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Il gioco e le dipendenze. Lettera aperta al Sindaco e ai Consiglieri Comunali

di Simona Settepanella
2 minuti

Cari Primo Cittadino e Consiglieri Comunali,
scrivo a voi in merito alla crescente preoccupazione di molti cittadini per il diffondersi delle dipendenze da gioco soprattutto in fasce a rischio della popolazione.
Gia' piu' volte il nostro blog e' tornato sul problema scrivendo diversi articoli. Quello che vi chiediamo, con questa lettera, e' che, seguendo la strada gia' intrapresa dal Sindaco e da tutti Consiglieri del Comune di Empoli (http://www.avvisopubblico.it/news/gioco-d-azzardo-regolamento-per-preve…), anche il nostro Comune si doti di un regolamento analogo al loro (il documento, insieme ad altro materiale, e' reperibile qui http://www.giocopatologicopiemonte.it/contenuti/seminario-conclusivo-de…). In particolare questo regolamento, elaborato dall'assessore Torrigiani e votato all'unanimita' dal Consiglio, stabilisce delle norme specifiche per quanto riguarda le distanze che le sale giochi devono avere da luoghi "sensibili", come le scuole, gli orari d'apertura e chiusura (non prima delle 9 non oltre le 24), e obbligano i gestori a distribuire materiale sul tema del gioco responsabile unitamente ai recapiti di associazioni che si occupano di curare la dipendenza da gioco.
"Il regolamento-dice l'assessore Torrigiani- mira a garantire la sicurezza e l'ordine pubblico cercando un equilibrio tra la liberta' d'impresa e l'attenzione per le fasce sociali piu' sensibili, come i giovani. "
Cosi', in attesa che il governo vari l'annunciato testo unico e recependo alcune indicazioni date dalla Corte Costituzionale in materia di poteri di ordinanza dei sindaci, ad Empoli hanno gia' organizzato un percorso formativo per gli esercenti, intitolato "Gioco responsabile. Mettici la testa".

Caro Sindaco Brucchi, cari consiglieri, possiamo fare altrettanto nella nostra cittadina per tutelare i nostri giovani?
Ricordiamo che il gioco, in particolare le cosiddette slot machine, ormai presenti in quasi tutti i bar e locali pubblici, sono un affare importante per le mafie italiane, strumento fondamentale per riciclare nell'economia legale denaro sporco. La stessa Commissione antimafia ha scritto: " La diffusione estesa sul territorio delle piu' fantasiose forme di 'tassazione indiretta' (derivanti dal cosiddetto 'gratta e vinci', dal lotto e le sue varianti, dalle slot machine, dalle sale bingo, dal gioco via internet, dal videopoker) in verita' alimentano la 'malattia del gioco' invece di curarla"*. "Comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita." ( Jim Morrison )

* si ringrazia la Fonte di quest'articolo ( un pezzo pubblicato su Altreconomia da Pierpaolo Romani: http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2938)

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Commenti

Aborro questi pipponi filosovietici, che fanno del nichilismo la propria filosofia di vita. Lasciamo perdere sindaci e amministratori pensiamo alla persona in quanto tale. Riprendiamo il ruolo e il valore della famiglia, del lavoro e dell'onestà. poi verranno politici e consiglieri comunali. Non servono le iniziative come quella di empoli, e come direbbe il mio amico sandro, non servirebbe neanche la settepanella, non servirebbe il buon falconi che la ospita. è una questione educativa, e tutto parte da chi educa, la famiglia prima ancora che la scuola. l'esempio che i figli seguono dei genitori, poi quello degli insegnanti. tutto il resto è noia.. per citare il mio amico sandro che cita califano... esempio di un certo tipo di educazione. che piaccia o non piaccia il resto è un'altra storia... per continuare le citazioni W Mughini e i suoi aborrimenti * Si rinfrazia la Fonte di questo commento La filosofia morale derivata dall'alto fonte del grande Aristotele Stagirita http://books.google.it/books?id=qVEr0QptdQwC&pg=RA1-PA238&lpg=RA1-PA238…
Sì sono d'accordo con te, "amicodisandro"... ma come si fa ad affidarsi a chi educa, alle famiglie e alle scuole quando ti ritrovi dei commenti come quelli della "Annachiara" del post precedente? Un'opinione così arcaica e deprimente, appartenente ad un mondo antico che ha il sapore della vergogna, del disonore da nascondere in casa... scritto da chi addirittura dice di essere funzionario pubblico, quindi si presume non così ignorante da non accorgersi del mondo in cui vive eppure dalla mentalità tanto ristretta. Problemi come droga, alcool, gioco d'azzardo, dipendenze e mali della società vari vanno combattuti con l'informazione prima di tutto. Ma chissà quante "Annachiara" ci sono nella nostra città, che non scrivono su questo blog né lo leggono, ma che mettono davanti a tutto tali concetti polverosi e stantii, davanti persino alla vita dei propri figli... allora l'unica cosa da fare è affidarsi alle istituzioni che quantomeno potranno aiutarci ad informare. L'informazione è linfa vitale e risorsa preziosa se si vuole combattere un male così diffuso.
io sono dell'idea che è sempre meglio fare qualcosa piuttosto che lamentarsi e basta... "Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcool o la morfina o l'idealismo.." Carl Gustav Jung ps: dedicato a sandro e all'amicodisandro, fin troppo dipendenti dagli articoli della settepanella...
Mi auguro che qualche giornalista possa parlare domani sui giornali di questa storia. Ma esistono i giornalisti?
da quello che ricordo vige nel nostro territorio un'ordinanza che impone l'accensione delle slot machines dopo le ore 10.00 e non prima, come vige - ovunque - il divieto dell'uso di tali giochi ai minori. poi io ho una vecchia teoria che prevede che i vizi possano essere solo per chi se li possa permettere, senza infastidire terzi. non credo nella bontà di tali comunità di recupero, non credo nel "gioco trappola", credo che 'sti ragazzi abbiano problemi a prescindere dal modo in cui li manifestino. sempre, secondo me.
Caro Maurizio, non tutti i giochi di cui disciplina il regolamento di Empoli sono vietati ai minori. Leggendo il regolamento, linkato sopra, si vede bene che esso disciplina in materia di tutti i giochi previsti dall'art 110 del T.U.L.P.S. (cosi', per esempio, anche di quelli al comma 7 tra cui si trovano quelli basati sulla sola abilità fisica, mentale o strategica, che non distribuiscono premi). Quelli vietati ai minori di 18 anni sono invece quelli disciplinati al comma 6.Per questo tipo di giochi il regolamento prevede che nelle sale ci sia: -area separata: area specificamente dedicata alla collocazione di apparecchi di cui all’art. 110 comma 6 del T.U.L.P.S., che deve essere opportunamente delimitata, segnalata e controllata e nella quale è vietato l’accesso e la permanenza di soggetti minori di 18 anni; Personalmente, leggendo il regolamento l'ho trovato intelligente e ben fatto. Anche perche' e' parte integrante di un progetto piu' grande che prevede corsi per gli esercenti e maggiore informazione per tutti a tutti i livelli.
Ottimo che il Tempo abbia ripreso la notizia! Speriamo Giancarlo che possa servire. Cosi' come non si dovrebbe smettere di parlare della recrudescenza dell'EROINA! La nuova eroina che si fuma sta mietendo sempre piu' vittime tra i giovani e giovanissimi che non si rendono spesso conto della pericolosita' della sostanza...
ho letto il regolamento, non mi pare poi così restrittivo :) conosco quei commi del tulps, conosco i "giochi e apparecchi da trattenimento", le comma 6a etc etc [tu dimmi se si possono definire così un flipper o una slot...], avendo però provato a stare dai tre lati del problema - giocatore, tecnico per un noleggiatore ed esercente - posso dire che non sono mai i regolamenti a salvarti... trovo molto ipocrita la campagna del gioco responsabile di aams, visto che il giocatore dipendente è la felicità dei nostri monopoli :) gli stessi che autorizzano e pubblicizzano come "sicure" pittaforme di gioco online ".it" solo perchè versano l'obolo al nostro stato, e oscurano le stesse su server esteri perchè il giocatore che perde non li finanzia... giusto per farti un esempio, ora come ora una comma 6a porta nelle tasche del giocatore in media - in realtà il calcolo è un po' diverso - il 75% del giocato, nelle tasche dell'esercente e del noleggiatore circa il 5% cadauno, il rimanente al nostro Stato (15%...) non posso credere che in questi momenti di crisi qualcuno voglia darsi la zappa sui piedi rinunciando a tali introiti; aggiungendo il fatto che è in questi momenti che le percentuali del giocato aumentano. l'ultima cosa, il texas hold'em è entrato tra i giochi proibiti, pur essendo "sportivo", ma solo perchè ancora non si trova un modo sicuro per fare avere allo stato la sua cagnotta. le dipendenze molte volte sono scelte di vita, ma magari chiamerle dipendenze fa comodo a molti.
Ma se il gioco fa male alla salute l'unica è vietarlo ai minori e costringere chi vuole giocare ad assicurarsi contro le conseguenze della patologia perchè senno il viziato figlio di papà o professionista di turno si rovina vita, salute e patrimonio e poi il povero operaio o equivalente con parte delle sue tasse deve finanziare anche la cura ed il recupero di chi ha sempre preso senza dare. Lo stesso vale per ogni forma di dipendenza. Vuoi fumare, bene, se sei maggiorenne ti assicuri contro le conseguenze perchè poi sennò non ci sono i soldi per curare chi si ifortuna sul lavoro o per dare pensioni decenti a chi si è fatto il...mazzo per una vita perchè servono milioni per curare chi ha fatto del vizio la ragione di vita. Ma lo sappiamo o no che lo stato (CIOE' NOI TUTTI) spende per curare tumori da fumo 3 volte quello che incassa dalle tasse sulle sigarette ? Ora non vorrei che qualche suoperspecialista del pensiero moderno se ne uscisse a tessare le lodi della libertà di vivere la propria vita come meglio si vuole. . . .non è questo che è in questione. Ma adesso le risorse sono poche perchè chi suda per arrivare alla fine del mese deve pagare anche gli stravizi ad una fetta della popolazione che se la gode e poi scarica le conseguenze su tutti ? Un esempio ? E' rischiosissimo ma lo faccio a costo di espormi al rischio che si equivochi e mi si taccia delle peggiori cose: E' noto che le tasse universitarie coprono circa il 15% della spesa che allo stato costa laureare un buon medico. Allora io non vedo perchè un operario che dura la propria vita debba contribuire a pagare l'85% del costo di laurea ad uno che poi se gli va male e fa il medico in ospedale e guadagnerà 4 volte quello che guadagna lui. Mi si dirà ma allora solo i figli dei ricchi possono studiare. Bene se si tratta di studiare si introduca il sistema meritocratico abbattendo caste e simili ma se si tratta di vizio il divieto sia assoluto se si vuole far ricarede poi le conseguenze sulla popolazione. Di qualsiasi vizio si tratti che è provato danneggi la salute e possa quindi ricadere sulle spalle di tutti.-