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Liceo Delfico: Ora la priorità è la sicurezza degli Studenti.

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Il Comitato Spontaneo Melchiorre Delfico ha inviato in data 23 gennaio 2017 una comunicazione al Presidente della Provincia di Teramo, Prefetto della Provincia di Teramo, Comando Provinciale dei VV.FF., Commissario per la Ricostruzione, Sindaco del Comune di Teramo e Dirigente Scolastica dell'Istituto Convitto Melchiorre Delfico.

ll Comitato Spontaneo Melchiorre Delfico è vicino a tutte le istituzioni in questo momento di grave emergenza e si dichiara disponibile a tutte le iniziative di collaborazione e di sostegno, certi che solo nel dialogo e nel confronto costruttivo si possa raggiungere la soluzione più consona alla situazione che tutti noi stiamo vivendo.   Tuttavia il Comitato vuole precisare ed evidenziare alcune problematiche a seguito dell’evento sismico del 18 gennaio e alla nota della Commissione Grandi Rischi del 20 gennaio che ha dichiarato come la sequenza sismica sia ancora in evoluzione e che, quindi, non si escludano eventi di magnitudo 6 -7 Richter che possano propagarsi ad aree limitrofe.  In seguito all’incontro con il Presidente della Provincia di Teramo e con l’Ing. Rampa incaricato della verifica sismica del complesso, è risultato, infatti, che l’edificio del Convitto Melchiorre Delfico raggiunge un indice di vulnerabilità dello 0,46 e che secondo le affermazioni del tecnico non è stato possibile acquisire al 100% la conoscenza né, quindi, accertare il possibile comportamento della struttura. Tale incertezza non ha reso possibile la predisposizione del progetto di miglioramento sismico che dovrà portare all’innalzamento del sopradetto indice a quello previsto dalle recenti norme; inoltre si è ancora in attesa dell’intervento sull’ultimo piano che dovrebbe permettere di risolvere la problematica del ribaltamento delle pareti verificatasi dopo il sisma del 30 ottobre e che ha reso necessari interventi di somma urgenza per evitare crolli di pareti e solai.   Inoltre le prove di evacuazione effettuate prima delle vacanze natalizie hanno evidenziato numerose criticità non ancora risolte ed anche una incapacità da parte degli studenti e del personale docente e non docente di gestire a livello emotivo situazioni di panico e di emergenza.   Quindi il Comitato chiede di provvedere alle verifiche dell’immobile chiamando personale specializzato in edifici storici e con esperienza adeguata; che dette verifiche non siano effettuate a vista tramite la scheda Aedes (scheda peraltro utilizzabile per i soli edifici ordinari) di primo livello ma siano, invece, verifiche più dettagliate.   In ossequio al Principio generale di Precauzione, il Comitato chiede di porre al primo posto la sicurezza di studenti e personale che opera all’interno della struttura, in quanto non si può escludere che un ulteriore evento sismico possa causare gravi danni al complesso mettendo a rischio la vita e l’incolumità; e di provvedere a tutto quanto sopra prima che la scuola venga riaperta. Inoltre chiede di valutare, comunque, definitivamente, se il complesso del Delfico sia ancora adeguato ad ospitare oltre 600 utenti tra studenti e personale e di provvedere, conseguentemente, a predisporre con immediatezza adeguate misure alternative e preventive, sia pure provvisorie, al fine di far continuare e terminare l’anno scolastico senza ulteriori interruzioni e rischi, prendendo in considerazione anche la possibilità di una turnazione degli studenti in altra struttura idonea nell’ambito del comune o località limitrofe. Tali problematiche non sarebbero oggi sul tavolo se la soluzione dei MUSP fosse stata praticata fin dagli eventi sisimici del 24 agosto e 30 ottobre come da noi più volte sostenuto.
Il Comitato Spontaneo Melchiorre Delfico

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Commenti

"...incapacità da parte degli studenti e del personale docente e non docente di gestire a livello emotivo situazioni di panico e di emergenza." Parlo da insegnante. Magari è l'opposto, ovvero le simulazioni sono prese come gioco dagli studenti ed gli insegnanti non sono riusciti ad ottenere il giusto impegno, ma è anche vero che per ottenere risultati accettabili di simulazioni se ne dovrebbero fare una la settimana. A dimostrazione della incompetenza di chi riporta le notizie, che non ha idea di cosa sta scrivendo. Che desolazione.
Egregio Dr X, il suo pseudonimo è un'incognita come il suo triste populismo nell'affermare che chi scrive non ha idea di cosa sta scrivendo. Le prove di evacuazione dovrebbero essere effettuate non come adempimento di legge ma come prassi fino a che non si raggiungano gli obiettivi preposti ossia la più rapida e sicura evacuazione dell'edificio da parte di tutti. La sicurezza e la prevenzione non si improvvisano con 4 prove di evacuazione. E la su X non è un pareggio sulla schedina, ma una croce sui diritti che per Costituzione, gli studenti ed i lavoratori hanno riconosciuti.