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La burla del Sabato dopo il venerdì sera. Un birillo in testa a San Michele.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quella strana idea in testa.
Quel San Michele spiritoso che ha deciso di alzare il gomito.
Un birillo di fantasia sul capo adagiato per i troppi giro in giro di rotonde.

Teramo fa girare il mondo e anche i santi perdono la pazienza.
Tutto vero e forse, oggi, si è lanciata una moda teramana.
Addobba San Michele.
Domani,  per la giornata della prevenzione sarà vestito di preservativi colorati.
Dopo domani di palle di Natale.
Prima di pizza di Pasqua e colombe della pace.
La pace sia con voi.
La messa è finita.

 

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Commenti

Così conciato, esprime più fantasia di chi ha realizzato la statua...
il teramano medio non ha un cazzo da fare se non feste e festarelle , magnate e magnatelle , bevute e bevutelle...saranno loro a far "ripartire" Teramo siatene certi.
Come a Glasgow sulla statua del duca di Wellington
Premio di Cittadino Emerito a chi riuscirà ad effettuare un miracolo tricotico consistente nell'incollare una parrucca permanente al Sindaco cambiandone i connotati e illuderci di averne uno nuovo!
Forse qualcuno ha voluto imitare la Statua di Wellington a Glasgow...sono anni che ci mettono sopra un birillo..alla fine hanno rinunciato a toglierlo e adesso appare col birillo anche nelle cartoline! :) https://en.wikipedia.org/wiki/Equestrian_statue_of_the_Duke_of_Wellingt…
Forse qualcuno ha lanciato un messaggio all'amministrazione di Teramo: più manutenzione alle strade di Teramo e Provincia e meno rotonde?
in riferimento alla sig.ra Carla: può non piacere, ma Crocetti con questo lavoro ha vinto la biennale di Venezia nel 36
Nel 1936 eseguì la statua in bronzo di San Michele Arcangelo per Aprilia, città da poco fondata. Con il Regio Decreto numero 669 del 25 aprile 1936 veniva costituito il “Comune di Aprilia in provincia di Littoria” dopo l'esproprio dei suddetti territori a danno della famiglia Caffarelli che li possedeva dunque da ben 476 anni (ma ancora oggi in Aprilia esiste una tenuta Caffarelli). Il decreto portava le firme di Vittorio Emanuele III, Re d'Italia, di Benito Mussolini, Capo del Governo e di Paolo Thaon di Revel, Ministro delle finanze. Detto Comune farà parte della provincia di Littoria. Decreto convertito in legge il 4 giugno 1936-XIV (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 giugno 1936, numero 149). A noi!
Questa è una delle due copie oltre quella che si trova ancora ad Aprilia, crivellata da colpi di arma da fuoco