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La bellezza di Teramo Jazz...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Fermi tutti.
Ieri a Teramo è succeso qualcosa di straordinario.

Musica maestro.
La manifestazione Teramo Jazz organizzata dal Consorzio Shopping in Centro è stata un successo di eleganza.
C'era la Teramo che sapeva ascoltare, sentire, parlare.
C'era la Teramo delle famiglie, dei ragazzi con altro dissentire, manifestare, emozionare.
C'era la Teramo di un assessore, Roberto Canzio,  che controllava, discreto, preoccupato senza avere un aperitivo in mano e per Teramo, è la rivoluzione.
C'era la Teramo di un patrocinio curato e di sponsor intelligenti.
Falone, Sirio, Baltour, Pieffe Auto, Zu Creative Lab.
C' era la Teramo ospitale e le note della chitarra di Valle, Muzietti, Ricci, il contrabasso di Nicola Di Camillo, Di Natale, Di Teodoro, la voce di Ionata, Martegiani, Perla, Valle, la tromba di Corvini, la batteria di Glauco Di Sabatino, Desiderio, Paolini, Tullj, il piano dell'istrionico Tony Fidanza  e una rock star come Arturo Valiante, di Busanca,  il sax di Caporale, Matteucci, il basso elettrico di Giovannini, Di Natale, la fisarmonica di DaniloDi Paolonicola.
C'era un ragazzino e la Teramo che alzerà la testa con le sue note.
La Teramo che ci ha regalato una speranza.
Una notte di sonno a cuor leggero.
Sax e piano.
Una composizione in accordi.
Arie da Hawkins a Mancini.
Davide Rasetti e la certezza che qualcosa sta cambiando.
Basta poco per educare al bello.
Basta la Teramo, vera. 
Talenti di città...

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Povera Lucantoni, ennesima dimostrazione di quanti artisti pronti abbiamo a Teramo e dintorni e mai interpellati. Ci sono voluti i privati per organizzare qualcosa.