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Lavori di Corso San Giorgio. Brucchi riscrive la Storia...

5 minuti

In Corso San Giorgio si continua a scavare. Sotto controllo da parte della Soprintendenza Archeologica di Chieti, il cantiere aperto per il rifacimento dei principali assi viari del centro storico continua a regalare sorprese. E parlo di sorprese, evitando riferimenti alle scoperte, poiché nulla di definitivo è attualmente all’orizzonte. La Soprintendenza, giustamente, ha chiesto tempo per valutare ciò che è emerso e chi conosce i beni culturali sa che per verificare con la dovuta precisione l’importanza storica, artistica o antropologica di un elemento sinora sconosciuto occorrono tempo, mezzi e serietà scientifica nell’approccio ad esso.
La Soprintendenza attende e studia.
La Città attende e si informa.
Il sindaco dichiara che probabilmente si tratta dei resti di un porticato ottocentesco.
Questione di serietà, di scientificità o forse di magia.
Nel frattempo, come ben si rileva da queste fotografie, gli archeologi studiano le tracce del famoso porticato ottocentesco del rabdomante Brucchi.
Sul “Bollettino mensile del Comune di Teramo” dell’aprile 1934, Luigi Savorini pubblicava la sua “Introduzione storico-artistica agli studi del piano regolatore” della Città. Opera senz’altro assai nota al sindaco per il quale ciò che è presente sul Corso San Giorgio «di storico non ha nulla».

  Quel fesso di Savorini, pace all’anima sua, addirittura definiva questo grande asse viario come «la diretta prosecuzione del cardo dell’antica Interamnia». E come Savorini, anche Melchiorre Delfico, anche Pietro Marcozzi, anche Francesco Statella di Spaccaforno, anche Berardo Costantini (tutti nomi che il sindaco e gli assessori conoscono profondamente, s’intende) vedevano quella strada nella stessa maniera. Nulla di importante, ovviamente, a fronte della magnificenza delle scelte delle giunte Brucchi. Ebbene, prima dei lavori di ampliamento e di abbellimento del Corso, di cui il Savorini ci ha lasciato notizia, «una fila di angusti portichetti fiancheggiava» la strada, «comodo ricetto al commercio ambulante e riparo contro le intemperie alle genti del contado nei giorni di fiera». Questi portichetti «a lungo andare avevano acquistato un aspetto indecentissimo, per cui Melchiorre Delfico, dopo il 1823, pensò di abbatterli». Ebbe inizio così «quell’opera grandiosa di ampliamento del Corso teramano (il più maestoso che vi sia in Abruzzo)», che spinse lo stesso Savorini ad auspicare che i teramani potessero, «per questa via così ampliata ed abbellita, veder passare in perpetuo la gloria d’Italia»                                                                                                                             Tra «portichetti», «gloria d’Italia» e «cardo dell’antica Interamnia», Corso San Giorgio di storia da raccontare ne avrebbe pure. E non solo quella ottocentesca. Se soltanto, tra una cretinata e l’altra, tra un ipogeo e un museo della fantasia con annesso hotel per graffitari, si avesse non dico l’approccio scientifico, ma quanto meno il buon senso di attendere e di valutare con serietà ciò che la storia ha da dire, senza sparare sentenze e proporre arbitrarie conclusioni, probabilmente si riuscirebbe a rendere un servizio migliore alla Città, ad evitare brutte figure nell’eloquio su aree urbane «che di storico non hanno nulla» e soprattutto ad evitare lo scontro con grandi personaggi del passato, quale quel povero fesso di Savorini, che di storia, ahimé, qualcosina sapeva.                     Scontro ovviamente sfavorevole per gli attuali inquilini di Piazza Orsini. Ma è superfluo anche soltanto sottolinearlo. Sarebbe come paragonare il manierismo pittorico cinquecentesco con le pitture rupestri dentro qualche caverna. Sant’Antonio e il porco, per intenderci.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Fabrizio Primoli

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Commenti

I teramani meritiamo Brucchi ed altro, manca l'applauso. Io personalmente cambierò nazionalità visto che posso. Di Bel Paese l'Italia ha solo i formaggio. Dio che vergogna
Si può disquisire su tutto però , purtroppo, da diversi anni dobbiamo notare che la Soprintendenza è diventato un'altro carrozzone all'italiana. Poi mettetevi nei panni di chi lavora lungo il Corso con i tempi biblici che ci stanno mettendo le attività chiuderanno con tanti posti di lavoro che saltano, teramo non può permetterselo.
No ma fatemi capire... quindi che si fa? Si distrugge tutto ciò che c'è sopra queste "inestimabili rovine" perché non si possono toccare e nel frattempo si lasciano andar fallite tutte le attività commerciali di Corso San Giorgio? Non so se ridere o piangere... Era chiaro che finisse così... Vorrei avere a che fare con chiunque meno che con la soprintendenza... Ovunque in tutta italia ha solo rallentato i lavori ed era chiaro sin dall'inizio che sarebbe stato così anche qui a Teramo. Invece di continuare a cianciare del nulla cosmico come spesso fanno molti teramani esperti o presunti tali di architettura e storia, ditemi qualcosa di concreto: che si fa?! Ok criticare il peggior sindaco della storia della nostra città ma concretamente ripeto la domanda: che si fa!?
vorrei cambiare qualcosa a Teramo: il sindaco che mi sono ritrovata anche se non l'ho votato, l'amministrazione, l'opposizione ecc. ecc. ma i teramani.... è meglio che rimaniamo dove siamo per evitare guai a noi ed agli altri
Visto il ritrovamento di resti romanici e medievali, non sarebbe opportuno, in questa fase di rifacimento del corso, proporre di rendere visibili tali ritrovamenti con l'apposizione di lastre di cristallo o altro materiale idoneo, evitando che il corso S. Giorgio possa tornare ad essere transitabile da automezzi. Sono stato in più parti d'Italia e laddove vi era un reperto, non romanico preromanico, ma solo medievale, si e' posto in evidenza alla vista di tutti . Noi a Teramo non abbiamo questa cultura, abbiamo tanta roba del passato che non intendiamo far vedere a nessuno per ignoranza, incuria e menefreghismo delle pubbliche autorità.
TERAMO DELLE OPERE FERME Se non ricordo male " CARDO " significa centro cittadino, cuore pulsante della città. Ma Teramo è stata costruita proprio sopra Interamnia non al suo fianco! Tutta colpa dei barbari e poi dei Melatini e poi degli Aragonesi e di tutti coloro che si sono succeduti e si succederanno nel governo della Città nei secoli. Tutti barbari con vocazione "palazzinara" che, tempo per tempo, edificarono la nuova Teramo sulla Contea di Apruzio che fu a sua volta eretta sulla città fondata dai Pretuzi tre secoli prima di Cristo e che i Romani chiamarono Interamnia. E allora cosa vogliamo fare pregiato sig Primoli? Almeno una proposta assennata please! Qualsiasi scavo in centro farà affiorare, quasi certamente, un pezzo della nostra storia patria! CHE VOGLIAMO FARE ? Timidamente ritengo che, se non prevarrà il buon senso, la riqualificazione di Corso San Giorgio sarà ultimata tra il 3000 e 3016 dopo Cristo! Com'è triste Venezia
Ma fare una pavimentazione in vetro con protenzioni antiscivolo per i pedoni e lasciare i reperti a vista, non è possibile? Naturalmente auto e furgoni dovranno passare nelle vie parallele al corso
Modesta ipotesi di discussione Trattasi di mura di cinta degli orti presenti in epoca medioevali Per caratteristiche costrutti e geometrie relative Speriamo bene
Sì , facciamo di Corso San Giorgio una porcheria come Piazza S. Anna e vie limitrofe con lastre di vetro perennemente offuscate con illuminazione di merda , oppure ,ancora meglio, facciamoci una "tettoia" tipo Madonna delle Grazie e poi mettiamoci un'allevamento di pecore che è l'unica cosa che sappiamo fare bene noi abruzzesi. Ma per piacere, chiudete tutto e non rompessero le palle a chi ci deve vivere e lavorare in questo cesso di città che è diventata ideale solo per ubriaconi e nullafacenti.
ma perchè ricoprire il tutto come a largo san matteo nooo?
4 Pret. ..
E intanto Primoli non risponde... Capisco che fa figo blaterare di storia romana, di arte, di cultura, di reperti storici ma poi bisogna anche saper indicare le soluzioni dopo aver "radicalchiccheggiato"... Concretamente, che si fa?!
direi che bisogna fare in fretta gli scavi e subito pensare a soluzioni di conservazione e fruibilità (cheidere al Diretore dei Musei Vaticani) e 'scatenare RAI e TV varie per servizi - subito- che attirino turisti ADESSO. (Ma bisogna prima svegliare la Rai pescarese dal sonno d'Aligi che li affligge)
Scusate, mentre i lavori sono fermi e non sapete cosa fare, potreste andare a dare un'aggiustata alla pavimentazione della vicina via N. Sauro? Per la prima volta mi ci sono recata, ormai già due volte, per motivi di lavoro e dovrò continuare a farlo, ma sembra che siano state appena sganciate delle bombe! Che orrore.... Con un pò di tacco poi se non guardi bene dove metti i piedi, ogni tre per due ti ritrovi con il fondoschiena per terra! Grazie amministrazione e cercate di provvedere, perchè per chi viene da fuori è davvero un pugno nello stomaco vedere la bellezza di una Teramo antica ridotta così male ed in stato di abbandono. Ad averne noi a Pescara di simili Chiese e bellezze antiche....
@Elena. Non raccontare la cruda verità in tal modo. Altrimenti ci condannano Falconi per questo blog di denuncia sociale.
Caro E, ma tu sottovaluti le capacità del nostro stimatissimo Direttore.... da me amorevolmente ribattezzato "He devil"! ;))))) Non temere, perchè ha tutte le carte in regola per rimanere a PIEDE LIBERO, e cioè: 1) scrive sempre la VERITÀ con una mano, mentre nell'altra... carta canta! 2) ha il grilletto facile di censura con i commenti postati e credimi quando ti dico di essere la sua vittima prescelta visto il controllo maniacale che mi viene praticato (mi marca in maniera strettissima ed io gli ho intasato tutti i canali con le mie "legittimissime" proteste, mi manca solo di contattare Amnesty International con la quale comunque sto prendendo contatti); 3) ha il migliore avvocato d'Abruzzo: un vero squalo!!! "Abile, scaltro e cattivo"... ma solo verso le ingiustizie! Per il resto vanta un'anima nobile e delicatissima; 4) può contare su un esercito di estimatori che si riconoscono in lui e che sono PRONTI A TUTTO in caso di provvedimenti ingiusti nei suoi confronti... me per prima!
Primoli... Allora? Che si fa?