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Clamoroso al Comune di Teramo. Lettera di contestazione per aver lavorato...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quanti luoghi comuni al Comune di Teramo.
Gli impiegati pubblici non lavorano anzi, fanno di tutto per non lavorare.

Teramo è diversa.
Fuori da ogni proverbio e dentro il cratere.
C'è anche chi ama talmente il suo lavoro, che si rende conto dell'importanza di vivere in  un periodo di emergenza post terremoto, che nonostante le difficoltà di un trasloco da sgombero, ha deciso di andare avanti con il proprio dovere.
Perchè era necessario, urgente con scadenze impellenti.
Nessuna medaglia, anzi, una lettera di contestazione per non aver consultato il funzionario responsabile dell'ufficio.
" Perchè non ci si è attenuti scupolosamente alle direttive date..." e poi la minaccia " avvertendola sin d'ora che qualora dovessero ripetersi simili comportamenti , verranno adottati adeguati provvedimenti disciplinari".

Benvenuti a Teramo.
Città del (quasi) Lavoro...


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Commenti

Scusa Falconi ma se il sindaco fa un'ordinanza di sgombero e non lo si rispetta la lettera di richiamo è il minimo....diligenza o no non ci si può comportare come si vuole e pretendere pure il premio....di chi è la responsabilità se all'impiegato succede qualcosa in in posto dove gli si era intimato di non poter stare? ?

 Se dovessi fare l'elenco di chi stava negli uffici comunali sgomberati a lavorare anche dopo l'ordinanza non basterebbero mille lettere di contestazione. Sindaco compreso. 

In risposta ad "anima teramana" credo che che non si tratti di nessuna ordinanza di sgombero da parte del Sindaco, perchè gli uffici che leggo in intestazione della nota sopra riportata si trovano già da tempo nella nuova sede in via Carducci. Pertanto mi sembra cosa riferita ad altro.