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No alla desertificazione di San Nicolò. Doppio no alla scuola nel nuovo Stadio di Piano D'Accio

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Mercoledì sera si è tenuto il primo incontro pubblico organizzato dal Comitato Scuole Sicure San Nicolò, presso la sala del ristorante Acqua Marina di San Nicolò, dal titolo "da genitore a genitore".

Relatrice dell'incontro è stata Leda Ragas del Comitato per la sicurezza delle scuole di Teramo, che oltre a rappresentare la situazione dei plessi scolastici di San Nicolò, ha fatto un quadro complessivo della situazione inerente gli indici di vulnerabilità, l'attuazione dei piani di emergenza, i rapporti con le istituzioni e gli altri comitati.Nell'incontro si è  affermato che, di fronte al terremoto, nessuno può giudicare la paura, ne quella di chi corre davanti al cancello della scuola appena sente una scossa, ne quella di chi resta tranquillo sul posto di lavoro perchéla scossa non l'ha neanche percepita, in quanto la paura del terremoto è intima, personale, inconscia e come tale va rispettata da tutti, in tutte le sue forme.E' per questo che le nostre Scuole devono essere Sicure, per farsi' che la paura non si trasformi in tragedia annunciata, come gli ultimi eventi ci hanno mostrato.Alla fine dell'incontro i genitori hanno potuto porre le loro domande ed esprimere le loro considerazioni e preoccupazioni, confermando il desiderio di avere al più presto scuole sicure per i propri figli.Con l'occasione è stato presentato il Comitato Scuole Sicure di San Nicolò, nato il 31 gennaio 2017 a San Nicolò, da persone comuni, spinte dal desiderio di offrire ai propri figli un ambiente scolastico accogliente, innovativo e affidabile, ma soprattutto SICURO, attraverso Scuole con indici di vulnerabilitàsismica pari a 1, presenza di tutte le misure antincendio, impianti a norma, adeguate attrezzature di emergenza e primo soccorso, presenza nei plessi di personale della protezione civile addestrato a fronteggiare le emergenze, strutture temporanee sicure in attesa dell'adeguamento dei plessi scolastici e un nuovo polo scolastico a San Nicolò a Tordino.Ed è proprio su questo che il Comitato ha dibattuto e si è confrontato, in seno alla notizia di realizzare un polo scolastico presso lo stadio di Piano D'Accio.A tale proposito il Comitato ha ribadito categoricamente che farà di tutto per impedire la desertificazione di San Nicolò, che si realizzerebbe col trasferimento delle scuole allo stadio: la nostra frazione è già da tempo fortemente penalizzata, esclusa da ogni progetto di riqualificazione urbanistica, senza aree ricreative, parchi pubblici, aree verdi, ecc.La proposta che come componenti del Comitato abbiamo partecipato è la seguente: adeguamento sismico ad indice 1 per i plessi scolastici più nuovi, creazione di un mini polo scolastico per gli edifici per i quali non può essere fatto l'adeguamento, il tutto nelle aree già disponibili intorno agli altri edifici scolastici, per esempio vicino la scuola primaria Serroni; sistemazione ad area verde e parco pubblico attrezzato dei terreni intorno ai plessi scolastici, organizzazione della viabilità e delle aree di sosta delle scuole in maniera sostenibile.A tal proposito il Comitato ha stabilito di richiedere immediatamente un incontro al primo cittadino per presentare le proprie proposte e partecipare le possibili modalità e tempistiche con le quali le stesse verranno attuate.

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Commenti

A dire il vero i regolamenti scolastici prevedono il contrario, dovrebbe essere il Comune a rendere partecipi i genitori. Invece i signori arroccati dentro il palazzo devono sempre essere sollecitati.
Un progetto pilota , quella di realizzare una scuola sulla curva di uno stadio, alle pendici di una super strada non a norma , in prossimità di un centro commerciale semifallimdntare. PERCHÈ non spostare l'università a Mosciano Stazione al pari dell'ospedale unico ? Polarizziamo da un lato e desertfichiamo dall'altro , ovvero a Teramo Città , per poi versare ipocritamente lacrime di coccodrillo a disastri avvenuti .
Facessero pace con il cervello questi genitori .....hanno sbagliato slogan dovevano chiamarti "comitato scuole sicure a patto di non spostare il cui da casa" questo è più appropriato e per quando riguarda il commercio a Teramo non è colpa del terremoto ,della nevicata e delle frane ma di voi commercianti e di chi avete votato
La coerenza non è di questo mondo e se lo è in qualche luogo, sicuramente non a Teramo e dintorni. Polarizzare, desertificare, boh... A Teramo città le scuole dovranno restare in centro; in periferia, invece ancora più decentrate: questo il sunto del Brucchi pensiero. Non vedo la necessità di spostare le scuole da una frazione importante come san Nicolò, semmai fare lì un bel polo scolastico servito da bus, treni per raccogliere l'utenza anche dei quartieri popolosi come Colleatterrato ed evitare che diventino solo dei quartieri dormitorio. Avrebbe senso spostare per tempi brevissimi le scuole in una sede temporanea, giusto il tempo di mettere su il polo, unico piano nella zona della scuola media di oggi, estesa fino al palazzetto. Anche Teramo merita un miglioramento della situazione viabilità-sicurezza delle scuole: strutture analoghe con servizi analoghi in un area come la Villeroy.