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Faiano chiede aiuto (Cronaca di un incontro)

3 minuti

Dopo il nostro articolo (iduepunti.it/cronaca/15_novembre_2012/montorio-faiano-sta-morendo-tra-ladri-e-incuria) su Faiano, io e alcuni amici del gruppo Facebook Amare Montorio, ci siamo incontrati con qualche abitante della piccola frazione.
L'incontro era progammato da tempo e ovviamente ci siamo incontrati a Faiano.
Quello che ho visto(e provato) è molto difficile da raccontare ma ci provo lo stesso.
Forse i video renderanno meglio quello che è Faiano ora (playlist alla fine del testo). 
Girare per le vie del piccolo borgo mi dava i brividi, Faiano non me lo aspettavo cosi.
Sembrava di essere in una zona di guerra ed allo stesso tempo in un paese abbandonato da tempo... da troppo tempo ormai.
Non un rumore, se non il nostro parlottio, case abbandonate, vuote quasi morte.
Quasi un film dell'orrore. Mentre facevo le riprese video(chiedo venia per la scarsa qualità) sentivo i nostri amici di Faiano raccontare le loro storie a noi.
Le loro parole sapevano di rabbia e allo stesso tempo erano sconsolate come quelle di chi sa che non saranno ascoltate da chi dovrebbe ascoltarle.

C'era chi raccontava, orgogliosamente, che aveva deciso di lasciare una grande citta' del nord per tornare a Faiano per costruire la sua famiglia e il proprio futuro nel paese natio.
Mi si è stretto il cuore a sentire con quanto ardore e passione raccontava la sua storia.
C'era chi raccontava che vorrebbe e potrebbe aggiustare la propria casa danneggiata dal terremoto, ma non può farlo perchè gli viene impedito dalle regole del Comune.
C'era chi raccontava, con emozione, di come i ladri gli hanno rubato l'auto e di come solo dopo i vari furti che ha subito Faiano ogni tanto passa una volante, prima solo il silenzio dell'abbandono.

Ho chiesto se almeno ogni tanto venissero i Vigili e la risposta è arrivata con dei sorrisi sarcastici: Sono anni che non si vedono i Vigili a Faiano.
Dopo un po sono usciti a parlare con noi un anziano signore ed una donna. Il loro parlare era tra lo sconsolato e l'arrabbiato. Ricordavano i vecchi tempi.
I bei tempi, quando Faiano era piena di gente e di vita. Mi hanno emozionato molto.

L'abbandono di Faiano è tangibile, è reale, non immaginario e non solo dal 2009, anno del terremoto, ma viene da lontano. Una scuola costruita nel 1960 è stata lasciata letteralmente morire(i video parlano chiaro). Per non parlare della strada franata. E, cosa ben più grave, l'abbandono continua. Basta vedere il piccolo campetto sportivo ridotto ad un rudere ed inutilizzabile a meno che non ci si voglia far male.
Proprio al campetto a fine passeggiata ci siamo fermati per fare il punto della situazione.

Mentre parlavamo, guardavo bene le loro facce, erano emozionati ed orgogliosi quando parlavano della loro Faiano. Si vedeva che la amano, che non vogliono arrendersi ad un destino che vorrebbe far sparire il loro paese. In alcuni ho visto anche rabbia e a tratti impotenza. Ma in tutti ho visto il coraggio di chi non si arrende e l'orgoglio di chi tiene alla proprie radici. E' gente da ammirare.
Io posso solo ringraziarli per questa esperienza unica davvero.

Ci siamo lasciati con buoni propositi per il futuro di Faiano.

I video sono visualizzabili qui:
http://www.youtube.com/playlist?list=PLJsX0YjLy6tDSRDjTx3OtjaSJMtFx43bI

Ercole Furii
 

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Commenti

Da Faianese di adozione, ringrazio per l'articolo che, con lucidità, descrive una situazione che, sono certo, con un po' di buona volontà delle istituzioni preposte, potrebbe essere migliorata, nel breve, e risolta nel lungo periodo.
ringrazio di vero cuore l'amico Ercole Furii , che e' riuscito in questo bellissimo articolo a mostrare in modo magistrale quelli che sono i nostri sentimenti. si e' trattatato di un incontro tra delle persone, che vogliono tentare qualcosa per risollevare la, oramai, abbandonata faiano. mi chiedo, ma non sarebbe bello se l'attuale amministrazione o le amministrazioni future andassero sul luogo in cui si recrimina qualcosa a parlare dei problemi delle varie frazioni? io fino ad ora non ho visto nessuno se non i dieci di sabato scorso, e devo dire che veramente e' stato un incontro propositivo ed anche per molti versi commovente. vedere le poche signore anziane rimaste, sbirciare dalle finestre con curiosita' su cosa stesse accadendo, o anche le macchine che passavano, che forse sono rimaste sorprese di "tanta" gente a Faiano, mi ha riempito gli occhi di lacrime. Faiano una volta era un paese vivo, un paese pieno di giovani, un paese dove si organizzavano tornei con moltissima gente, e anche feste patronali di piu' serate, ora invece, persino di giorno, se passi e' difficile che incontri qualcuno. I pochi rimasti restano chiusi nelle proprie case perche' nel paese non c'e' alcun luogo di aggregazione( in passato c'erano addirittura due bar), i giovani se voglio evadere un po' sono costretti a scendere a montorio, tutto questo determinera' alla lunga la chiusura del paese, i giovani preferiranno andare dove gli viene offerto qualcosa di meglio. io da quasi quarantenne lottero' con tutte le mie forze affinche' questo non accada, io voglio far rivedere ai miei figli la Faiano di una volta.
Complimenti ad ercole, ha descritto perfettamente la situazione vissuta a Faiano. Ha descritto inoltre la cosa più difficile: le facce, la dignità e la speranza di chi ha deciso di combattere contro ogni avversità per non far morire la storia e la memoria
Il luogo di nascita è costitutivo dell'identità individuale. Difendere il paese in cui si e' nati e' come difendere se stessi. Grazie I due Punti. Grazie Ercole Furii. Grazie Amare Montorio
Tutti noi auspichiamo che Faiano rinasca. Tutti noi vogliamo poter tornare, anche se non più bambini, a giocare in quel campo. Tutti noi vogliamo che le imposte delle finestre tornino ad essere aperte nelle case oggi inagibili. Tutti noi vogliamo poter tornare a lasciare le chiavi fuori le porte, perché significherà che, finalmente, sarà tornata la serenità. Davide
Da Torinese, orgoglioso figlio di un Faianese, questa situazione mi fa incazzare come una bestia. E' l' ennesima vergogna di una piccola nazione in rovina.
Nonostante la lontananza sono sempre aggiornato su quello che accade nella mia cara Faiano... Negli ultimi anni post-terremoto, purtroppo, i racconti sono soli ti tristezza e desolazione. A distanza di anni, la mia ultima veloce visita di Giugno 2012 mi ha lasciato senza parole!
Ringrazio gli amici di Amare Montorio che hanno avuto la voglia di condividere le nostre storie.... e per la loro Solidarietà. A presto