Nessun adulto in giro.
Erano le 17 del pomeriggio.
Centralissima piazza Orsini a Teramo.
Un gruppo di ragazzini, che fino a quel momento avevano lanciato di tutto e con quel di tutto, s'intende, proprio di tutto.
Tra schiuma da barba, piccole pietre, barattoli e tanto altro.
Età approssimativa intorno ai dodici/tredici anni.
Il piccolo branco che cresce nella violenza più becera e improvvisa.
Poi la scazzottata finale.
Anzi, la spedizione, punitiva.
Un circolo a coprire il più piccolo e botte tra i due.
Talmente tanti calci e pugni che anche quando il più debole dei contendenti è caduto a terra in segno di resa, la punizione è continuata con un pestaggio ancora più duro.
Gli amici?
Tutti intorno nel silenzio più vigliacco e omertoso.
Generazioni che crescono da pavidi e pusillanimi.
Una signora, testimone di tutto, dopo aver chiamato i vigili urbani, arrivati con i tempi di un pronto intervento ma comunque dopo che tutti si erano dileguati, ha raccontato, spaventata, dell'assenza delle forze dell'ordine.
La domanda.
Come si può non chiedere la presenza dei carabinieri o della polizia o ancora, dei vigili urbani, nel centro di Teramo quando è prevista una simile affluenza?
Saranno le immagini delle telecamere a raccontare la verità e a far scoprire i volti di quei ragazzi.
A proposito, funzionano?
Le coscienze?
Colpa nostra...
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