Ecco l’estratto, il ristretto della storia tra l’Enel e gli abruzzesi.
Bene ha fatto Paolo Gatti, bene ha fatto tutto il consiglio regionale, a chiedere le dimissioni dei vertici nazionali.Bene ha fatto Sandro Mariani a richiamare la comparsa del Governatore D'Alfonso.
Bene ha fatto il Governatore D’Alfonso, in un secondo tempo, dopo aver portato a spasso e in passerella il presidente dell’Enel, a comprendere con i suoi terzi tempi, il problema e a reagire a protezione di una credibilità politica e amministrativa in caduta libera.
Bene ha fatto il sindaco Brucchi a strillare la nostra rabbia contro il Governo Centrale e le disfunzioni dell’Ente nazionale per l'energia elettrica, scusate, ex ente nazionale per l'energia elettrica.
Bene hanno fatto gli onorevoli Sottanelli e Ginoble a chiedere ad Enel di riferire in Parlamento e di fronte a due specifiche commissioni.
Bene ha fatto tutta la politica a trovare un punto di unione in difesa del territorio.
Finalmente.
Non serve ricordare i cavi elettrici uniti da un nastro isolante a Collecaruno, i generatori con un diverso voltaggio e i danni agli elettrodomestici, i generatori parcheggiati senza nessun allaccio, la mancanza di carburante, i generatori sotto stimati che non riuscivano a coprire metà delle utenze programmate.
Non serve ricordare l’Assenza totale dello Stato sul territorio, di una Prefettura e di una macchina organizzativa, raffazzonata e incapace di raccogliere e risolvere le problematiche più urgenti.
Gli unici veri rappresentanti dello Stato?
I sindaci, le varie forze di Polizia e i volontari del soccorso e della protezione civile.
Gli amici?
Molti operai dell'Enel, unici baluardi di rispetto e professionalità.
Non tutti e con le dovute eccezioni.
Scrive Vincenzo Di Marco, sindaco di Castellalto “ADESSO BASTA!! Dopo 9 giorni senza energia elettrica, dopo che siamo andati a prenderci noi come Comune i generatori di corrente e li abbiamo posizionati in diverse zone della collina, dopo aver messo il diesel a tutti, dopo aver segnalato stamattina l'installazione e il funzionamento e richiesto all'Enel di provvedere al rifornimento continuo di questi gruppi sapete cosa sta succedendo ?
ENEL non sta facendo il rifornimento e lascia ancora tutti al buio.
Noi adesso li riempiamo di nuovo con il diesel a spese nostre per garantire ai cittadini un pubblico sevizio e domattina il Comune di Castellalto, rappresentato dal sottoscritto come Sindaco, denuncerà ENEL per interruzione di pubblico sevizio per questi 9 giorni e per la disastrosa gestione dell'emergenza sulla fornitura temporanea di gasolio per i gruppi elettrogeni, con risarcimento dei danni materiali, morali e di immagine della comunità di Castellalto.
Poi passeremo a denunciare mano a mano tutti gli altri disservizi".Diego Di Bonaventura, sindaco coraggioso di Notaresco, si è chiesto molte volte di che morte dovessero morire. Gianni Di Centa, sindaco di Montorio, è rimasto 4 ore fuori dagli uffici Enel.
Solo come il vero Stato.
L’Enel?
Quel famoso numero verde.
Quella risposta data e ridata a diverse contrade, quartieri, frazioni e case sparse.
Perché nel nostro territorio esistono le case sparse oltre alle contrade, ai quartieri, alle frazioni.
Gli abitanti delle case sparse pagano le bollette, sono proprietari dell’acqua che l’enel usa e abusa per produrre energia da vendere a caro prezzo.
Sono le vittime della mancanza di infrastrutture e di investimenti sul territorio.
Sono le vittime degli sciacalli che hanno aumentato il prezzo di tutto.
Sono le vittime di un razzismo sociale.
Noi non siamo utenze ma famiglie.
Non siamo utenti, ma disabili, anziani, bambini, donne e uomini.
“ Siete pochi, niente generatori”.
Siamo in tanti, invece, a provare imbarazzo, per voi.
Vergognatevi.
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