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La scatola vuota della delega alla Ricostruzione...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Le parole dell'onorevole Paolo Tancredi che dichiara di aver letto il manuale Cencelli rassicurano in maniera confidenziale.
Le solite malelingue son servite.
Non è vero che Paolo Tancredi non ha mai letto un romanzo in tutta la sua vita.

Ciò che dispiace è ascoltare il poco rispetto per il dissenso civico che ha lo stesso lignaggio del suo libro sulle Giovani Marmotte.
Il buon Cencelli e quella logica di spartizione degli interessi dovrebbe essere aggiornato con l'appendice del terremoto, della crisi economica, della grande nevicata, delle frane, di una certa morale, etica, del familismo amorale.
Si dovrebbe ricordare l'origine del bignami così amato dall'onorevole Tancredi.
Massimiliano Cencelli era un funzionario della Democrazia Cristiana.
« Nel 1967 Sarti, con Cossiga e Taviani, fondò al congresso di Milano la corrente dei 'pontieri', cosiddetta perché doveva fare da ponte fra maggioranza e sinistra. Ottenemmo il 12% e c'era da decidere gli incarichi in direzione. Allora io proposi: se abbiamo il 12%, come nel consiglio di amministrazione di una società gli incarichi vengono divisi in base alle azioni possedute, lo stesso deve avvenire per gli incarichi di partito e di governo in base alle tessere. Sarti mi disse di lavorarci su. In quel modo Taviani mantenne l'Interno, Gaspari fu Sottosegretario alle Poste, Cossiga alla Difesa, Sarti al Turismo e spettacolo. La cosa divenne di pubblico dominio perché durante le crisi di governo, Sarti, che amava scherzare, rispondeva sempre ai giornalisti che volevano anticipazioni: chiedetelo a Cencelli » ( W).

La formula magica della politica.
Interessi per interessi.
Ora basta anzi #orabasta.
La società civile ha bisogno di altri esempi, di politici con una sola parola e non di contorsioni volgari e ambiziose.
Non ha bisogno di offese dall'alto e di calci nel sedere dal basso.
Abbiamo la necessità di tornare al valore della famiglia e dell'oratorio da strada.
L'ascolto autorevole e non il piglio autoritario senza il ciglio di confidenza e umanità.
Ci perdonerà l'onorevole Tancredi se continueremo a credere nelle parole degli uomini di onore.
Ci perdonerà se chi non conta nulla, si ritroverà per protestare sotto il comune di Teramo.
Ci perdonerà se le sue parole non hanno sorpreso.
Carta fatta senza riciclo.
Ci perdonerà se i politici continuano a chiedere sacrifici ai cittadini senza iniziare da loro stessi.
Gli smemorati dei privilegi.
Una Giunta a nove o a otto sarebbe l'ennesima offesa di questa politica senza costruzione.
La Ricostruzione.
Si riparte da quella del 2009.
La storia che omaggia Dodo e quella scatola vuota di una delega trappola. 



 

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Commenti

È chiaro a tutti la criticità del momento È chiaro che Tancredi conosce i tempi della politica e di come si fa e si è fatta sempre politica a Teramo È chiaro che la ricostruzione rappresenterà anche e soprattutto lo strumento elettorale È chiaro che l'NCD è finito È chiaro che il centrodestra teramano ha un leader che non è Tancredi È chiaro che Brucchi è un buon politico tecnicamente cioè ha delle qualità di coniugazione di pensieri e persone È chiaro a tutti che se non c'era il terremoto Brucchi era già a casa cioè era fuori dalla politica È chiaro a tutti chi lo voleva fuori È chiaro che se uno non viene ucciso si rialza e può diventare più forte Non è chiaro se il leader di centrodestra vuole fare il salto di qualità o rimanere fermo al rigore Cencelliano Teramano D'altronde Tancredi parla da leader anche se cencellianamente non lo è Sono sicuro che Tancredi se non viene accontentato fara cadere la giunta come d'altronde Dodo di Sabatino Sono sicuro che una protesta popolare e civile è opportuna
Cosa racconteranno i Tancredi, Gatti, e i Dodo agli lettori nel 2018 ? Che a causa del sisma ci vogliono più assessori ? E pensano questi che la gente gli creda? Andassero a casa che e' meglio.
Cominciano a maturare i tempi di una protesta compatta, serrata, partecipata. A tutto c'è un limite. I politici e gli amministratori della nostra Teramo, stanno pensando solo alle nomine di chi deve sedere su questa o quella poltrona. Fanno orecchie di mercante hai problemi di tutto il territorio Teramano e dei cittadini che vorrebbero delle risposte serie e mirate dopo il disastro delle nevicate scorse abbinate agli eventi sismici. Le strade? Sono ridotte a percorsi di guerra.... le frane? Qualche cantiere è partito ma è nulla rispetto ha quanto veramente necessita.... ha proposito di strade, come mai lo svincolo della Gammarana, che a me pare ultimato, non viene ancora aperto al pubblico? Da quanti anni è iniziata quest'opera? Come mai a tutt'oggi ancora non è aperta al traffico?...... troppe cose sono lasciate al tempo che passa....passa...e non cambiano, come la nostra amministrazione che non cambia ed il tempo passa...passa.......secondo me è ora di cambiare!!!
E' chiaro che siamo stufi di questo modo di amministrare ed è ora di cambiare. Quando saremo chiamati alle urne, e non passerà molto tempo credo, dovremmo avere bene in mente che questi signori non dovranno essere rieletti. Cambiamo le facce!!! Lasciamo amministrare gente diversa!!! Vediamo se hanno le palle per dare risposte al territorio e soprattutto alla gente. Io me lo auguro e voi?
Tanto nel 2018 non servirà votare...perchè Teramo non esisterà più, sarà solo una città fantasma.