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I Cafoni: Oggi le dimissioni del sindaco Brucchi ...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ieri l'aperitivo tra Sbraccia, Falasca e Caccioni.
La Giunta Brucchi è finita.
Oggi non voteranno le surroghe.
Non accetteranno spostamenti dei punti dell'ordine del giorno.
I Tre Tre alzeranno la mano per la Casa dello Studente e la rottamazione delle Cartelle.
I Tre Tre saranno rappresentati da Vincenzo Falasca che elencherà tutte le motivazioni di grado politico e personale che hanno portato alla rottura con la maggioranza di Futuro In.
Si chiederanno mille congedi volontari agli assessori. 
Primo atto di fratelli coltelli.
Il sindaco Brucchi si dimetterà.
La responsabilità politica?
Tutta da dividere tra Gatti e il sindaco di Teramo.
I comunicati di Futuro in sono stati conditi da pavida sciatteria linguistica, da vaniloquio, da ciancia, da acredine, da volgarità e dalla completa assenza di empatia emotiva che fare umanamente peggio era assolutamente impossibile.
Le parole sono importanti.
" L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare".
Giorgio Armani avrebbe linciato i suoi ospiti per quel volgare dettato.
La trascuratezza in politica è un delitto.
I nervi tesi che trasformano brave persone in piccoli e miseri eletti.
Ineletti, eletti disordinati.
Letti sfatti.
L'uscita è più importante dell'entrata in scena.
Non per i fischi o per gli applausi del pubblico ma solo per la dignità.
Nessuno mi farà comprendere la posizione di Eva Guardiani e del suo silenzio.
Nessuno mi coinvolgerà nel metodo di gestione identificativa della lista civica più votata.
Soldatini senza ordini.
Oggi il sindaco Brucchi si comporterà da Uomo delle Istituzioni e rassegnerà le dimissioni.
Il migliore tra i suo capibastone.
Sia di Gatti che Tancredi.
Fuori concorso, Morra, Di Dalmazio e Chiodi che avevano compreso la deriva di pensiero da anni.
Lo stesso Rudy Di Stefano, d'istinto, aveva anticipato i tempi.
Altro condominio.
Il riccio, in fondo, era l'animale preferito di Yves Saint Laurent,
"Le donne che seguono la moda troppo da vicino corrono un grande rischio. quello di perdere la loro natura profonda, il loro stile, la loro eleganza naturale".
Lo stilista francese avrebbe citato anche il fotografo W. Somerset Maugham.
"L’uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito".

L'amabilità politica è l'essere un uomo politico, il resto è un modello Teramo indossato da cafoni.




 

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Commenti

Caro Giancarlo, non potevi regalarmi un risveglio migliore!
La fine di Brucchi....la fine di Futuro In....la fine di Dodo........il 20 aprile diverrà giorno di festa a Teramo negli anni a venire!
L'importante è che adesso nessuno si prenda meriti per l'epilogo inevitabile di una situazione imbarazzante e vergognosa.....Falasca, Sbraccia, Caccioni, non passino per martiri!
Malpancisti...poltronisti...politicanti.....tutti a casa!
Riconosco la lungimiranza di Di Stefano e della Lucantoni che hanno preso le distanze di un "partito" (nel senso che è proprio andato) alla deriva....la Guardiani, invece, fedele al capo fino alla fine.....appunto, Fine!

se il MODELLO TERAMO significava distruggere Teramo economicamente e fisicamente hanno pienamente raggiunto l'obiettivo, Teramo è morta ...e gli sciacalli se ne stanno disputando il cadavere.

Finalmente arriva il commissario.

La (ex) maggioranza lo teme come la peste. Privata come sarà delle leve del potere. Io personalmente sono invece favorevole al commissario prefettizio. Perché è un funzionario, non un politico.

Non ha obblighi elettorali, né cambiali da pagare.
Non fa asfalti e favori in cambio di voti.
È soggetto solo alla legge e risponde solo al Ministro dell’Interno.
È uno solo (con un solo stipendio) e non 42 (con 42 retribuzioni).
È capace di fare scelte necessarie, anche se eventualmente impopolari, perché non teme le urne e non guarda in prospettiva gli umori degli elettori.

E poi… chi l’ha detto che il commissario ha solo poteri di ordinaria amministrazione? La legge non dice questo, anzi, riunendo in una sola persona le attribuzioni del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, conferisce al commissario poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria senza porvi limiti predeterminati.

Visto come è stata ridotta questa Città, Dio benedica (e ci mandi) un commissario. E ci resti per più tempo possibile.

Sono con la bottiglia in mano.....avvertimi quando la posso stappare!

Chi aspetta sulla famosa riva del fiume facendo finta di pescare?
Amico di San Nicolò non dormire ulteriormente...

Se Brucchi avesse un briciolo di dignità si sarebbe già dimesso da tempo, questo accanimento terapeutico nuoce solo alla città.

col commissario saranno uccelli amari...