Salta al contenuto principale

Alla Fiera dell'Est

di Simona Settepanella
3 minuti

Cosi' inizia una ben nota canzone di Branduardi.

Questa domenica 20 Marzo il centro di Teramo vedra' una nuova edizione della Fiera di San Giuseppe. Una fiera piena di venditori con le loro bancarelle, un momento di festa e di allegria per grandi e piccini.

In mezzo a tanti stand ce ne sara' anche uno speciale gestito da volontari e con prodotti che vengono dal Madagascar. Si tratta per lo piu' di oggetti ricamati a mano realizzati presso il laboratorio del carcere di Antsirabè dalle donne, mogli, madri delle comunità locali.
Questo e' "un lavoro che garantisce alle loro famiglie una possibilità di sostentamento e che, allo stesso tempo, identifica un modo per esprimere se stessi e la propria presenza nella società", come dicono le piccole sorelle del Vangelo che di questo progetto sono le promotrici.

Alcuni si chiederanno perche' comprare in questo stand.

Oltre alle ovvie ragioni di qualita' (si tratta per lo piu' di ricami a mano di pregio e ormai difficilmente trovabili in Italia se non a prezzi esorbitanti), ci sono ragioni di solidarieta' , equita' e anche di assennatezza. Se nel passato fossimo stati piu' accorti nelle scelte di consumo ora non ci troveremmo nella situazione in cui siamo.

Il Commercio Equo in Italia e' sempre stato soprattutto la promozione di una forma di consumo critico. Uno strumento per educarsi e formarsi a modi piu' consapevoli di scegliere.
Ormai dovremmo aver capito che non sempre le conseguenze delle scelte che operiamo sono immediatamente visibili, ma spesso si manifestano piu' in la' nel tempo e, proprio per questo, in modo molto piu' grave e pesante.

Mi spiego meglio. Supponiamo di avere due fornai: uno produce un pane di qualita' buona l'altro scadente, uno ha i lavoratori in regola l'altro in nero. Al primo produrre il pane costera' di piu' e quindi dovra' venderlo ad un prezzo piu' alto.


Se andando a comprare scegliamo il pane del secondo perche' piu' economico, alla lunga il primo fornaio, onesto, sara' costretto o ad adeguarsi ai modi del disonesto o a chiudere. Cosi' dei lavoratori in regola saranno licenziati, la qualita' di quello che mangiamo scendera' minando la nostra salute e, dopo poco, il prezzo del pane scadente aumentera' comunque perche', a quel punto, il disonesto non avra' piu' concorrenza e potra' farlo salire.


Il mio esempio vi sembra assurdo? Allora guardatevi intorno…pensate a tutte le persone che hanno perso o stanno perdendo il lavoro perche' le aziende "emigrano" dove il lavoro e' meno tutelato e costa meno, pensate a tutti gli immigrati che arrivano qui perche' i loro Paesi d'origine sono sempre piu' invivibili, pensate ai campi di riso che non rendevano piu' costringendo i piccoli produttori a sostituirli con campi di papaveri da oppio per il consumo dei vostri figli, pensate…e chiedetevi: su che basi ho fatto finora le mie scelte di consumo?


Proprio per questo, lettore, ti invito a passare allo stand del Madagascar, ad acquistare una busta di tela per la spesa o una bella tovaglia ricamate a mano, un portapenne colorato o un portafogli di stoffa o qualunque altro oggetto che ti ricordi, ogni volta che lo utilizzi, che le tue scelte hanno delle conseguenze a cui non puoi sottrarti.

Buona fiera a tutti.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Simona un paio di domande I prodotti sono stati prodotti con progetti di cooperazione? Se si. qual'è la quota parte destinata alla ONG ? Sono corredati dall'elenco dei destinatari dei ricavi? bella iniziativa, il MaDAgasCAR uno dei posti più emozionanti in cui sono stato!!!!!!
Geniale. Geniale che Simona stai qui, geniale il nome della rubrica, geniale ciò che ha scritto Simona. Complimenti a voi tutti. Questo Blog è di qualità allo stato puro.
Bel pezzo. Domani comprerò equo solidale. Hai ragione Simona.
Non mi interessa questo commercio. Solo robaccia. Che stessero a casa loro.
è meglio quella italo cinese hai ragione.........che trishtezza
Caro Papili noi di CasaPound siamo così, sinceri e veri. Uomini. Chiaro? Per me questo articolo non vale niente come tutto il commercio equo solidale. Ok?

Caro @Nero, mi farebbe la cortesia se elevasse il livello dei suoi commenti a quello di questo blog?Grazie.

PS: Il nome della rubrica è stato partorito dal genietto della lampada di Fabio Fidanza. Noi de I Due punti, diamo il benvenuto a Simona Settepanella.

Ciao Rosario, intanto ti ringrazio per la domanda che mi permette di essere piu' esaustiva... Si tratta di un progetto di cooperazione nell'accezione piu' vera: un progetto in cui delle persone (le piccole sorelle del Vangelo) hanno messo a disposizione alcuni fondi iniziali per le materie prime e le loro competenze in ricamo per le persone di Antsirabe' cooperando con loro insegnando un mestiere. Non c'e' una ONG dietro (e ringrazio di cio' ), ma la volonta' e la forza di queste piccole sorelle, dei produttori locali e delle tante persone che le aiutano a trasportare e vendere qui. Conosco bene il progetto perche' una di queste sorelle e' mia cugina. Il ricavato, detratta una piccola quota per acquistare le materie prime, va interamente alle lavoratrici e ai lavoratori. Questo perche' non ci sono costi di gestione (tipici delle ONG) e nemmeno di trasporto essendoci diverse persone che vanno e vengono e portano... Infine ogni oggetto comprato e' accompagnato da un A4 che descrive il progetto, come si sviluppa, le persone coinvolte e in cosa consiste esattamente. Aggiungerei anche che i ricami sono davvero molto belli e hanno tutti i colori forti tipici del Madagascar. Quei colori che sembra noi abbiamo dimenticato e messo via in favore dei grigi, neri, marroncini cacarella e verde pisello che sempre piu' riempiono le nostre strade e le vetrine e le case e gli occhi... Spero di aver risposto alla tua domanda. Grazie ancora, Simona
Ringrazio Giovanna, Federica e, ovviamente, Giancarlo e gli altri per la bellissima accoglienza. I miei ringraziamenti particolari vanno a Nero che mi da' la possibilita' di approfondire l'argomento. Caro Nero un commerico equo che abbia come presupposto di base il rispetto del lavoro e della dignita' altrui a prescindere da quanto lontano nelleo spazio sia questo "altrui" e' la BASE di una vita civile. Proprio quella base la cui mancanza ci ha portati dove ora siamo... Vorrei farti notare anche che questo tipo di commercio E' il modo migliore nonche' l'UNICO per farli stare a CASA LORO, come tu dici. Infatti, fatta eccezione per esploratori avventurosi, la maggior parte delle persone non lascia la propria casa e le persone che ama a meno che non vi sia COSTRETTA proprio per aiutare i propri cari che muoiono di fame. L'esperienza e quello che vediamo intorno a noi dovrebbe ormai averti insegnato che NON c'e' strumento sufficientemente repressivo, non ci sono bombe o fucili o minacce che possano arrestare e tenere a casa loro le persone che muoiono di fame. L'unico modo e' garantire loro una vita dignitosa li' dove vivono in modo che non siano costretti a venire da noi. A presto Simona
gli UOMINI VERI si palesano con nome e cognome
risposta esaustiva spero che le sorelle del vangelo non siano espressione della caritas locale
Se negli occhi si ha solo il nero si fa fatica a vedere i colori. Anzi, direi che i colori così accesi, quelli di cui Simona ci parla, risultano piuttosto fastidiosi perchè mettono in crisi le salde convinzioni di chi, come Nero, ha bisogno di ribadire di essere Uomo, con la maiuscola. Certo, ognuno ha la propria opinione, ma fare di tutta erba un fascio, credimi Nero, ci impedisce di apprezzare il buono quando c'è. Le cose non sono, per loro natura, né buone né cattive. Sono. Semplicemente. E' la nostra azione sulle cose a farne sciagura o risorsa. Nero avrà avuto esperienze più di sciagura che di risorsa (almeno in questo ambito) ma questo non lo autorizza a credere che il mondo sia racchiuso nelle sue esperienze. Il mondo va guardato all’altezza di bambino, Nero, per saper riconoscere che oltre i propri pregiudizi e le proprie salde convinzioni c’è possibilità.
Teramo non merita nulla. Neanche quel negozio meraviglioso che ha chiuso. Vendeva dei prodotti fantastici equosolidale. Avevano la bellezza di terre lontane. Non siamo stati capaci di apprezzare una mission che parla di etica e equità. Un'altra occasione perduta.
Rosario, niente Caritas...Qui puoi trovare piu' informazioni: http://www.piccole-sorelle-del-vangelo.org/fraternita_mondo_home.htm
Sig. Nero,se tutti ragionassero come lei,e grazie a Dio non è così,il mondo sarebbe triste come lo è il suo pensiero e la informo che agli inizi del secolo scorso la seconda città italiana era New York con quasi un milione di abitanti,seconda solo a Napoli!e il NON stare a casa nostra ha reso migliore l'America come paese e ricchi tanti italiani di ieri e di oggi.Ma non mi soffermo troppo su questi argomenti,le perle ai porci non le do'!Le consiglio solo di STUDIARE TANTO,perchè l'ignoranza è la causa di ogni MALE!
@Nicola senza sensibilizzazione e vendita di prodotti in uso a Teramo, la cosa non ha possibilità di esistere, se tu vendi il cuscus, quanta gente credi che lo compri? @Simona La mia esperienza con i "missionari" cattolici in Africa è stata terribile, altro che carità e solidarietà.......sono un pò scettico........ma credo in quello che mi dici
"Quando ci si rende conto di persona di quanta fatica ci voglia per produrlo, si da il giusto valore a un pezzo di pane!" Charles de Foucauld Come ogni anno sarò lì a dare il mio aiuto, a far capire che non si regala elemosina ma dignità.
Non ho letto Teramo, non ho letto Italia in questo articolo..l'unica cosa che ho letto proprio per priorità di informazione e importanza, è il lavoro di queste persone in Madagascar. Il lavoro dei volontari, che sono lì solo per aiutare, senza avere nulla in cambio; della povera gente, di quel popolo che non è colpevole di quello che ogni giorno passa, della povertà che li accomuna, in questo mondo così ingiustamente diverso. Queste persone non hanno soldi, non hanno medicine, non hanno una vita serena; la vita che noi abbiamo non possono neanche immaginarla, lo spreco della società in cui viviamo, una società del consumo. Cos'è per noi comprare uno zaino ricamato a mano? spendere pochi soldi? cosa ci costa pensare in modo altruistico per un giorno? cosa importa poi se usiamo o meno l'oggetto? se l'oggetto in sé non ci piace perché oramai siamo abituati a consumare solo cose superlative? basta sapere di aver fatto del bene, anche solo nel nostro piccolo, 20 euro 25 euro..who care? per un sorriso di un bambino del Madagascar, una medicina per diminuire le loro sofferenze o solo il sapere che l'oggetto da loro con tanta fatica ricamato è stato apprezzato e lo hanno venduto. Hanno anche loro un posto nel mondo. Quanto sono belle queste parole? a me rendono felice, è per questo che io ho comprato quell'oggetto, lo sto usando e guardandolo mi ricordo solo la gioia del sorriso di una persona più sfortunata, che perché no, deve avere il diritto di essere felice! anche questi piccoli gesti possono avere un grande significato..a lungo andare potremmo rendere il mondo un posto migliore, diminuire il divario..aumentare la felicità. grazie Simona per quello che hai scritto e per la promozione di questa incredibile iniziativa. Isabella
Isabella, apprezzo molto quello che dici. Vorrei precisare una cosa. La loro vita, nel dolore, nella povertà estrema, è SERENA. Una serenità che nasce dalla dignità. Credo che sia un po' quello che abbiamo perso noi. Qualche anno fa una tv svizzera ha realizzato per la prima rete di lingua italiana un documentario proprio sul carcere di Antsirabè, dove si racconta il sistema giudiziario di quel paese e la difficoltà di stabilire regole di tutela democratiche. Non esiste assistenza legale se non puoi pagartela, e se finisci in carcere non esiste assitenza sanitaria. Da mangiare solo riso. Il problema è che in carcere ci finisci SEMPRE per una denuncia. E i tempi della custodia cautelare sono infiniti. Anche oltre 10 anni, per aver rubato una gallina (non è detto però che tu l'abbia rubata) o dell'olio. O senza aver fatto assolutamente niente. Sai cosa colpiva di quel documentario, più di tutto? La serenità di quelle persone nel carcere che riorganizzano la propria vita e continuano a dividersi tutto tra canti e sorrisi. Anche io sarò lì domani, insieme a Stefania, tutto il giorno. Per chi vorrà venire, anche solo per conoscere questa storia.
anche il Madagascar non è tra i paesi più poveri che ho visitato in Africa, anzi.............più che serenità la chiamerei rassegnazione e
Sono stato in fiera. Oscena. Anzi una copia del mercato del sabato. Una presa per il culo. Siamo senza identità e valori. La famosa Madacascar vetrina solita robaccia. Non mi fido di acquistare prodotti esteri. Chi ci garantisce sulla conservazione e sul trasporto? La Settepanella? Buona Domenica.
@Nero: quale conservazione scusa? Non sono mica prodotti alimentari...O_O Il trasposrto e' fatto in aereo dalle persone che vanno a visitare i progetti e dalle suore che tornano. Detto questo SI NERO, GARANTISCO con il MIO NOME, quello che tu non hai il coraggio di usare. Un caro saluto, Simona Settepanella

Ha ragione nero solo robaccia. Viva il made in Italy. Difendete la nostra identità. Fuori gli stranieri. Inquinano e portano malattie. Basta libici, romeni, albanesi, via a casa loro. Viva la Lega Nord Abruzzo.

non ci posso credere! io sono stata lì tutto il pomeriggio e nessun signor "Nero" o "Armando" è passato a chiedere nulla!!! perchè non avete fatto la cosa più semplice di tutte per avere tutte le informazioni del caso??? perchè non vi siete fermati a vedere quei ricami??? perchè è questo che avreste trovato! ricami!!! fatti a mano da PADRI di famiglia (avete letto bene, per la maggior parte sono uomini!) che hanno dovuto inventarsi questo lavoro per poter sopravvivere, e per far sopravvivere i loro figli! avreste potuto vedere le foto dei ricamatori, delle suore, dei luoghi in cui vivono! avreste perfino potuto parlare con la sorella di una delle suore missionarie che sono lì, a fare il medico per quella gente! quello che dite fa capire che siete capaci soltanto a parlare a sproposito, senza nemmeno conoscere di cosa parlate!!! VI ASPETTIAMO ALLA PROSSIME FIERA DI SAN NICOLÒ! FERMATAVI QUESTA VOLTA E DISCUTIAMO INSIEME DELLE VOSTRE PERPLESSITÀ! ed evitate commenti senza fondamento! fate più bella figura!
da un fascitello e un leghista cosa vuoi pretendere ?