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Capodanno: Grande successo per il made in Teramo

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Orgoglio.
Si può essere orgogliosi della propria terra e dei propri artisti?

Un capodanno a venti dita.
Quelle di Paolo Di Sabatino e Arturo Valiante.
Due Maestri.
Mani nelle mani.
Un' unica emozione, un presentimento d'amore, un'esibizione di alta e bassa marea, non un duetto che sa di vero diminutivo ma un assolo a due.
Afflato di anime.
Un inchino al 2016 con una Teramo consapevole di poter sorridere, raccontare, cantare, rialzarsi con le proprie forze.
Una politica, anzi, Maurizio & Guido, Brucchi e Campana, che hanno seguito in silenzio la famiglia che si costruiva, che si prendeva cura di se stessa.
La Dale che non è solo un cognome ma una tradizione che si tramanda.
Una Lucantoni consapevole dei propri limiti diviene l'altra notizia.
Benvenuta tra i limitati.
Gli umani.
Siamo tutti capaci di sbagliare; non tutti ad ammettere i propri errori. 
Una Lucantoni cosciente di alcune lacune potrebbe diventare una risorsa anche fuori dalla prossima Giunta.
Questa è Cultura, cara ex Assessore alla cultura.
Un gioco di maiuscole e minuscole, lei che è stata definita di arroganza, un'intoccabile.
Non esiste Dio che si definisce tale, ma Dio che è riconosciuto per luce e calore.
Questa non è la politica vicino a Teramo; la politica orizzontale ma una semplice prova di forza, che sa di impotenza e ansia da prestazione.
Teramo ha risposto in maniera spontanea, di presenza, di affetto, di vera identificazione.
I nomi?
Tutti.
Dorotea Mazzetta, Paolo Di Sabatino, Arturo Valiante, Filippo Graziani, Marko Ferrari, Fuzzy Dice, Federica Di Domenicantonio, Sosta Vietata e tutti quelli che dimentico con le scuse di rito.
Questa è la Teramo proposta da sempre, urlata, strillata, manifestata da Gianluca Pomante e da tutti i movimenti civici.
Un capoluogo di provincia  ritrovato dai teramani che di arte disegnano il mondo.
Il Made in Teramo non diviene solo un marchio di qualità ma il cuore di una Città che si annoda e poi si scioglie, che si tormenta e poi si ama, di nota in nota.
Incanto intonato. 
 

 

Fonte: Video: www.facebook.com/nicoletta.dale/videos/10206754061423626/

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Commenti

A Teramo ci sono grandi talenti in tutti i campi dell'arte. Musica, pittura, scrittura, recitazione, eccetera eccetera. Basta solo guardarsi intorno e dar loro spazio e voce, non fosse altro che per amore della propria terra. Non abbiamo nulla ma proprio nulla di meno delle altre citta'. Ma noi, forse piu' di altri, ci strappiamo i capelli per tutto quello che arriva da lontano. Questi ragazzi chiedono solo un po' di attenzione, sopratutto da coloro, politici e stampa locale in primis, che avrebbero il "dovere" di farlo. Questi ragazzi, comunque, sono straordinari, per talento e passione. Ce la faranno anche da soli...
Però, Una nota stonata c'era, la solita fila di camion parcheggiati a ridosso del vescovado , (che si ripete in ogni manifestazione)quelli proprio non ci azzeccavano , nonostante l'attenzione neilavori ,che ho notato nel pomeriggio di ieri di un assessore del comune ,che controllava il palco e le maestranze al lavoro ,il suo orizonte il suo scrutare non l'ha portato a capire che la fila dei camion e furgoni non ci stanno bene a ridosso del Duomo (mai) perche nelle manifestazioni cittadine e bello godersi il centro (tutto) non solo davanti al palco. Comunque sia Bravi e Buon Anno a tutti.
La Colpa della Politica, io ieri sera ho visto il solito fallimento alla Teramana. Evento organizzato per compiacersi. Poveri artisti, scappate .
Ma perché la Lucantoni cosa c'entra con il concerto di fine anno ? Non ditemi che la assessora ci ha messo qualcosa di suo, impossibile. Impossibile perché la assessora non conosce Teramo, figuriamoci i teramani, illustri che sono ancora in Citta e quelli che da questa Citta sono fuggiti, o fatti fuggire. Ieri notte e' stato meraviglioso, intendo gli artisti teramani e il pubblico teramano. La assessora, il Maurizio, ecct. dovrebbero capire che nella nostra Teramo vi sono estri e capacita' che portano per il mondo questa terra e che da questa nulla hanno avuto e avranno se continuiamo a sostenere " gli intoccabili" della politica. Un grazie ai Di Sabatino ( musicista intendo), ai Valiante, ai Graziani per aver dato alla nostra Teramo un fine / inizio anno degno della nostra tradizione.
Questa è la dimostrazione che quando s'attaccano I bastià da n'addra parte Teramo non solo riacquista la sua dignità ma anche quella cultura e quell'artisticità che pure c'è ma ogni tanto gli interessi personali offuscano. ..bravi tutti, bravi i nostri talenti teramani, brava la cultura , quella VERA che dimostra come quando si ha TESTA il Capodanno in piazza riesce, unisce e mette tutti d'accordo.... e speriamo che la lezione l'abbiano imparata. ..
Si sono dovuti piegare al talento, che sia teramano è un dettaglio di non poca importanza, forse a denti stretti, e, inconsapevolmente, hanno rinunciato una volta e per caso al provincialismo di dover 'somigliare' a un'altra città. Qual'è la ricetta? La testa di programmare la cultura di un capoluogo senza pregiudizi e invidie sui profeti in patria (e non), investire sull'esuberanza dei talenti che amano la nostra città (e il mondo) invece che mortificarla a passerella snobbata dalla sufficienza di artisti che rimpiangono il tempo in cui erano 'nomi di grido' (o se ne sentono ancora a torto o a ragione pieni titolari) e che oggi esigono risarcimenti (o riconoscimenti) dal mondo invece che donargli bellezza. Restiamo comunque orfani di teste in grado di programmare cultura nella nostra città, o di riconosce valore e qualità in questa Repubblica fondata sull'invidia dove tutto può essere confuso, anche il vero col falso (o fasullo)
Soltanto Giacinto ha utilizzato il sostantivo che incatena Teramo ed i teramani di successo. Quanti altri talenti vengono gambizzati da una INVIDIA che purtroppo chiude le menti del potere. Ribelliamoci e non lecchiamoli.
Io spero che i nostri amministratori, dopo questo capodanno, riflettano e lo facciano a lungo
Per aver detto in un mio intervento qui su I Due Punti che il capodanno in Piazza Martiri dello scorso anno (per intenderci quello dello storico ”attacca Bastià” svoltosi in un contesto tipo Polo Nord) non fu certo un successo strepitoso ma nemmeno un flop totale, sono stato “crocifisso” da innumerevoli commentatori di questo blog – nonché da Giancarlo in persona che per essermi permesso di pensarla in quel modo mi definì “troll” e censurò la mia presenza su questo blog (decisione rientrata dopo qualche giorno, a conferma che l’intelligenza ed il buon senso – per chi ce l’ha – prevalgono sempre) – nonostante a più riprese tentai di spiegare che il mio non era ottuso spirito difensivistico nei confronti dell’amministrazione Brucchi, ma il frutto di una riflessione sulla scorta di precise ragioni che, aldilà di quanto potessero essere condivisibili o meno, dettagliatamente specificai (come peraltro faccio ogni qualvolta esprimo una mia opinione). In più aggiunsi che quand’anche quella manifestazione il Sindaco l’avesse annullata in virtù dell’eccezionale ondata di maltempo che colpì l’Abruzzo, comunque le critiche non sarebbero venute meno perché qualcuno in grado di trovare un appiglio per poter criticare la scelta di aver lasciato i teramani senza il “capodanno in piazza” ci sarebbe stato. Dissi ciò in quanto convinto dell’indole di scassare le palle in ogni caso, qualsiasi cosa si faccia o non si faccia a Teramo, che dall’animo di buona parte dei teramani non è possibile sradicare nemmeno con la bomba atomica indipendentemente dal loro orientamento politico. Orbene, dopo un anno la circostanza – per come la vedo io – risulta ampiamente confermata. In questo articolo si parla di un “capodanno in piazza” con grande presenza di pubblico festante e soddisfatto, impostato sulla valorizzazione degli artisti teramani che a gran voce in tanti da tempo giustamente richiedevano. Eppure a leggere i commenti sin ora pubblicati (poi magari ce ne saranno altri di diverso tenore, anche se dubito…), non dico giudizi trionfalistici ma perlomeno dei semplici “ok” senza aggiungere altro per qualcosa che oggettivamente è perfettamente riuscito non ne vedo. Uno rivendica il diritto degli artisti teramani di ricevere la dovuta attenzione dai politici e dalla stampa locale, proprio nell’occasione in cui tale attenzione dai predetti soggetti è stata data (bù?). Un altro si lamenta dicendo “epperò i camion…” (fermo restando che la loro presenza vicino al palco è tecnicamente indispensabile, ad ogni modo nella sostanza – sottolineo NELLA SOSTANZA – che fastidio hanno dato?). Un altro ancora poco se ne importa se una volta tanto tutto è andato bene ed afferma che non si è trattato di un servizio alla comunità da parte dei politici ma di una loro autocelebrazione, teorizzando per questo nientemeno il fallimento dell’iniziativa (allora se io un anno fa ero un troll, costui è il mio maestro…). Poi c’è quello che approfitta di una cosa ben fatta per poter incolpare la Lucantoni di essere stata in piazza, come se la “cosa ben fatta” fosse stata tale su input di chissà quale altro assessorato se non il suo (numerose altre potrebbero essere le rimostranze da rivolgere alla Lucantoni, criticarla in maniera così pretestuosa le fa solo gioco caro mio… com’è che non lo capisci?). Si continua con coloro che puntano il dito sull’attitudine dei teramani ad essere invidiosi nei confronti dei loro concittadini talentuosi, che sarà pure una caratteristica reale degli abitanti della nostra città (non tutti) ma che con il caso specifico non centra un fico secco: chi crede che ci sia l’invidia alla base dell’errore dei politici locali di non aver dato in passato sufficiente spazio agli artisti di Teramo, o non ha altri argomenti (strumentali) per attaccare gli “odiati” amministratori oppure, alla meglio, è – ahilui – clamorosamente sprovveduto, ovvero totalmente ignaro delle dinamiche politiche nostrane. In ultimo l’apoteosi di due “scienziati”, il primo che auspica che i politici abbiamo “imparato la lezione” dal bello a cui si è assistito in Piazza Martiri l’ultima notte di quest’anno ed il secondo che sostiene che da siffatta bellezza i nostri amministratori devono ricavarne uno spunto di riflessione: gentili “scienziati”, se buon esito c’è stato evidentemente i vostri “obiettivi” la lezione l’hanno imparata e le opportune riflessioni le hanno già fatte, ergo è inutile che entrambi – pur di non ammettere che la Giunta ci ha azzeccato – ragioniate come se il capodanno in piazza così come si è svolto è stato voluto ed organizzato dall’amministrazione comunale di Marte, o di Giove, o di Saturno. Qua la bacchetta magica mi sa che serve più per cambiare la mentalità di certi aprioristici criticoni, non per ottenere una classe politica di centrodestra o di centrosinistra più adeguata. Andiamo avanti, vediamo che ne sarà della nostra povera Teramo…

Buon anno , Santacruz;)
Ti confermo  il mio pensiero. Il Capodanno dell'anno scorso è stato un flop a 360 gradi. Francesca Lucantoni sarà riconfermata come Assessore solo perchè Paolo Gatti non ammetterà mai i suoi errori e giustamente si è divertito ad apostrofare la giovane politica che per nomina ha lavorato in Regione, in Provincia e ora in Comune, Intoccabile.Che vuoi che ti dica?"Andiamo avanti, vediamo che ne sarà della nostra povera Teramo…",
Amen...













 

Sono (quasi) sempre daccordo con i commenti di Santacruz, che trovo puntuali e dettagliati. Anche quando non la pensiamo allo stesso modo, come ora, apprezzo la sua critica. Il fatto e' , caro Santacruz, che, essendo un po' coinvolto nella materia in questione, ribadisco che i teramani non hanno vita facile nella nostra citta'. Credimi, in questo campo e non solo, altrove hanno piu' amor proprio. E, se proprio devo dirla tutta, mi riferivo piu' alla stampa, che usa molto spesso due pesi e due misure. Teramo ha grandissimi talenti. Non usiamo sempre il binocolo...
Cara Santacruz me li ricordo bene I tuoi commenti lo scorso anno quando anch'io fui censurata per aver osato criticare la vena cafonegna che si voleva far passare per "musica locale pseudo folklorica " quando diartistico l'attacca bastià faceva solo vergognare chi nella cultura musicale di questa città ancora ci credeva ... stendo un velo pietoso su chi ancora la butta in politica andando a ricacciare pure gli assessori regionalI perchè quelli comunali non gli bastano più. .. ma di una cosa mi compiaccio.... non so se l'assessore Lucantoni ha conservato la mia lettera di protesta sul capodanno dello scorso anno e lo ha tirato fuori un mese fa ma se cosi fosse deve aver ricordato quando le sctissi che CERTI EVENTI dovevano essere organizzati da persone competenti del settore ... conosco i colleghi Di Sabatino, Valiante, ecc ma conosco anche Nicoletta Dale .... allora chiedo a voi cosa fa la differenza : il badget economico sicuramente INFERIORE rispetto a quello dell'anno scorso ma nettamente SUPERIORE in professionalità o la COMPETENZA di chi sa cosa sta facendo e come lo sta facendo fregandosene della politica e di idioti preferenzialismi all'ATTACCA BASTIÀ? ???