Vi ricordate lo sversamento dai laboratori del Gran Sasso del 2 settembre?
Abbiamo bevuto a nostra insaputa per 4 mesi acqua potabilizzata.
Nessuno ha informato i cittadini teramani.
Era il 15 Dicembre del 2016.
Scrivevamo " Che cosa è stato sversato dai laboratori del Gran Sasso questa estate?
Mistero.
I vertici dell'asl non sanno rispondere.
Perchè il provvedimento cautelativo dell'Asl di Teramo, datato 2 settembre, che ha costretto la Ruzzo Reti a utilizzare l'acqua potabilizzata e a rinunciare a oltre cento litri al secondo, non è stato comunicato ai cittadini della Provincia di Teramo?
Mistero.
Nessuno risponde.
IL Presidente del Ruzzo, Antonio Forlini, (raggiunto al telefono), ha deciso di chiedere un risarcimento danni ai laboratori del Gran Sasso, per essere costretto a utilizzare l'acqua potabilizzata fino al mese di Aprile 2017.
E, noi, possiamo chiedere i danni a tutti per la mancata comunicazione?
Come mai il comune di Teramo non sapeva nulla?
Mistero.
Come mai la politica regionale non sapeva nulla?
Mistero.
Come si può parlare di Trasparenza Amministrativa quando simili allarmi non vengono comunicati ai teramani?
Quale Ministero protegge i laboratori del Gran Sasso?
Mistero.
L'unica certezza?
Non contiamo un cazzo.
Grazie.
Grazie al manager Fagnano.
Siamo commossi.
Grazie al dirigente responsabile della Trasparenza, Santarelli.
Siamo meravigliati.
Grazie al direttrice sanitaria Mattucci.
Siamo stupiti.
L'asl di Teramo, rispettando con calma e solo per coincidenza dopo mille articoli, il decreto legge sulla trasparenza, ha pubblicato i dati delle analisi sullo sversamento avvenuto nel mese di agosto nei laboratori del Gran Sasso.
Un errore di comunicazione che ha vietato ai teramani di scegliere tra bere acqua potabilizzata ( inferiore per qualità alla precedente di sorgente) o l'acqua minerale.
GRazie al Ruzzo.
GRazie alla Regione Abruzzo.
Grazie di cuore per il servizio e per spendere così attentamente le nostre tasse.
In fondo a Teramo anche Babbo Natale si veste in modo diverso.
Buone feste".
Questa mattina, la giornalista e super Iena Nadia Toffa ha chiesto spiegazioni alla dirigente responsabile del servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica d.ssa Maria Maddalena Marconi.
Il risultato?
Si vedrà nelle prossime puntate.
Intanto, prepariamo l'imbarazzo di costume.
Nel mirino della trasmissione di Italia Uno, ovviamente, anche i vertici del Ruzzo.
Poi la società civile.
Nadia Toffa ha intervistato i cittadini di Teramo.
L'ex consigliere comunale Valdo Di Bonaventura, Adalberto Casalena e il Robin Hood, Pasquale Di Ferdinando.
L'ennesimo scandalo tra gli scandali in una Teramo pavida e sonnacchiosa.
In fondo non succede mai niente...
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