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Marco discriminato alla mensa scolastica

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Il 2 aprile, giornata dedicata dall’ONU alla consapevolezza sull’autismo, non è mai stato così distante da Amatrice.

Nonostante si sia giunti alla 14esima edizione di questa importante giornata (è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale ONU e si celebra tutti gli anni il 2 aprile) e nonostante il Ministero ogni anno inviti le Istituzioni educative a organizzare iniziative che coinvolgano l’intera comunità scolastica, volte ad accrescere la comprensione e la conoscenza sulla tematica dell’autismo, non si riscontrano effetti positivi nella scuola diretta dalla Dott.ssa Anna Maria Renzi, Dirigente dell'Istituto Omnicomprensivo di Amatrice. Nella sua scuola Marco, ragazzo autistico appena 18enne, è confinato a pranzare in solitudine nell’aula in cui si tengono le lezioni, mentre i suoi compagni consumano il pasto presso il ristorante convenzionato a circa 200 mt dal cancello della scuola, per raggiungerlo non occorre nemmeno attraversare la strada.

Una vera discriminazione che va avanti da mesi! Una situazione ingiustificabile, che viola ogni norma dedicata alla inclusione scolastica, una decisione unilaterale, imposta senza la minima comunicazione ai familiari e senza alcuna plausibile motivazione. Marco, pur essendo autistico e epilettico, al di fuori del contesto scolastico conduce una vita sociale attiva ed è molto conosciuto in paese. Escluderlo dalla fruizione del pasto al ristorante insieme ai suoi compagni è un atto ignobile oltre che diseducativo anche per il gruppo dei pari, e richiede un intervento immediato da parte degli organi ministeriali.

I genitori hanno appreso di questa “modalità” solo recentemente e per caso. Nessuna comunicazione è mai stata loro rivolta. Appena appreso della condotta discriminatoria messa in atto ai danni del loro figlio, hanno inviato una pec alla scuola che ad oggi e a distanza ormai di giorni, è ancora senza risposta. Anche il Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, ha inviato una missiva alla Scuola e all’Ufficio Scolastico regionale chiedendo chiarimenti urgenti su questa incresciosa situazione, ma tutto tace, anche per il primo cittadino.

La Scuola italiana, che con orgoglio rivendica l’eliminazione delle classi differenziate, non può tollerare questa aberrazione. Che messaggio diamo ai compagni che pranzano fuori lasciando Marco solo in classe?

Segnaleremo tempestivamente questa grave discriminazione e lesione dei diritti all’inclusione di Marco alle autorità compententi e informeremo di questo il Ministro dell'Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara chiedendo l’immediata revoca dell’incarico alla Dirigente Scolastica, evidentemente non del tutto adeguata a ricoprire un ruolo così delicato, figura che dovrebbe ergersi a tutela del futuro di noi tutti, la generazione di giovani che ora stiamo formando nei nostri Istituti scolastici è quella che tra qualche anno sarà chiamata a prendere decisioni, a vario livello, a vario titolo, sulla collettività. E la collettività siamo sempre tutti noi, inclusi Marco, la sua famiglia ed anche la stessa Dirigente scolastica.

L’Associazione Autismo Abruzzo onlus, che dopo il sisma di Amatrice ha sostenuto la famiglia di Marco per la permanenza a L’Aquila, esprime profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. L’Associazione, unitamente al suo legale Gianni Legnini, avvierà tutte le azioni del caso per salvaguardare i diritti e la dignità di queste persone.

Marco merita rispetto come persona umana. A Marco va garantita l'inclusione scolastica! A tutti i ragazzi con diversità deve essere garantita l’inclusione. L’esclusione è un atto di profonda inciviltà che Autismo Abruzzo stigmatizza con forza.

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