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La Cabinovia ha un biglietto di solo andata...senza ritorno

5 minuti

Non mi è piaciuto il modus operandi del Rettore D'Amico e del Governatore D'Alfonso sul caso della cabinovia.
Non mi è piaciuto scoprire una speculazione edilizia a Colleparco.
Mi è piaciuto come Paolo Gatti ha risposto punto su punto al Rettore.
Mi è piaciuto il discorso del sindaco Brucchi e il tentativo costruttivo del partito democratico, di tutta l'opposizione con il progetto dei Cinque Stelle.
Ordini del giorno ben scritti. 
Ma sono sempre felice di ospitare la penna di Fabrizio Primoli che ritengo persona capace di provocare e far riflettere.
Non sono d'accordo con lui, ma sono felice di leggerlo. (Giancarlo Falconi...)

  "Brutta giornata per Teramo, quella del 20 dicembre. Dalla Piazza Orsini virtuale, quale sono divenuti l’auditorium del Parco della Scienza e i piani alti di Via Carducci, gli scienziati municipali hanno preso due importanti decisioni, assolutamente strategiche per lo sviluppo della Città: hanno respinto il progetto della teleferica dell’Università e hanno inaugurato quell’idiozia assoluta che risponde al nome di museo del gatto. Questo è lo scenario che i campioni comunali hanno delineato per il futuro del Capoluogo.   Non il potenziamento dell’Università, che ancora costituisce uno dei pochi perni di vitalità per questa comatosa Città, impoverita e spogliata da una politica ignorante e accentratrice, no. Negando anche ciò che il programma elettorale del Brucchi aveva detto a chiare lettere (ricordo al sindaco, che poveretto ha forse la memoria deboluccia, che lui ha fatto campagna elettorale con quel programma che qualche illuso, primo fra tutti l’allocco sottoscritto, ha contribuito a stilare), i saggi consiglieri, indiscussi luminari in fatto di politiche e strategie di sviluppo, hanno respinto il progetto che prevedeva, a costo zero per la Città, la realizzazione di un impianto per il trasporto su fune da Piazza Garibaldi al campus universitario di Colleparco.   Il progetto poteva piacere, poteva non piacere, poteva essere perfetto o poteva essere sottoposto ad aggiustamenti. Ci sta tutto, è normale. Ma votare negativamente, per partito preso, in maniera aprioristica e senza aver valutato i necessari dettagli la dice lunga su quanto siano inutili e cieche marionette tanti consiglieri comunali.   La Città non avrebbe tirato fuori un solo euro. I costi sarebbero arrivati per intero dal Masterplan e, per la gestione dell’impianto, dall’Università. Ma la politica, quella misera, quella penosa, ha dapprima espresso le proprie lamentele per l’assenza di dettagli sull’impianto (ma sbaglio o eravate voi a non aver voluto che il Rettore venisse in commissione ad illustrare il progetto?) e poi ha votato contro. Bocciando di fatto l’intervento.   A nulla conta sapere che in tutto il mondo si stanno realizzando sistemi del genere, che hanno il pregio primario di ridurre tempi di percorrenza e le emissioni inquinanti. Londra, Madrid, Medellin, Amburgo, Tolosa, ma anche Genova, Segrate e Perugia hanno adottato queste nuove forme di trasporto all’interno del territorio urbano. A Teramo no. Niente teleferica perché la proposta ha per sponsor Luciano D’Amico e Luciano D’Alfonso. L’Università si può rassegnare. Teramo va con gli autobus e le automobili.   A Teramo lo sviluppo passa invece attraverso il museo del gatto. Una immensa, assoluta, totale imbecillità costata 50.000 euro di denaro pubblico, cifra provvidenzialmente dimezzata rispetto agli iniziali 100.000 euro che la precedente giunta regionale destinò a questo fantastico contenitore di cianfrusaglie feline. Statuette, pupazzetti, dispenser del sapone, portasale e portapepe. Tutto rigorosamente a forma di gatto. Ecco il volano dello sviluppo territoriale. Il museo del gatto.   Tutti presenti in pompa magna ad inaugurare l’illustre monumento alla scemenza. E ovviamente non potevano mancare gli illustri papabili dei beni culturali, tra i quali spiccava (ma era cosa ovvia) l’eterna ex direttrice di tutti i musei passati, presenti e futuri: Paola Di Felice. Tutti fieri, tutti tronfi a garantire che il «santuario del felino», unico in Italia (ringraziamo la Vergine Maria), sarà una «chicca nazionale». Non un minimo di vergogna, non un minimo di pudore.   A questo punto, visto che Teramo può fare a meno della teleferica e delle esigenze dell’Università, mi auguro di cuore che i fondi del Masterplan previsti per questo progetto vengano tolti a Teramo e destinati ad altre Città. Magari più lungimiranti e maggiormente riconoscenti verso le istituzioni che fanno cultura, danno valore aggiunto al territorio e lo trasformano in economia.   Teramo rinunci alla teleferica, a Luciano D’Amico e a Luciano D’Alfonso. Avanti tutta. Si tenga il museo del gatto. Riguardo a voi, consiglieri e amministratori comunali, una sola cosa: fate pena. Tanta, tanta, tanta pena".                                                                                                                                                   Fabrizio Primoli

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Commenti

Molti dimenticano che in notturna il sistema di collegamento potrebbe funzionare solo in deroga Una struttura a mezzo servizio con costi di gestioni fissi molto elevati Finiamola con la fantasia Andate a guardare i pilastri a bella vista delle sedi delle facoltà
Fabrizio, complimenti per l'articolo, ma evidentemente i politici sono lo specchio della società, se la società è ignorante cosa vuoi pretendere dalla classe politica? evidentemente la maggioranza dei teramani non si pone il problema, perchè "non ha mai visto il peggio" e non sa dove arriverà di questo passo. Daltronde quando uno non conosce neanche il mondo del lavoro perchè non ha mai neanche dovuto cercarlo...ai posteri l'ardua sentenza. La storia ci insegna che le vie di comunicazione hanno rivoluzionato le economie sia in piccola scala (traforo Teramo l'Aquila-Roma, le autostrade, il frecciarossa ecc ecc.) si su larga scala (canale di suez, panama, scoperta dell'america, marco polo). La funivia potrebbe risolvere due problemi rilevanti che si troverà ad affrontare nel prossimo futuro il Comune: lo spopolamento del centro storico (con relativa moria dei commercianti) ed il miglioramento dei servizi per gli studenti universitari, pena la fuga all'estero, per lo studente l'auto è un costo, ed il bus anni 80 è deprimente). L'univerisità in fondo è l'unica "vacca" rimasta da mungere, in una provincia che non ha più nulla. tutto il resto è deserto...o vogliamo raccontarci che il posto fisso statale sarà una garanzia a vita? tutti i Genitori, i Docenti, i politici, le autorità competenti hanno permesso la riapertura delle scuole, secondo te interessa lo sviluppo della mobilità? al teramano non interessa lo sviluppo del comune, nè tantomeno della provincia, ognuno guarda il suo orticello... il problema è culturale... W la pastorizia. auguri a tutti i teramani... (non di Natale... per la vita...)
Punti di vista. Cambiano le esigenze e oggi più di ogni altra cosa é URGENTE realizzare un polo scolastico. I soldi prevesti per la teleferica DEVONO rimanere a Teramo. Se non avessimo questa emergenza, cioé quella di assicurare ai nostri figli delle scuole sicure, potrei essere concorde con lei, ma non é cosí. In questo momento la prioritá é un`altra e bisogna anche fare subito. Io da cittadino teramano, che in parte vive con l`affitto agli universitari, preferisco mangiare pane e cipolle ma sapere che i miei figli e i miei nipoti sono in una scuola sicura. Questione di prioritá e di punti di vista.
concordo con il Primoli, il museo del gatto e` , per usare Fantozzi, una " cagata pazzesca" , come la funiculi` funicula`d`altronde , l`elefantiaca universita`mal collocata ,vuota come le teste degli amministratori teramani, Teramo persa per sempre
La cabinovia per non fare tre curve in auto o in pulmann ?!? E quando in citta' e non solo ci sono buche nelle strade da cui si intravede l'Australia a rovescio ?!? Meglio rimandare indietro quei soldi che buttarli per spese da circo...e' piu' dignitoso. Altra pagliacciata...Europea ! Al confronto il Museo del Gatto e' una genialata. Cerchiamo di essere seri che la gente non arriva a meta' mese...
semplicemente è stato sbagliato collocare l'Università a Colleparco,sarebbe auspicabile cominciare a pensare ad un riavvicinamento,non servirebbero teleferiche, mezzi pubblici,auto private e la città tornerebbe a ripopolarsi....era così prima.
Sinceramente preferisco il museo del gatto alla cabinovia, costa di meno e non produrrà nessun danno alla comunità. I costi di gestione li sosterrà unite o tua, visto che le comanda entrambe, e comunque sempre solidi pubblici. Poi vorrei ricordare che nelle altre città, collegano le città stesse dalle stazioni o parcheggi, e non solo una università. Vedi Orvieto, Perugia, ecc. Per una volta mi voglio complimentare con il sindaco e amministrazione. Il rettore e presidente di Regione speriamo che hanno capito che Teramo non è terra di conquista e che siamo capaci di distinguere il bene dal male per la nostra città.
Poi scusate, ma all'Aquila le più frequentate università non si trovano dove non c'è nulla? Coppito, Roio... eppure gli studenti ci sono, eppure gli studenti anche se hanno scelto di abitare vicino l'università frequentano tranquillamente il centro (o zone limitrofe per via del terremoto) Il problema è che a Teramo in centro, nel famoso centro storico non c'è nulla! La teleferica o la funivia è una cagata pazzesca, e ho il sentore che tanti dovranno mangiarci su. Poi andiamo a fare paragoni con altre città del mondo in cui ci sono le funivie.... ma se qua mancano i servizi essenziali, le strade sono pessime, gli edifici scolastici non sono sicuri, le aree verdi sono in uno stato perenne di abbandono e degrado e pensate davvero che sia importante fare una funivia??? A me sembra paradossale... ecco appunto.... una cagata pazzesca
Il Museo del Gatto non è male. Andatelo a vedere prima di giudicare. Il difficile sarà "mantenerlo" e "aggiornarlo": i musei non sono una cosa statica. Di fondamentale importanza sarà il ruolo dello Zooprofilattico con le iniziative scientifico-didattiche che, si spera, metterà in campo.
Stanno già provando a dirottare i fondi per altro (spostamento centrale enel della cona), Con le scuole ci faranno le prossime 10 campagne elettorali...