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Gli invisibili a Teramo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La verità? Questo è un invito a tutti coloro che parlano, che fanno incontri, che promettono e incoraggiano l'inclusione a fare colazione con noi la mattina a viale Bovio nella bella Teramo. Il tempo dell'albeggiare quando escono fuori gli invisibili che nutrono la fila per attendere i documenti. Quei gazebo e quelle panchine sono un vero atto di sensibilità sociale. Forse l'unico. Un plauso alle donne e agli uomini della Questura di Teramo.

Gli invisibili dormono nei vicoli, nei garage, nei cantieri e attendono, alcuni, l'apertura dei bar per una lavata veloce e la loro intimità, altri, in Villa Comunale o in anfratti protetti. Quegli esercenti che continuano a fornire un servizio senza chiedere la consumazione dovrebbero essere premiati dal sindaco D'Alberto. Almeno una stretta di mano. Tutto il resto è un problema di sicurezza e igiene sociale, in una Città capoluogo che non possiede e non ha programmato un centro di accoglienza notturna. 

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