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Il crollo della discarica La Torre e la prescrizione di Bussi...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Due considerazioni.
La prima del Presidente Emerito della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi.
"La terza assoluzione di fila. Devo essere contento? Gli anziani dicevano "male non fare paura non avere", ed invece sbagliavano, o meglio, prima, però, ti fanno passare le traversie più nere anche se non hai fatto niente di male".

La seconda è dell'Ambientalista Augusto De Sanctis.
"#Bussi Sinceramente dopo le assoluzioni per prescrizione per l'amianto a Casale Monferrato, dove vi sono stati 3.000 (tremila) morti e le persone continuano a morire, dopo aver frequentato un po' le aule di - cosiddetta - giustizia e dopo aver visto il decreto Ilva che risolve all'origine il problema dando l'immunità ai gestori della fabbrica, anche se ammazzano persone, avevo capito che ormai in questo paese i tribunali alla fine al massimo fanno concorrenza ai professori di storia. 
Pertanto non mi stupisco come molti di questa sentenza, anzi, per la storia aiuta. 
Peccato che paghiamo miliardi per fare un mestiere che si fa nelle università, lo storico.
Somministrare giustizia vale per qualche poveraccio e, alla fine, è la società che vuole questo, visto che i problemi, a giudicare dalle statistiche di post degli abitanti della val Pescara, sono gli immigrati e non il dicloroetilene o il tetracloroetilene qualche migliaio di volte i limiti di legge nell'acqua di falda.
Continueremo quindi a privilegiare il lavoro sulla bonifica, dove qualche strada esiste ancora, residuo di una vecchia visione del bene comune che è la società per prima ad aver abbandonato".


Che cosa hanno in comune Bussi e La Torre?
L'omertà e la vigliaccheria dell'essere umano che sta auto distruggendo la propria vita.
I colpevoli di Bussi e La Torre?
Gli uomini che avrebbero dovuto tutelare, controllare, valutare, amare la propria vita e quella degli altri.

La discarica La Torre e tutti quei metri cubi in più di rifiuti.
Chi li portava di notte e da dove provenivano?
Ero sempre stato convinto dell'assoluta innocenza di Gianni Chiodi ( sindaco) e di Berardo Rabbuffo ( vice sindaco) ma il mio pensiero corre immediatamente alle responsabilità di controllo e di vigilanza degli anni precedenti.
E oggi dopo decenni?
Chi metterà fine e in sicurezza la discarica del percolato più  costoso d'Italia?

La prescrizione di Bussi?
IL gioco dei nomi.
Bussi chiama l'Ilva con si suoi morti in nome dello Stato.
Il prossimo scandalo abruzzese?
Contrada Santa Lucia di Atri.
Ci vorranno decenni per sapere e conoscere la verità.

...e lentamente muore.




 

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