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Inizia la campagna politica per costruire l'Inceneritore in Abruzzo...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

"Il rischio che l'Abruzzo possa divenire la discarica d'Italia".
Così è stata definito il pericolo che aleggia sulla regione verde d'Europa.

L'antimafia e la sua inchiesta sul traffico dei fanghi carichi di arsenico.
Sul cancro di Bussi e di tutte quelle vecchie discariche non chiuse, non messe in sicurezze, "non", inteso come il senso della negazione alla vita.
Tante in ogni provincia.
Le nostre quattro province.
Tra mare e monti.
La soluzione proposta dal Governo?
Avevamo scritto dell'Abruzzo e del suo termovalorizzatore.

Era l'Aprile del 2016.

"Finalmente l'Abruzzo avrà il suo bellissimo inceneritore.
Tanto dopo Bussi e i fanghi petroliferi della Basilicata, l'aria del Cirsu, l'inquinamento di Pescara, la maxi discarica dell'aquilano, il percolato de La Torre e le altre discariche non poste in sicurezza, l'amianto,  le varie ed eventuali quotidiane tra  depuratori mal funzionanti e falde acquifere inquinate, la Regione verde aveva bisogno di un bell'inceneritore.
Tutti a smentire e noi a confermare l'esistenza di un piano in via di approvazione.
Poi, l'articolo del settimanale L'Espresso.
Si legge " Per raggiungere l'autosufficienza secondo il governo l'Italia deve bruciare annualmente un altro milione e 800 mila tonnellate di rifiuti (il 27 per cento in più) e servono quindi 8 nuovi inceneritori rispetto ai 40 già in funzione e ai 6 ancora in costruzione. Tutti da dislocare al centro e al Sud, dato che il Nord già copre il suo fabbisogno. L'esecutivo ha deciso anche dove dovranno sorgere: Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, Sardegna e due in Sicilia (che però vorrebbe realizzarne sei di dimensioni minori, portando così a 12 il numero complessivo degli impianti).
Ma ecco qui quella che appare come un'autentica trovata: siccome saranno le singole Regioni a decidere dove costruirli, secondo il Rapporto preliminare del ministero dell'Ambiente non si può stabilire quanto il Piano "incida direttamente sulle componenti ambientali". E "non possono essere puntualmente determinati e calcolati effetti significativi sull'ambiente", a cominciare dal "superamento dei livelli di qualità ambientale". Tutti elementi, per il dicastero guidato da Gian Luca Galletti, che potranno essere valutati solo una volta che le Regioni avranno deciso dove realizzare con precisione gli inceneritori. Quindi per ora non serve nessun ulteriore approfondimento. Come dire: intanto andiamo avanti, poi se ne parla".

C'era solo d'attendere il segnale de il sole24ore.
Una bella mappa della nostra Italia.
Lo stivale immerso nell'immondizia e poi il salvataggio dell'industria del riciclo. 
Due impianti in Sicilia.
Immaginate.
Uno in Sardegna.
Poi a scendere, Marche, Umbria, Lazio e Campania.
Si legge a firma di Jacopo Giliberto.
" La raccolta differenziata 
Il decreto aveva suscitato toni d’indignazione. I ritornelli: no alla lobby degli inceneritori, ben altra è la soluzione corretta.
Di sicuro il settore del riciclo deve attrezzarsi per superare diverse criticità organizzative e di mercato, come sollecita anche l’associazione delle imprese di settore Fise Assoambiente, ma purtroppo la soluzione rifiuti zero non esiste.
Gli impianti che caratterizzano il Nord (il Veneto, leader della raccolta differenziata e del riciclo, in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e così via) hanno dimostrato che funziona l’incrocio del riciclo con l’uso della spazzatura come combustibile selezionato di qualità al posto di prodotti petroliferi pesanti negli impianti di teleriscaldamento di intere città oppure nei forni per produrre cemento".

Si o no?
Buon respiro a tutti.


 

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Commenti

D'accordo all'inceneritore. Quelli di ultima generazione non sono più grandi di un condominio!
Anonimo, va bene, ma vicino a casa tua.
Concordo con anonimo delle 14:02: gli inceneritori inquinano.
Pro e contro.... Certo che D'Alfonso.....inceneritori, nuovi ospedali, cabinovie.......a quando un ponte di collegamento Abruzzo-Croazia?
tutti a dire no, ma in europa come fanno? basta mettere lo stesso tipo di inceneritori che stanno in germania, francia, svizzera ecc. ecc....o no??
certo che noi italiani siamo fenomenali, mandiamo i nostri rifiuti negli inceneritori in germania senza pensare di costruire gli stessi inceneritori da noi, non credo i tedeschi siamo così scemi da usare inceneritori inquinanti e pericolosi...... o si??