualificato "sotterraneo" dai tecnici che lo ascoltarono per spiegare cosa fosse accaduto.
Caro Giancarlo, a questo punto possiamo stare veramente tranquilli..............viviamo nel paradiso terrestre............. Carlo
Complimenti per i dettagli dell'articolo, finalmente capiamo un po di più della formazione del nostro territorio. Inquietante se fosse confermato, i retroscena dell' INFN. Comsiglio di girare l'articolo a Report o Le Iene.
lo studio ingv del 2005 è arcinoto è peraltro superato in quanto ovviamente non tiene conto delle sorgenti attivatesi nel 2009 e ora nel 2016. Inoltre gli scenari di danno prospettati nello studio si sono rivelati nei fatti molto abbastanza lontani dalla realtà che purtroppo li ha ampiamente superati. Soprattutto per quanto riguarda il sisma del 30 ottobre che in quello studio è indicato come scenario di attivazione del monte vettore ha fornito uno scenario di danno ben superiore a quello prospettato.
...madonna mia se siete pesanti con questa storia del terremoto....
Ciao, il mio commento finale dopo un'attenta lettura coincide con quello espresso dall'INGV: ".....Ma a quanto risulta ad oggi(come in passato) non è nell’agenda di nessun programma di governo di nessuna forza politica,neanche abruzzese,eppure dovrebbe...." come poteva essere diversamente?... voglio l'autonoma sistemazione nei Paesi Scandinavi ciao e grazie bruno
Io non capisco un articolo simile non firmato. Ma è normale? Comunque contiene alcune cose vere ma amche molte sciocchezze tutte confusamente messe assieme e vista la delicatezza dell"argomento è sempre opportuno che chi pubblica queste cose lo faccia citando l"autore.

ma amche molte sciocchezze tutte confusamente messe assieme e vista la delicatezza dell"argomento è sempre opportuno che chi pubblica queste cose lo faccia citando l"autore.".
Bene quali sarebbero le sciocchezze?


pino,sarebbe interessante che raccontassi con dovizia di particolari.... ------ L'articolo non è affatto confuso nella sostanza,lo è nella forma,questo a causa della formattazione....che lo rende abbastanza illegibile anche per chi l'ha scritto ,come me ,ma non incolpo Falconi,perchè è difficile se non impossibile formattarlo come era scritto in origine,ossia come un pdf ben impaginato. Ho dovuto anche togliere parecchi collegamenti il che lo rende poco leggibile. Ci vuole un pò di impegno ma d'altronde la pagina giornalistica non si presta alla scrittura più comprensibile..adesso faccio una cosa se ci riesco linko il pdf come era in origine sicuramente più leggibile.. D'altronde se leggiamo articoli sul corriere o su repubblica che mai mettono link a documenti scientifici e mai li trattano come tali Ogni affermazioni è documentata da studi universitari di livello nazionale ed internazionale come fatto in abbondanza proprio perchè l'argomento è delicato ,non sono opinioni o sentito dire o invenzioni,tutto quanto scritto è provato,è la conoscenza attuale. Sulle sostanze contenute nel laboratorio alcune sono certe altre meno..almeno nella quantità. Il loro effetto è certificato dai documenti allegati dagli stessi produttori(come quelli del gruppo Merck),quindi chi li mette in discussione o li nega è in malafede.. Quindi caro Venieri,ora voglio che lei elenchi e dimostri le sciocchezze,immagino lei per farlo avrà competenze scientifiche o tecniche degli argomenti trattati e non abbia conflitti di interesse,se li ha è un altro discorso. Punto per punto,cosi' dibattiamo..il suo approccio di definire alcune cose,sciocchezze senza indicarlo e spiegarlo dimostra che il suo approccio non è scientifico ma dogmatico con effetto di gratuita denigrazione.. Ed ogni intervento di questo tipo ha identico valore,nullo. Mi elenchi ed argomenti con prove e studi internazionali ,quanto lei ritiene essere una sciocchezza,altrimenti le sciocchezze le dice lei! Guardi che conosco bene quello di cui ho scritto,occhio che rischia di fare brutte figure anche se è del settore,anche se ci lavora....
Intanto l'articolo usa l'articolo dell'ingv per spaziare ed affrontare il problema il generale.. chi poi dice che lo studio sismico sul teramano è superato dalla sequenza del 2016 non si capisce cosa intenda per superato...anzi tutt'altro.. Diciamo che quello studio anzi è premonitore,io non lo volevo dire,proprio perchè come leggo molti sono spaventati e vogliono a tutti i costi che finisca tutto ...ma hanno sbagliato zona del mondo dove vivere.. Infatti nello studio ,che chi lo definisce superato forse non l'ha letto bene ,c'è scritto ( leggetelo c'è il link al documento 1) nel 2005 1)Che il Monte Vettore era silente quindi pericoloso...ebbene 11anni dopo quella faglia silente da secoli si è attivata.Questo dimostra quanto sia sbagliato ritenere non pericolose,come comunemente si fa,le faglie silenti(cosa di cui l'ingv avvisa) ;tra le faglie silenti c'è pure quella di Campotosto e Gran Sasso(silenti non significa che non ha dato piccole scosse ma che non ha rilasciato tutta l'energia deformativa accumulata) 2)Purtroppo è stato premonitore anche sulla pericolosità della faglie di Amatrice e Norcia..e ricordo che il geologo Emanuele Tondi,nel silenzio dei media,avvisò dopo il 2009 che si poteva attivare la faglia di Amatrice..e dopo quello di Amatrice che toccava di Monti Preci(sisma di Norcia...) Purtroppo indovinato. 3)Lo studio e l'articolo fa capire poi come la zona del teramano sia in realtà poco conosciuta storicamente ci sono problemi a ricostruire gli eventi.. infine l'articolo si pone il problema non solo della microzonazione del territorio teramano intero,ed i cittadini dovrebbero pretenderlo dai politici... ma anche della scarsissima trasparenza delle sostanza contenute all'interno del Laboratorio ,la non esistendo simulazioni reali sugli incidenti possibili...e come non bastasse sulla comptatibilità di tale ammasso di sostanze sopra una faglia silente ,quindi pericolosa..
Si,Alessandro venieri,confortaci,quali sarebbero le sciocchezze?
inoltre aggiungo che i toni non volevano essere allarmistici in quanto cosi' come queste faglie potrebbero svegliarsi domani come tra 3500anni(come dice il sismologo Del Pinto)ed anche i tempi di ritorno dei sismi sono ,soprattutto per l'appennino e per i modesti dati storici,poco affidabili se non inesistenti... ma appunto Del Pinto stesso si dice molto preoccupato dopo l'energia scaricata sulle faglie vicine dal sisma di Amatrice/Norcia ,proprio della faglia di Montereale-Campotosto che appunto non dà un sisma di cui è capace(6.7Mw)da oltre 3500anni ecco l'intervista: http://www.ilmessaggero.it/abruzzo/del_pinto_ora_temo_la_faglia_tra_mon…http://www.centrometeoitaliano.it/terremoti-e-geofisica/protezione-civi… idem per la faglia del Gran Sasso..silente anche lei ma capace di 6,9Mw.. quindi di nuovo non sappiamo quando e come si comporterà ma sappiamo che è grossa..e che in passato,remoto,si è manifestata in tutta la sua potenza distruttiva.. certo non è stata una buona idea costruire vicino due tra le più grosse faglie appenniniche una diga ed un laboratorio che contiene sostanze pericolose... il che non mi sembra si possa negare. ecco perchè senza voler terrorizzare nessuno occore trasparenza...e i politici ed i cittadini devono pretenderla... anche se è chiaro che ci sono sostanze pericolose stipate sopra una faglia pericolosa.. e che si fa a riguardo?si fa finta di nulla come lo struzzo mettere la testa sotto la sabbia? si può fare volendo e tornare ognuno alle nostre occupazioni.... riguardo a chi ha chiesto la firma.. mi chiedo a cosa serva la firma.. io ho argomentato con studi scientifici linkati ad uno ad uno la maggior parte in italiano alcuni in inglese ma facilmente leggibili.. anche se l'avesse scritto totò riina,cosa cambia,avrebbe meno affidabilità? Chi è abituato a fidarsi in base a chi scrive vuol dire che non pensa con la sua testa..ma ama fidarsi delle affermazioni degli altri,soprattutto se rappresentano le istituzioni(che riguardo ai terremoti ,catasfrofi naturali,e sicurezza,dal vajont ,all'irpinia ed anche nel 2009 o al resto o a tutte le alluvioni e frane che ogni anno si ripetono non hanno dato prova di capacità ,trasparenza,prevenzione del rischio).. ci sono affermazioni e documenti scientifici che le dimostrano non c'è altro che vi debba interessare.. se siete interessati a capire.. se poi vi interessa solo star tranquilli e beati e vivere nell'ignoranza è un altro discorso..ma si può anche non leggere e passare oltre
quindi nessun allarmismo nè sui terremoti nè sul laboratorio (costruito nei pressi di una grossa faglia)ma consapevolezza del rischio sismico che viviamo come popolazione.. Se una persona è inconsapevole di dove si trova e dei rischi che corre non può correre ai ripari. Rischi che nel nostro caso sono 1)Chiedere alle istituzioni una microzonazione dell'area teramana per capire l'accelerazione massima attesa da un sisma vicino(non solo Norcia ed amatrice) come è obbligatorio per ogni comune e provincia fare(l'aquila l'ha fatta solo dopo il sisma del 2009!) e per un eventuale sisma locale(l'unico ad oggi pare essere Montagna dei Fiori-Montagna di Campli che pare,ma non è chiaro,dovrebbe dare max Mw 5) Verrebbe fuori che alcune zone sono soggette ad amplificazione dell'accelerazione(come sono alcune zone di Teramo e Campli ,come riportato dallo stesso documento INGV)e cosi' si capirebbe che classificare l'intero comune di Teramo come zona 2,non ha molto senso,in quanto in alcune zone le accel. attese potrebbero rivelarsi anche maggiori,e quindi zona 1,il che costringe i costruttori che non saranno contenti ad usare cemento ,acciaio e strutture più resistenti/costose(l'Aquila prima del sisma 2009 era stata riclassificata zona 2 mentre in passato era giustamente tutta zona 1;oggi è di nuovo zona 1 e vorrei vedere..) 2)chiedere trasparenza ed eventualmente soluzioni per gli edifici critici come il laboratorio e la diga..rimanere nel limbo delle autodichiarazioni ,per quanto istituzionali,non va in questa direzione. Quindi vulnerabilità sismica da parte di enti terzi ed indipendenti e nel caso del laboratorio anche la questione sulle sostanze pericolose contenute va chiarita fino in fondo e trovare una soluzione chiedendo anche ai politici locali di impegnarsi(la vedo dura!!)
nel commento ho scritto: 'silente non significa che non ha dato piccole scosse ma che non ha rilasciato tutta l'energia deformativa accumulata' correggo riferito a faglia 'silente non significa che non ha dato piccole scosse ma che non ha rilasciato tutta l'energia deformativa che può accumulare'

Buona lettura.
Per la completezza.



'' link all'articolo completo ''
https://www.docdroid.net/ywPIY1b/pericolosit-sismica-del-teramano-e-i-laboratori-del-gran-sasso.pdf.html

 

Tengo a precisare. Sapevo che c'erano già studi fatti sulla nostra zona, ma difficilmente rintracciabili e consultabili per un ignorante come me, quindi ho apprezzato l'articolo per la parte delle faglie. Per quanto riguarda il laboratorio e le allusioni sulle attività svolte visto che si è citato il Ministero della Difesa, sono un po perplesso. In fine per me l'articolo non è stato allarmista, e penso che più si è consapevoli della propria terra, e più si vive meglio...soprattutto se si fanno le cose per bene.
infine sui sismi in generale che a noi interessano solo quando riguarda zone a noi limitrofe dimostrando un certo grado di egoismo pur sapendo che viviamo in zona sismica.. c'è molta ignoranza in generale su come si formano i terremoti e sulle recenti scoperte internazionali che però poi in Italia non arrivano ai media ma conoscono solo pochi oscuri professori che poi per sbaglio a volte rilasciano informazioni al grande pubblico.. 1)pochi sanno che nel 2015 hanno scoperto il meccanismo (abbastanza)preciso di movimento della tettoniche delle placche.. ma nessuno ci ha detto niente.. pubblicata su Nature http://www.nature.com/nature/journal/v518/n7537/full/nature14146.html#a… questo ha come conseguenza un possibile modello ,che in parte era già stato compreso,che gran parte dei forti sismi,spesso profondi,c si generano nella placca pacifica(est o ovest)e poi si propagano come onda lungo le linee di attrito-contatto delle zolle(che a causa della pressione caricano le faglie adiacenti) funzionando da innesco per gli stessi. Secondo questo modello sismi apparentemente che non ci riguardano(specie quando leggiamo Fijii,Vanatu,Papa nuova guinea etc..) dalle loro profondità generano queste onde che appunto rendono instabili le faglie già cariche... e se era già nota e dimostrata come sismi nelle Ellenidi(diciamo il Peloponneso) provocassero sismi nel sud Italia per deformazione-rilassamento e che quelli delle Alpi Dinariche meridionali(balcani)provocassero con lo stesso meccanismo sismi nell'Italia centro meridionale,ora si inizia a pensare un pò più in grande.. ossia che quelli del Peloponneso-mediterreaneo dipendano da quelli dei rilievi del Pakistan-Afghanistan e cosi' a ritroso fino alle placche pacifiche.. ovviamente questo non permette lo stesso di prevedere i terremoti..ma ci aiuta nella comprensione di come fenomeni locali(attrito locale di placche ) siano legali a fenomeni globali... spesso gli studiosi sanno tutto di una singola faglia ma ignorano che la terra è come il corpo umano e sapere tutto di un organo ignorano le interconnessioni rende impossibile curare e capire le malattie e le cure da somministrare.. 2)alla luce di questo si può dire che si dovrebbe guardare un pò oltre il nostro naso e vedremmo come in Grecia e nel mare adriatico e mediterraneo c'è una attività sismica che se la facessero da noi non dormiremmo per giorni... L'INGV non indica i sismi fuori dall'Italia al di sotto di una certa magnitudo ma basta andare sul sito internazionale EMSC e vedremmo che impostando magnitudo superiore a 4 si hanno sismi da 4 a 4.9 l'11 novembre e pure 5 .Ovviamente questo non permette di fare previsioni,ma la correlazione c'è con le due attività http://m.emsc.eu/earthquake/latest.php?min_mag=4&max_mag=n/a&date=n/a&e…
Analisi articolata e completa Fotografa la realtà con visione completa del territorio e delle potenzialità sviluppate ed indicate Speriamo bene
Si caro Giancarlo. Ti che puoi e hai i mezzi porta queste notizie a Report... Non dobbiamo fare come gli struzzi... Io addirittura se servisse marcerei e manifesterei per conoscere la verità sull' I.N.F.N.
Si da il caso che io sia stato il referente scientifico per l’Ente che ha commissionato lo studio (INGV) citato per primo e credo quindi di conoscerlo bene, sicuramente meglio di chi ha scritto in maniera anonima e confusa tale articolo riportando cose sbagliate, senza senso e con linguaggio inappropriato. Nascondersi dietro l'anonimato vuol dire avere qualcosa da nascondere o aver paura di dire che non si è affatto titolati per scrivere di certi argomenti. Dato che le sciocchezze sono tante e troppe vista la lunghezza dell'articolo come dei successivi commenti dell'autore anonimo, mi limiterò a citarne solo alcune: 1 " Il teramano secondo uno studio dell’ INGV del 2005 non ha fonti sismogenetiche attivatesi in tempi storici " Ma dove cavolo sta scritto? Ma se è proprio tale studio che approfondisce i terremoti del 1950 e 1951 con sorgente sismogenetica nella provincia di Teramo!! Chi ha letto il documento non ha capito nulla di ciò che c'è scritto, non sa cosa sia una faglia silente e i riferimenti alle pagine 16 e 20 del documento c'entrano come il cavolo a merenda. Che una diga sia un edificio lascia intendere quanta competenza abbia l’autore anonimo di tale articolo. 2. “Nell’Appennino ci sono molte faglie ma frastagliate e spezzettate ma vicine e quindi comunicanti” Tale linguaggio avrebbe fatto inorridire anche il povero professor Marco Mucciarelli che ho avuto la fortuna di conoscere, morto di recente, il quale pure essendo un fisico sapeva utilizzare un linguaggio geologico appropriato e il riferimento dell’anonimo NICK al suo articolo come sopra c’entra come il cavolo a merenda dato che lui in quell’articolo si riferisce al fatto che non è detto che una magnitudo 8 possa uccidere 1000 volte di più che una magnitudo 6 e non al fatto che in Italia non si possono raggiungere magnitudo pari a 8 per via dei segmenti di faglia non tanto lunghi. 3. Sorvolando sulle considerazioni tettogeniche da scienziato fai da te prese dal sito meteoweb, si parla di tempo di ritorno medio sismico che non ha nessun significato, forse l’autore si confonde con il tempo di ritorno delle portate dei fiumi, mentre il documento come le numerose pubblicazioni scientifiche a riguardo parlano di tempo di ricorrenza delle dislocazioni per la massima magnitudo attesa dedotti da studi paleosismologici. 4. “Faglie presenti nel teramano e in zone limitrofe.Nel teramano e zone adiacenti (confine con l’Aquila) sono presenti le seguenti faglie principali ( come risulta dal documento 1(*) tab. 1 a pag 18 e tab. 2 a pag 20) E come risulta per la faglia Montagna dei Fiori àdocumento 1(*) e 5 (*****) Montagna dei Fiori –Montagna di Campli : lunghezza della faglia normale 15km con max Mw5”. Altre frasi senza senso in quanto nel documento si fa riferimento alle faglie attive e non a tutte le faglie o faglie principali (?) che anche sotto il territorio di Teramo ci sono, quindi l’autore non capisce la differenza tra faglia attiva e faglia non attiva e come si certifica questo. Ma soprattutto dove sta scritto che la faglia dei Monti Gemelli ha una Mw 5? Ma se proprio il rilievo di Fabrizio Galadini nello studio citato ne ha certificato l’inattività!! E che diamine!! 5. “Sebbene ‘silenti’ in epoca storica,lo studio dell’INGV (à(*)documento 1) attribuisce i sismi del 1950 e del 1951 circa 5.4-5.6Mw (à(*)documento 1 pag 34 e schema pag 36 ) proprio rispettivamente alla faglia del Gran Sasso e quella di Campotosto deducendolo, secondo gli archivi storici, dall’indice della scala Mercalli dei danni allora riportati. Ma cosa vuol dire? Cosa vuol dire? Mica c’è scritto questo nel documento!! La faglia che ha dato origine a quei terremoti non ha nulla a che fare con la faglia del Gran Sasso o Campo Imperatore-Assergi citata nello studio che è una faglia attiva silente di tipo distensiva, ma santo cielo che confusione!! che confusione!! Il NICK confonde le faglie con le aree epicentrali!!! mio figlio che ha 15 anni avrebbe capito meglio cosa c’è scritto in quel documento!!! Mi fermo qui le sciocchezze che si contano sono troppe e scritte da persona che crede di conoscere la materia senza capire realmente cosa sta scrivendo. Trascuro nei commenti le pesanti allusioni alla mia professionalità o a potenziai conflitti di interessi che non possono essere fatti da un anonimo e per questo mi rivolgo a chi gestisce tale blog altrimenti sarò costretto ad agire di conseguenza. Comunque dire che Christian Del Pinto sia un sismologo vuol dire non aver mai aperto google scholar che è la base per un giornalista per cercare di capire se una persona ha mai avuto una pubblicazione scientifica in tale campo.

 Caro Venieri, pesanti allusioni sulla sua persona?
Nel suo primo commento non si è presentato.
Ha solo sentenziato senza giustificazione. 
Non si è obbligati a correre su google e controllare il suo nome.
Ora ha motivato la sua invettiva e sta a Nick risponderle.
Un sano confronto è anche un bel modo per informare, confrontarsi e crescere. Senza nessun altra presunzione. Ho avuto nella mia trentennale carriera di intervistare ricercatori di fama mondiale. Margherita Hack, per esempio, era molto più aperta a ogni forma di invasione sulla sua materia di tanti altri che non avevano la sua preparazione. Tutto qui. IL fatto che alcuni concetti non siano stati scritti da nessun altra parte può anche implicare il fatto che lei che lei non li abbia letti o altro., che siano fonte di altre ricerche non pubblicate. Ancora non rese pubbliche.Lo so è un dubbio che potrebbe cambiare la vita di molte persone e ricercatori. Mi stia bene. 

 

 



 

Caro Falconi, sono d'accordo con il dottor Vernieri, che tra l'altro ha avuto il coraggio di metterci la faccia. L'articolo è un'accozzaglia di idiozie e tu dal mio punto di vista sei COLPEVOLE di averle pubblicate senza un minimo di controllo sulla fonte e sulle eventuali competenze. E' vero anche sto scrivendo da anonimo ma il mio non è e non ha la pretesa di essere un articolo scientifico. La devi smettere di seminare terrorismo in rete, sei come Giampaolo Giuliani, ma attento perchè prima o poi potresti fare la sua stessa fine, ovviamente la mia non è una minaccia fisica, ci sono le leggi dello stato che per fortuna a volte, purtroppo sempre più raramente, puniscono chi semina il panico come te.
Le mie secondo lei sono invettive alle affermazioni sensate e con cognizione di causa dell’anonimo NICK? Sono considerazioni di una persona che è stufa di ascoltare quotidianamente chi discute di determinati argomenti senza cognizione di causa. I terremoti sono una cosa maledettamente seria come ha più volte sottolineato Massimiliano Stucchi, il sismologo che ha coordinato i lavori per la redazione della Mappa di Pericolosità Sismica Nazionale e quindi l'argomento va affrontato con serietà. Nella nostra provincia proliferano scienziati fai da te, si intervistano persone a cui si da il titolo di sismologo senza sapere chi è in effetti un sismologo e il fatto che Giampaolo Giuliani ancora riempia le sale in diverse località (ieri era a Roseto degli Abruzzi) con il patrocinio di alcune Amministrazioni comunali la dice lunga sulla serietà di come nella nostra provincia viene affrontato tale argomento. Lo stesso prof. Mucciarelli creò un blog dal titolo “terremoti, sismologia ed altre sciocchezze” per contrastare l’onda dei sismologi fai da te che dopo ogni terremoto ne spara di tutti i colori e diversi capitoli li ha dedicati alle bufale sui terremoti indotti. Io correttamente sono intervenuto presentandomi con nome e cognome e quando si affrontano simili argomenti un minimo di serietà impone il confronto che lei Falconi si auspica dichiarando ameno la propria identità. La segnalazione a tale articolo mi è pervenuta da una persona sulla pagina Facebook dei geologi, che è una pagina dove hanno aderito migliaia di geologi da tutta Italia, la quale persona era titubante su come venivano affrontate le diverse tematiche proposte in tale articolo e soprattutto con affermazioni fatte in chiave anonima. Affermare che un lago possa generare terremoti fino a magnitudo 7.9 facendo riferimento al lago di Campotosto è puro terrorismo tanto più che lo studio stesso ICHESE a cui si fa riferimento a pagina 15 è propenso ad escluderlo facendo riferimento al terremoto di Sichuan in Cina nel maggio 2008, così come dichiarò l’INGV con l’allora comunicato stampa “La zona colpita dall’evento è il bordo occidentale del bacino di Sichuan caratterizzato da forti terremoti anche in periodi recenti con magnitudo comparabile con il terremoto odierno (es. 1973 M=7.7 a circa 240 km dall’epicentro). Con i dati a disposizione, la diga delle Tre Gole non sembra avere una relazione di causa-effetto con l’evento di oggi”. Le pubblicazioni scientifiche non ancora pubblicate non sono da prendere in considerazione almeno per problematiche così complesse e serie in quanto il metodo scientifico che finora ci ha garantito i progressi di cui tutti noi godiamo parte dal presupposto che se una persona crede di aver scoperto qualcosa questa cosa deve essere verificata dai suoi pari, si chiama appunto revisione paritetica o peer review, per poi poter essere pubblicata e messa a conoscenza di tutti. Il dubbio che potrebbe cambiare la vita di molti ricercatori è quello che tale semplice concetto ancora non viene capito e che in campo scientifico non può regnare l’opinionismo, la mia parola vale quanto la tua o l’uno vale uno, tale dubbio spesso porta i ricercatori più che a fargli cambiare la vita a scoraggiarsi ed ad aprirsi sempre meno al mondo dei media che sistematicamente non cerca l’approfondimento e la divulgazione della conoscenza ma il sensazionalismo e la notizia al fine di poter destare comunque interesse. La persona che mi ha segnalato tale articolo conclude il suo intervento sulla pagina Facebook in tale maniera che condivido “In verità, come dicevo, qualche istanza ragionevole di approfondimento si potrebbe anche individuare, ma il problema di questo tipo di comunicazione è che vanifica anche le migliori intenzioni e sposta tutto sul becero”.

 Opinioni. 



Ringrazio il dott. Venieri per le critiche che trovo garbate e informate. Sarà nick a dichiarare il suo nome e rispondere personalmente, se vorrà...
Caro anonimo informato quale panico in rete?



I report che pubblichiamo sono ufficiali del comune di Teramo e le scosse sono dell'Ingv. 
Terza cosa, visto che sono stato oggetto di minacce ( anche di danni fisici all'auto e altri oggetti personali)  per le indagini sui rifiuti e sul mondo bancario, ho l'obbligo di segnalare ai carabinieri e alla Procura di Teramo ogni forma di intimidazione e così sarà costretto a fare domani mattina con il suo indirizzo internet.
La cordilaità di sempre per una buona giornata. 







 

Un sentito ringraziamento a Giancarlo Falconi per il suo impegno. Francesco

@ Nick. Durante lo scavo (lo scavo avanzava dall'alto verso il basso) per la realizzazione del c.d "camerone" (la stanza centrale, la piú grande dei laboratori) il fronte di avanzamento verticale ebbe un movimento orizzontale che spaventò non poco mio padre (e gli altri presenti) il quale nel riferire ad un ingegnere cosa avesse visto e sentito, fu successivamente chiamato da tutti gli altri tecnici ed ingegneri per spiegarne i particolari. Adesso non ricordo l'anno preciso in cui accadde, anche se potrei risaliviri, ma ricordo che non vi fu un terremoto avvertito dalla popolazione e questo caratterizzava l'evento come qualcosa da approfondire. Tutti i tecnici interessati erano concordi nel sostenere che si fosse trattato di un terremoto "sotterraneo". Non ricordo se dopo questo episodio si avviò il progetto dell'interferometro (anello di galleria attorno ai laboratori per lo studio dei terremoti) e non so se mai lo stesso sia entrato in funzione. Cordialità.
Venieri ,le sue obiezioni non inficiano in nessun punto la sostanza del documento le ricordo che è un documento a carattere divulgativo(anche il link originale) in una testata giornalistica,quindi cavillare sui termini ha poco senso..l’importante arrivi il concetto d’altronde sono gli stessi ricercatori e scienziati ad esprimersi cosi’ …quindi… ma la sostanza è tutta documentata(con relativi link chiunque può sincerarsi se è come dico io o come dice lei,leggendo da solo!)ho evitato di mettere formule e grafici,..quindi non è presente alcuna sciocchezza come dice lei ___________________________________________________________________ Veniamo alla fattispecie ,si è formalizzato sul termine 'spezzettato' quando ho scritto ''spezzettate'' riferito alle faglie (o scrivere fonti sismogenetiche spezzettate)non l'ho inventato io .. ma è linguaggio usato da esperti dell'INGV parlando in intervista..ed usato anche in molti studi scientifici Rende l'idea di una fagliazione segmentata e non di un unica lunga e continua faglia come ad esempio presenti in Giappone o in Cile. Forse lei voleva che lo mettessi tra virgolette..,ok,faccia conto che ci siano.. è un termine usato dalla maggior parte dei ricercatori qui lo usa Tertulliani dell'INGV http://www.corriere.it/cronache/16_agosto_25/anomalia-una-scossa-poco-p… o il sismologo Valensise(INGV) http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2016/08/28/news/in-abruzzo-m… e qui sempre Valensise(INGV) http://www.lastampa.it/2016/10/28/italia/cronache/lappennino-la-nostra-… qui Daniela Pantosti (INGV) http://www.repubblica.it/scienze/2016/10/31/news/ecco_perche_la_terra_c… etc.. http://www.sismoscholar.it/sezione-focus/80-lafagliadisanandreas ___________________________________________________________________ Ha criticato il termine edificio riferito a diga quindi se uno chiama diga un edificio quale sarebbe il problema? Edificio non le piace,la chiami struttura,ok? Ma tutti hanno capito di cosa si tratta. ___________________________________________________________________ Quanto alla Montagna dei Fiori lo in via preliminare più precisamente dovrebbe essere considerata non attiva ( in quanto le ultime attività della faglia sono nel pleistocene .) più che silente almeno secondo le indagini superficiale geomorfiche ,questo è vero ma in parte.. perché d’altronde non attiva ,inattiva,riattivata …sono tutti termini che indicano poca o nessuna prevedibilità quando si tratta di terremoti.....ci sono faglie non attive dal Pleistocene(come pare sia quella della normale della Montagna dei Fiori,anche se con alcuni dubbi,poi però si riattivano come la faglia Scicli-Ragusa ,considerata non attiva dal Pleistocene,ed ora che si è riattivata con 4.6M ritengono non solo che sia molto pericolosa ma che che si sia già attivata in epoca storica nel disastroso terremoto del 1693,mistero,anzi doppio mistero…. http://www.meteoweb.eu/2016/02/terremoto-sicilia-sciame-sismico-a-ragus… la sostanza è una sola. Nelle zone come in quella zona siciliana dove c’è faglia c’è pericolo,sia che si tratti i di ultimi episodi di 1000anni fa sia molto prima… anche per la Montagna dei Fiori, alcuni aspetti non sono chiari vedi pag 14 e 15 http://m.provincia.teramo.it/aree-tematiche/sicurezza-e-prevenzione/pro… La magnitudo massima in linea teorica la si può sempre estrapolare in base alle dimensioni superficiali e alle dimensioni presunte(in profondità), in quel range ,rimanendo conservativi(per analogia con strutture simili presenti in appennino centrale come si fa per molti altri aspetti geologici) . La natura delle piccole ‘deformazioni fragili’ li presenti (che sono 1157) , sono a carattere prevalentemente distensivo(anche se esistono componenti a carattere compressivo,zona meridionale ) vedi pag 339-340-341 paragrafo ‘deformazioni fragili’ http://tetide.geo.uniroma1.it/dst/grafica_nuova/pubblicazioni_DST/geolo… cito: Invece la faglia normale della Montagna dei Fiori è una struttura lunga almeno 15 km la cui attività è stata responsabile della dislocazione di circa 900 m del substrato carbonatico. Il piano di faglia e la scarpata ad esso associata sono visibili in modo discontinuo lungo il versante. I rilevamenti geologici e geomorfologici effettuati chiariscono come l’esposizione del piano di faglia sia esclusivamente legata a fenomeni gravitativi, anche di grandi dimensioni, che interessano le formazioni calcareo-marnose Tale struttura tettonica,faglia normale, non risulta essere attiva almeno a partire dal Pleistocene inferiore (ossia l’ultimo evento al peggio è avvenuto 0.7milioni di anni fa circa,visto che il pleistocene inferiore è da 0.7 a 2.5milioni di anni )e da alcune esplorazioni e studi l’esposizione del piano di faglia è esclusivamente legata a fenomeni gravitativi ed erosione selettiva http://www.earth-prints.org/bitstream/2122/3094/3/Gori%20et%20al.%20Cam… Quindi sebbene la faglia non è attiva dal Pleistocene ,almeno pare(con alcuni dubbi) ‘notoriamente, in catena appenninica la distensione accomodata lungo faglie con direzione NW-SE rappresenta il principale agente sismogenetico. In sostanza, la struttura generale del sistema MFMC non sembrerebbe dissimile da quella di altri edifici montuosi appenninici (es. Montagna del Morrone, Monte Vettore-Monte Bove, Monti d'Ocre, ....) caratterizzati da un fianco nordorientale scolpito sulle emergenze dei fronti di sovrascorrimento, ed un fianco sudoccidentale condizionato dall'evoluzione di faglie ad attività quaternaria accertata (e considerate sismogenetiche per le evidenze di ripetuta attivazione nel Pleistocene superiore-Olocene).’ Vedi Pag 5 http://m.provincia.teramo.it/aree-tematiche/sicurezza-e-prevenzione/pro… Quindi non attiva? Silente? Non è molto chiaro e nello studio più di un dubbio è inserito! Anche perché procedendo verso questa zona la sismicità aumenta : ‘La sismicità comincia ad essere molto frequente nel pedeappennino marchigiano (sez.D) tra le valli del Fiume Esimo e la Montagna dei Fiori, concentrandosi tra le valli dei fiumi Chienti e Tenna dove raggiunge i 35 Km. La distribuzione degli epicentri sembra indicare due strati sismici: uno fino a 10 Km e l’altro tra 20 e 30-35 Km che è particolarmente evidente procedendo verso la montagna dei Fiori’ http://www.dsfta.unisi.it/sites/st01/files/allegatiparagrafo/23-10-2014… Per ulteriori approfondimenti sulla natura della faglie dell’Appennino marchigiano-umbro-abruzzese https://eppursimuoveaq.files.wordpress.com/2011/03/pericolositc3a0-sism… ___________________________________________________________________ A proposito di faglie e di faglie pericolose…quella di Paganica(che prima del 2009 ,come disce Valensise dell'INGV,molti studiosi ignoravano o non consideravano per lo scarso rilievo superificiale-topografico http://www.abruzzo24ore.tv/news/La-faglia-di-Paganica-era-conosciuta-gi… mentre dopo l'hanno ritenuta ,in molti,responsabile,dei forti sismi del 1461 e 1762 per !!) ,dice Valensise ,si sarebbe attivata per compensare un deficit di deformazione sismica presente nel territorio aquilano,secondo studi di deformazione misurata con stazioni Gps ,nel 2003,la zona dell’Aquila,aveva infatti un deficit di deformazione rispetto al resto dell’abruzzo rispetto al movimento antiorario della placca adriatica(mentre spinge verso nord) per questo si è attivata per colmarlo nel 2009. Secondo questi studi analogo meccanismo potrebbe riguardare la faglia di Campotosto ed Assergi(Gran Sasso) faglie che da troppo tempo non si attivano Questo se volete allarmarvi Hunstad e altri ricercatori fin dal 2003 avrebbero calcolato per la sola regione di L'Aquila un deficit sismico equivalente a 23x10^18 Newton-metro (misura dell'energia rilasciata o rilasciabile da un terremoto). "Questo è un momento sismico di poco inferiore a quello del terremoto dell'Irpinia del 1980 e - spiega Valensise - confrontabile con il terremoto del Fucino del 1915. Corrisponde a una magnitudo momento (Mw) 6.8-6.9, che a sua volta corrisponde a una energia di 1.188502227437E+22 erg, pari a 2.8405884977E-23 Megaton". La sequenza sismica vicino L'Aquila avrebbe ridotto ma non azzerato questo deficit (Nm). Il che lascia pensare, se le misure dovessero essere confermate, a un significativo potenziale sismogenetico ancora inespresso in Abruzzo e nelle regioni limitrofe. Le osservazioni interferometriche del Satellite Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea e le analisi geofisiche in corso, confermeranno o meno queste ipotesi.L’articolo è di ottobre 2009. Si spera che visto che le stazioni di rilevazione gps sono ed erano ancora poche e che le osservazioni nell’appennino hanno bisogno di molto tempo per essere confermate,che si siano sbagliati di qualche chilometro e che il sisma di Amatrice e Norcia hanno colmato la deformazione..(ed il deficit sismico) http://www.abruzzo24ore.tv/news/La-faglia-nel-mar-Adriatico-e-debolment… e questo lo studio per chi è interessato http://homepages.see.leeds.ac.uk/~earrjw/pdfs/walters_etal09.pdf ___________________________________________________________________ Quanto al sisma del 1950-1951 nello studio del 2005 dell'ingv si citano studi diversi e poi si accenna ad una revisione di epicentri e magnitudo quindi in somma,diverse ipotesi su epicentri e magnitudo (si accenna pure al fatto che visti di danni di alcune zone di Teramo a Campli all'inizio si era pensato anche a fonti sismogenetiche in quelle zone,poi escluse ed attribuito i danni alla natura alluvionale del terreno) all'inizio si erano ipotizzati epicentri zona gran sasso e zona campotosto ponendo dei dubbi essendo cmq una ricostruzione basata sugli andamenti geografici dei danni in basse alla scala Mercalli (con archivi storici e metodi di simulazione che permettono di ricostruire fonti sismogenetiche da danni macrosismici) poi si avanza invece l'ipotesi che indicano entrambi i sismi generati nella zona di Campotosto(uno replica dell'altro) alcuni studi , non citati nello studio dell'ingv del 2005 , ipotizzano anche un coinvolgimento della Valle Dell'Aterno( visto l'andamento di danni direzione capitignano-isola del gran sasso ) e zone limitrofe sono state riviste anche le magnitudo secondo alcuni 5-5.6 rispettivamente secondo lo studio 5.6 -6 con la dovuta tolleranza.. non capisco cosa ci sia da obiettare,chiunque può leggerselo e capirlo da solo.. ___________________________________________________________________ Se poi vuole negare che faglie vicine si perturbano(e trasmettono energia) a vicenda se la prenda con l'intera sismologia.. o con lo stesso Del Pinto (che se la prende coi INGV ) che dice: ''Dire che le faglie non si trasmettono l'energia l'una con l'altra è una cosa bestiale e di totale disinformazione, come se un terremoto fosse in grado di andare verso un'altra struttura sismogenetica e dire 'siccome sei quella che mi ha generato torno indietro'. C'è una situazione estremamente complessa ed è da vedere nel totale degli eventi, non esistono terremoti per compartimenti stagni", dice il sismologo Christian Del Pinto.'' Conferma anche,come ho riportato io come chiunque abbia dimestichezza coi i metodi della statistica ,come non esista il cosiddetto periodo di ritorno (o abbia poco fondamento)nel caso dei terremoti appenninici(pochi dati) Basta leggere quanto ha detto: http://www.abruzzoweb.it/contenuti/terremoto-esperti-a-confronto-le-fag… ___________________________________________________________________ Quanto all’obiezione sulle dighe ho solo voluto segnalare una cosa nota ossia che una diga vicino ad una faglia ,specie se ‘grossa’,è pericoloso(almeno questo non l'ha negato ) perchè un sisma generato da quella faglia (per i fatti suoi indipendentemente dalla presenza e dagli sforzi ,eventuali,generati dall'invaso sulla faglia )impatterebbe notevolmente sulla struttura della diga.. Caso della faglia di Campotosto e della diga di Campotosto.Non è detto che accada oggi o tra 1000anni,ma può accadere essendo una faglia ‘grossa’ che può dare 6.6Mw Su questo non c’è altro da dire. Ma ho aggiunto una cosa meno nota ossia che ci sono studi internazionali che sottolineano la pericolosità degli invasi (le va bene se lo chiamo cosi?) . Ossia che un invaso POSSA(non è detto che lo faccia) innescare (triggered earthquake) faglie vicine cariche (vicino al punto di rottura)con una piccola perturbazione…oltre a potere essa stessa creare nuovo stress al terreno(inducted earthquake)che magari prima non c’era e ci sarebbero voluti centinaia ai anni per a portarla a rottura vesi studio ichese pag 8-9 http://www.bollettinoadapt.it/wp-content/uploads/2014/04/ICHESE_Report… Ho usato il termine ‘indurre’ non tecnicamente ma come linguaggio comune e per non appesantire..tuttavia lo studio ichese distingue appunto tra sismi indotti(inducted earthquake) o innescati(triggered earthquake) Lo studio della società sismologica americana riporta sismi oltre 4ML fino anche a 5.1ML indotti(inducted)nella zona vicino Washington a causa dell'invaso di Swift Reservoir ecco l'abstract http://bssa.geoscienceworld.org/content/76/6/1573 che avevo già indicato . Quindi si riferisce al fatto che la diga ha creato uno stato di tensione prima non esistente o esistente parzialmente e non ha innescato una faglia già carica.. Ci sono anche altri studi. Lo studio ichese aggiunge che in alcuni casi(numerosi)è difficile distinguere tra sismi indotti,innescati tra gli artificiali ,ma anche difficile distinguere tra artificiali e naturali. E concordo ovviamente. Ovviamente era chiaro che quando ho indicato che una diga può provocare sismi non intendevo sismi indotti(inducted)ma mi riferivo ai triggered (ossia innescati) Ovvio poi che la spinta di una diga su una faglia possa innescare sismi di notevole magnitudo fino a M 7-8 etc..dipende da grandezza e stato della faglia. Infatti se ammettiamo(come è dimostrato) che questa spinta possa funzionare da trigger/innesco(ossia piccola perturbazione) del sisma ,l'ammontare dell’energia rilasciata dal sisma ossia dalla rottura della faglia non dipende dalla diga,ma dalla grandezza della faglia stessa e dall'energia deformativa che aveva in se accumulata.. cosi’ come un fiammifero(la diga in questo caso) non determina l’energia dell’esplosione di una candelotto di dinamite che dipende appunto dalla potenza di quel candelotto,però quel fiammifero ne è la causa,questo è il senso di trigger e triggered(innesco/innescato). E quindi se la faglia è ‘grossa’ abbastanza ed ha accumulato nel tempo abbastanza energia,una diga può innescare il suo (brusco)rilascio...che può essere Ml 2-3-4-5-6-7-8-9 a seconda della grandezza della faglia e dell'accumulo di energia precedente.. è una banale deduzione.. D’altronde lo studio Ichese conclude :’ The magnitude of triggered earthquakes depends more on the dimensions of the fault and its strength, rather than the characteristics of the injection. ‘ Che è lo stesso concetto ma riferito alle pratiche di iniezioni di gas ad alta pressione nel sottosuolo (le cosiddette riserve di gas )o di liquidi di reiniezione immessi ad alta pressione, pratica usata nelle estrazioni petrolifere o di shale gas(ci sono una infinità di studi,ma di questo non ho parlato nell’articolo) Dimostrato poi, ma anche banale e non l’avevo scritto nell’articolo,che la spinta di una diga possa creare movimenti franosi enormi(non si parla di terremoti) anche di intere strutture rocciose non stabili (come avvenne nel caso del Vajont e del Toc ,che appunto significa marcio che franava fin dai tempi di Catullo…e franò fino al 1960 1 anno prima della tragedia di quasi 1 milione di mc… sotto la spinta e l’erosione dell’acqua contenuta della diga,catastrofe ampiamente prevista dal geologo austriaco Muller chiamato a periziare e come avvisò del pericolo(avendo individuato una paleofrana) Edoardo Semenza (che scopri’ proprio li una paleofrana https://it.wikipedia.org/wiki/Paleofrana ) figlio del progettista ing. Carlo Semenza .ma si preferi’ seguire motivazioni di collaudo rapido,di progresso.. e quindi seguire altre perizie rassicuranti tipo quella del geologo Caloi alla faccia dell’oggettività della scienza (che su uno stesso argomento dà risposte opposte una delle quali ovviamente sballata e sappiamo quale era!) ….d’altronde il progresso e l’industrializzazione imponeva la costruzione di una diga che fornisse l’acqua necessaria ad usi industriali in quella zona delle Dolomiti dove mancava (in quel caso non si ebbe rottura della diga) https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Vajont Non mi pare che l’aspetto franoso riguardi la diga di Campotosto,perciò non ne ho parlato e cmq l’articolo non tratta se non in appendice,della diga di Campotosto,come ho indicato sin dall’inizio. ___________________________________________________________________ Le sue critiche alla sostanza ed al significato dello scritto sono quindi infondate (qualche imprecisione formale ci sta nel linguaggio divulgativo adottato,per carità,magari ci scappa pure qualche errore,figuriamoci!) e confermano la bontà ,nella sostanza,dello scritto(vedi testo originale,anch’esso ovviamente a carattere divulgativo) Sul Gran Sasso con la sua faglia (grande e silente quindi come dice l’INGV al documento,pericolosa! )ed il laboratorio costruito nei pressi non dice nulla...? Lei è tranquillo? Io,no! Però accenna ad un non meglio precisato ‘progresso’ immagino si stia riferendo in primis al laboratorio (ed in secundis alla diga..) Bè a questo punto sono io a criticare lei nella sostanza non nella forma… Infatti il progresso si ,ci mancherebbe,ma nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza di chi ci vive.. in passato non è stato fatto ,magari per scarsa sensibilità ,appunto sotto la spinta progressista ,oggi c’è l’obbligo di farlo,partendo dalla trasparenza sulla vulnerabilità sismica delle strutture(non uso edifici per farla contenta!) critiche ivi presenti ,stimata da terzi indipendenti e non autodichiarata…e sulle sostanze(esperimenti)contenute nel laboratorio… Quindi trasparenza ed ispezionabilità per appurare oggettivamente(e non buttandola sul progressismo o doversi sempre fidare di autodichiarazioni ) rischio,sicurezza,vulnerabilità sismica… senza fare allarmismi…per sapere il livello di rischio bisogna prima conoscere e non dare per conosciute ed appurate cose ed aspetti che non lo sono affatto… Immagino che anche lei voglia conoscere ed appurare in questo specifico caso,o no? Quanto alla microzonazione completa dell’intero territorio della provincia di Teramo ed alla corretta stima delle accelerazioni sismiche attese zona per zona,è un obbligo che ormai non si può più rimandare da parte degli enti preposti. Non aggiungerò altro ai suoi interventi di cui ho chiarito tutto quanto eccepiva,al fine di una maggiore compresione del testo da parte di chi legge,altrimenti coi ribattimenti non si finisce più…. Nick
Intervengo solo per aggiungere un ringraziamento a Pino che ha raccontato un particolare inedito che sebbene inquietante non permette interpretazioni univoche.. Il mio articolo ,non essendo io un tecnico specifico di questo settore,ha pertanto un vantaggio quello di essere ricco di documenti e link mentre invece un tecnico del settore parla e non gli si chiedono documentazioni a sostegno di quanto afferma,parla il titolo per lui ma questo non lo trovo in generale fonte di oggettività e verificabilità. Infatti esistono su specifici argomenti in genere vari studi ed ipotesi e succede spesso che un addetto ai lavori abbia sposato delle ipotesi,delle tesi e degli studi e non altri...(ho citato come caso esemplare la faglia di Paganica prima del 2009 ,sconosciuta a molti addetti ai lavori anche all'interno di importanti commissioni,come riporta al link dell'intervento precedente, Valensise,INGV,conosciuta da altri ma ritenuta di scarsa rilevanza,solo pochi la ritenevano importante,come è possibile?A quali studi si appoggiavano quelle convinzioni?)Ci sono decine di casi come questi in una branca della conoscenza ancora giovane e con modelli ancora da verificare..e con mezzi limitati di indagine specie ad alte profondità... Quindi finisce per essere di parte più di chi come quelli non propriamente del settore che invece riportano tutti gli studi a prescindere se sono allineati col suo pensiero.. Questo è il problema di ogni ricercatore ,storicamente,in qualsiasi settore,fisico,chimico,medico geologico etc.. è un problema di metodo,epistemologico Ritengo quindi un vantaggio il non essere un tecnico specifico del settore,pur avendo una formazione di base matematico-fisica solida,in quanto non si sceglie una tesi invece di un'altra..non si fa una cernita di studi piuttosto che altri.. La questione del nome rientra in questo ambito,non essendo un tecnico specifico del settore,non aggiunge niente a quanto scritto e non avendo io intenzione di minacciare,infamare,diffamare,rispondere volgarmente a nessuno,ingiuriare,non serve dichiararlo preferisco un nick. Se fossi un tecnico del settore era giusto metterlo però chi legge ne era influenzato e avrebbe preso per oro colato quanto scrivevo e questo è un atteggiamento dogmatico ed antiscientifico...invece cosi' chi legge è spronato(almeno spero)a leggersi i documenti (che cmq sono leggibili non sono sanscrito o la teoria KAM o delle Stringhe) e farsi una idea di massima e verificare se quanto ho riportato corrisponde al vero...(ho indicato link agli studi,documenti e pagina) Anche sulle sostanze presenti del laboratorio vi è solo una parziale conoscenza limitata a quelli dichiarati come necessari agli esperimenti ,degli altri se presenti o meno non si sa ,non essendoci trasparenza. Di quelli dichiarati mi sono anche li limitato a leggere le proprietà tossicologiche uomo-ambiente per come riportato dai datasheet degli stessi produttori o presenti in letteratura citata. Nessuna fantasia o invenzione. Invece un tecnico del settore affermerebbe ''questo non è pericoloso o questo è pericoloso'' e voi per l'ipse dixit,ci credereste ,per un meccanismo dogmatico. Invece io vi ho linkato il documento e la pagina del produttore o della letteratura e ve lo leggete da solo e vi fate una idea consequenziale..non potendo affidarvi ciecamente al mio titolo. Quindi da un un apparente difetto,ossia quello di non essere un tecnico specifico di quel settore,si ottiene un vantaggio conoscitivo per chi legge che non è costretto a fidarsi di me(e del mio titolo e nome)ma solo del documento. Da cittadino poi chiedo solo trasparenza su : 1)vulnerabilità sismica del laboratorio,eseguita da terzi indipedenti. 2)stima dei materiali contenuti all'interno in tipologia e quantità 3)accesso di enti indipendenti e terzi,periodico,a fini di controllo (dei materiali e della sicurezza) 4)vulnerabilità sismica anche della diga già che ci siamo..sempre redatta da terzi indipendenti. 5)microzonazione dettagliata dell'intera provincia di Teramo,oltre al comune di Teramo(dovrei dire dell'intero abruzzo)come previsto per legge. Fatto tutto questo sarò io il primo ad essere felice di aver verificato che non c'è rischio ,figuriamoci. Se questi documenti ,validati da enti terzi ed indipendenti,sono già esistenti ed aggiornati(specie su laboratorio e diga)io non ne sono al corrente e quindi chiedo chi li ha di renderli pubblici e consultabili ,magari online,liberamente ,cosi' tutti potremo rassicurarci e chiederò venia per la mia mancanza di conoscenza degli stessi... Immagino che chi interviene invece fiducioso del progresso e delle istituzioni li debba conoscere altrimenti su cosa basa la sua tranquillità? Quindi nessuno allarmismo(sebbene alcuni sismologi lo sono e ho riportato i link ,sulle faglie citate limitrofe al teramano, voglio sperare sia un eccesso di prudenza per compensare atteggiamenti passati ,da parte di altri,di eccessiva rassicurazione,vedi 2009)per carità ,ma trasparenza,trasparenza,trasparenza che i cittadini debbono pretendere dalle istituzioni.. anche se sono molto scettico in quanto alla possibilità di ottenerle... grazie dell'attenzione saluti
Come poter aggiungere qualcosa di utile e significativo ai deliri di un incompetente anonimo? Che potrebbero presentare anche utili spunti per seri approfondimenti? Che ha la presunzione di spiegarmi cosa c'è scritto nel documento che ho commissionato articolandone le fasi e gli argomenti, che ho seguito nei lavori per due anni e che ho revisionato? Che ancora non ha capito ciò che c'è scritto? Che continua a mischiare tutto Vajont, frane e sismicità indotta? Che considera Christian Del Pinto un sismologo per giunta in grado di contestare quanto sostenuto dall'Istituto più importante in campo sismologico presente in Italia? Quindi da parte di una persona che non è in grado di distinguere un sismologo da un qualsiasi laureato in campo scientifico? Prima regola di chi si ritiene giornalista e soprattutto che si occupa di aspetti scientifici e ne vuole fare divulgazione: 1 Verifica della fonte. Per capire se un persona che afferma certe cose in capo scientifico è un esperto di quel campo si può rapidamente consultare Google Scholar dove alla voce Christian Del Pinto non compare nessuna pubblicazione in campo sismologico. Quindi in campo scientifico non vale la regola dell'opinione, la mia vale quanto la tua e tutti riusciamo a capire di tutto e tutti siamo allenatori della nazionale di calcio. Non si sta parlando di politica, di automobili o di sport al Bar come l'autore dell'articolo probabilmente è abituato a fare. Dato che discutere con chi non rivela la propria identità, che continua a scrive di cose che non ha capito, è praticamente come giocare a scacchi con un piccione, puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui, chiudo i miei interventi ricordando all'amministratore di tale blog e a i giornalisti in genere che per tali argomenti, di tale serietà, è opportuno che cerchi di intervistare o pubblicare articoli di sismologi e non del primo anonimo che interpreta le cose scritte da altri, a volte noti sismologi e a volte di perfetti sconosciuti al mondo sismologico, a modo su0. Questo, come mi è stato detto dal sismologo Massimiliano Stucchi quando è venuto a Teramo, è deleterio per la ricerca, in quanto per poter smentire, argomentandole, le innumerevoli sciocchezze dette sul web o nei blog, un ricercatore impiegherebbe tanto di quel tempo che dovrebbe abbandonare la ricerca e comunque non potrebbe impedire il messaggio sbagliato che è passato. Per questo e per l'importanza di tali argomenti mi auguro che lei Falconi la prossima volta nell'affrontare tale argomento, possa riportare articoli o dichiarazioni di esperti del settore, di sismologi e per verificare questo in 3 minuti può andare su google scholar e digitare il nome di tale ricercatore, non è una operazione impegnativa o difficile se si vuole farlo. E' nell'interesse di tutti noi e per il bene di tutti noi. Grazie
ah, per chi volesse approfondire la tematica della risonanza,risonanza doppia,contrasto di impedenza fondamentale nel rilievo geologico prima di costruire un edificio(tra l'altro obbligatorio!) ecco un estratto dal testo del prof Mucciarelli che avevo già linkato http://www.aracneeditrice.it/pdf/9788854844957.pdf mentre a questo link c'è la versione completa(con molti esempi pratici e molti altri argomenti ) link presente sull'home page del ricercatore rocco di tommaso dell'università della basilicata che era collaboratore di Mucciarelli http://roccoditommaso.xoom.it/index_file/STESSA_libro.pdf e diversi lavori qui http://roccoditommaso.xoom.it/
aggiornato il file originale al link in fondo all'articolo aggiunti nuovi link e considerazioni
hai visto caro il mio Venieri chi aveva ragione? Lei e la sua ingiustificata fiducia nel sole del progresso... Non l'ho finito a dire che si scopre uno sversamento di non ben definiti solventi più o meno dichiarati dal laboratorio del Gran Sasso,nei nostri fiumi per evitare finisse nell'acqua potabile direttamente.. ma di come sono andate le cose al solito,si sa solo indirettamente e ci si deve fidare.. prima o poi spero metteranno delle centraline di allarme rapido...su fiumi e punti di captazione.. ma non mi pare sia li da venire..eppure la tecnologia c'è da anni.. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- io ve l'avevo detto...sono stato facile profeta purtroppo... i cavilli non servono... ma chi conosce solo un pò di matematica,fisica,sistemi dinamici,teoria della probabilità e della stabilità dei sistemi,anche non essendo un geologo di professione(che spesso invece non è padrone delle suddette conoscenze proprio perchè il corso di studi non lo prevede) sa che è solo questione di tempo e che un sistema come il laboratorio e instabile e malcondizionato.. e costruirlo su una grossa faglia silente(ma non inattiva) quindi pericolosa è stata ed è una follia.. fatta dai non meglio conosciuti dottor stranamore.. cosi' come è irresponsabile stipare tutte quelle sostanze pericolose,nocive,cancerogene.. un sistema si dice malcondizionato ossia troppo sensibile (visto il tipo di componenti in gioco ed il sistema di controllo approssimativo)alle variabili in ingresso quindi imprevedibilità delle variabili in uscita il che rende difficile se non impossibile rende prevedibile il sistema e quindi approntare le dovute misure di sicurezza che saranno sempre inadeguate(vedi teoria dei controlli) ma soprattutto instabile ossia tendente ad amplificare eventuali errori commessi..questo è dovuto sempre al tipo di componenti coinvolti...ed al sistema come sono collegati.. non serve essere un genio per capire che non vi può essere alcun tipo di efficace sistema di sicurezza..che non sia quello di rimuovere quei componenti pericolosi.. questo vi fa capire perchè uno come me non potrebbe mai essere un responsabile di nessun ufficio regionale nè di enti preposti alla tutela del'ambiente,perchè prenderei subito misure draconiane a tutela della salute pubblica.. cosa che non fa chi di dovere che invece si preoccupa di risolvere (si fa per dire)la questione minimizzando ed in silenzio.. d'altronde per l'inquinamento della sorgente di Bussi e si stima migliaia di casi di malattie tumorali indotte,nessuno ha pagato e pagherà...e nel caso scatterà la prescrizione.. La regola d'oro per la gestione del potere è che nei posti di comando e di dirigenza ci siano o tecnici incompetenti o collusi ecco perchè i ricercatori italiani sono in Italia i meno pagati al mondo con contratti trimestrali a 800euro al mese..perchè la libera ricerca ,il libero pensiero deve essere impedito in tutti i modi... il denaro va solo a tontoloni,creduloni,collusi che anche avendo gli strumenti per capire la pericolosità di un sistema per comodo,carriera,interessi preferiscono non vedere o far finta di non vedere fino ad autoconvincersi(in buona fede,sono purtroppo quelli più numerosi)che va tutto bene.. ora io capisco chi prende i soldi per non parlare....ma non capisco quelli che non ci guadagnano nulla e insistono che va tutto bene.. è un mistero...

Parlare della faglia dei monti dei fiori e aggiungerei dei monti gemelli come inattiva o silente da millenni, dimostra una grande mancanza di informazioni. Basta consultare la mappa su iside dell'anno 2010 per trovare una 20ina di scosse con magnitudo massima di 3.6 proprio sulla montagna dei fiori. Si ignorano faglie più piccole verso Crognaleto(magnitudo massima 2016 3.7); nel database dell'ingv è possibile ritrovare 2 terremoti nel teramano il più recente(1888) di magnitudo 5.1 epicentro teramo( Piano della lenta- faglia della montagna dei fiori); ci sono addirittura terremoti con epicentro ad Atri e non parlo di terremoti di san benedetto(marche) ma proprio ad Atri. Scosse minori sono avvenute anche sui monti gemelli (2006) 3.2 profondità 10km cosa alquanto curiosa rispetto ai terremoti del 2010 profondità 22/24km.