Sarebbero rimaste in due per la corsa a Carichieti, nel frattempo sarebbero dieci gli acquirenti delle subordinate ad avere indietro l'80% del capitale.
Scrivevamo di due competitori.
Banca Popolare di Bari che dopo il colpaccio di Tercas, vorrebbe ripetere il suo doppio assalto all'Abruzzo.
Ubi, la Banca Popolare di Bergamo che potrebbe radicare la propria presenza in Abruzzo, dopo le tre filiali della Popolare di Ancona.
In realtà come ha rilevato Linhiesta e ripreso da Il Fatto quotidiano, ci sono altre ragioni da profondo rosso.
" Banco Popolare, Unicredit e Ubi hanno iniziato ad applicare rincari fino a 25 euro a titolo di "parziale recupero dei contributi" versati al Fondo nazionale di risoluzione. Quello che è intervenuto in soccorso dei quattro istituti salvati lo scorso novembre. Piazza Gae Aulenti cita tra le motivazioni del nuovo balzello anche "l'entrata in vigore dell'accordo Fatca" e "l'aumento dell'Iva", che è del 2013.
Ubi, sempre in estate, ha stabilito di aumentare da 40 a 64 euro i costi di gestione del conto corrente – un incremento del 60% – in seguito all’aumento delle spese sostenuto dal gruppo per il Fondo di garanzia dei depositi e gli oneri sostenuti per il finanziamento del Fondo nazionale di risoluzione”.
I giochi sarebbero praticamente fatti....
Banca d'Italia?
Tace.
La solita guardona.
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