Vi invito a visionare il video della riunione tra le più grandi associazioni venatorie d'Abruzzo e i rappresentanti della Regione. ( in fondo all'articolo).
L'ottima moderazione della giornalista Daniela Facciolini ( immagini Super J diretta da Walter Cori) ha lasciato spazio a interventi garbati ma disarmanti da parte dei rappresentanti degli uffici regionali.
Il Dirigente Di Paolo-Capo dipartimento dell'Agricoltura della Regione Abruzzo ( stesso cognome di un magistrato) era tutto un divenire strada facendo e la nuova responsabile dell'Ufficio Caccia regionale, Antonella Gabini ( tempo minuto 33:55), ha esordito dicendo di non conocere per niente questo mondo ma di garantire lavoro e impegno.
Ottima scelta per tempistica e preparazione.
Signorile la mimica del presidente della Provincia Di Sabatino che ha cercato di soccorere la dama in netta difficoltà.
La figuraccia era da metafora come per un cacciatore un fucile inceppato.
Di fronte a questi illuminati interventi, il minimo che potesse esprime il presidente dell'Atc Vomano, Franco Porrini, è stato un lieve malore da dissenso, da incredulità, da sconcerto, da disperazione amministrativa.
Il suo siparietto autoritario con un tecnico marchigiano è da censurare.
I microfoni e la parola non si tolgono mai per garantire un confronto leale e civile.
La chiosa è tutto uno spettacolo tra domande e alzate di tono.
"Chi ha voluto il calendario Venatorio vincolato da un parere Vinca ( V.I.N.C.A. n. 2270 del 01/08/2013)?
Ovviamente la Regione Abruzzo.
Un atto illegittimo da rimuovere immediatamente. ( tempo 1 ora e 59 minuti )
Se non siete in grado di parlare della caccia alla Beccaccia, del ripopolamento della fauna, della caccia al cinghialedel costo, delle cifre, del dettaglio, almeno ricopiate la legge 157 all'art. 18.
C'è scritto tutto".
www.italcaccia.toscana.it/leggi_nazionali/legge157-92.htm#Art. 18
Il tono dell'intervento finale di Ermanno Morelli, Presidente Regionale di Federcaccia, riprende gli auspici del 2011, di una sua passata intervista.
Quali sono i nodi da sciogliere nell’immediato in Abruzzo?
Al primo posto, senza alcun dubbio, c’è l’attuazione di una corretta gestione di territorio e fauna. Non è certo un problema recente, il ritardo è ormai annoso, ma la sua soluzione non sembra a portata di mano in tempi brevi. Non voglio sembrare scoraggiato, ma solo conscio che bisognerà agire su più fronti per avere successo. Ad esempio, a rubare tempo alla gestione ci sono alcune divergenze sul territorio che occupano molto tempo ed energie. Alcune, poi, lasciano strascichi lunghi e spiacevoli, e per esse avrei desiderato un supporto diverso da parte anche della Federazione nazionale. Sempre per la gestione, continuiamo a tessere rapporti con gli enti locali in materia di stesura del nuovo calendario venatorio, di elaborazione dei Piani di gestione e di rinnovo dal Piano faunistico-venatorio regionale.
www.federcaccia.org/regione_news_show.php
Morreli si rivolge all'Ass. Pepe ( tempo 2 ore e 1 minuto) " La nostra richiesta è unica, l'ufficio caccia regionale è da riformare, lei non ha riformato ha aggiunto solo una dottoressa.
L'ufficio va rimosso. Chi ha parlato finora, il dottore che ha parlato è il responsabile che ha causato il casino della caccia al cinghiale, per esempio. ( riferimento anche al dott. Recchia presente in regione anche con l'ex ass. Febbo)
La vostra delibera fa ridere i polli".
La chiusura è dell' Assessore Pepe che ha promesso futuri e immediati incontri.
Un tavolo tecnico permanente ma ha cercato anche di suggerire una sorta di silenzio stampa.
Comprensibile dopo una simile figuraccia.
Su questo, però, non ci sentiamo di dare la nostra parola.
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