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LA ASL REVOCA IL DIVIETO DI CAPTAZIONE DELLE ACQUE AD USO UMANO, NEL PUNTO 1917 INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

5 minuti

Dopo il parere favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ricevuto in via informale dalla Dr.ssa Marconi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione, la Dottoressa ha deciso di revocare il divieto che lei stessa aveva disposto a titolo cautelativo quando, il 30 agosto scorso, l’esito di un monitoraggio della qualità delle acque destinate ad uso umano, aveva rilevato la presenza di minime quantità di diclorometano.

L’ISS, infatti sostiene che “non risulta evincersi rischio per la popolazione a seguito dell'inquinamento delle acque sotterranee – approvvigionamento idrico del Gran Sasso da diclorometano - sia in considerazione dei livelli di concentrazione riscontrati e per la sua durata, che per le misure precauzionali adottate, basate su una rilevazione precoce dell'evento pericoloso, nell'accertamento delle cause di episodio transiente, e nella segregazione della captazione, sottoposta comunque al monitoraggio.”E’ utile ricordare anche che, dall’agosto scorso ad oggi, tutti i monitoraggi delle acque effettuati dal Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) della ASL di Teramo al punto di captazione cod. 1917 INFN,  hanno poi sempre evidenziato la conformità ai requisiti di potabilità dei campioni prelevati e in più, l’ente gestore RUZZO Reti S.p.A. ha inviato alla ASL di Teramo una richiesta di revoca del divieto di captazione delle acque nel punto 1917 INFN, in relazione alla grave carenza idrica, aggravata dalle condizioni metereologiche di questo periodo.La Dr.ssa Marconi ha così disposto “la riammissione in rete delle acque di cui al punto di captazione INFN cod.1917 in via temporanea e provvisoria, sino ad esecuzione di monitoraggio continuo rafforzato da parte del SIAN ASL Teramo con prelievi ufficiali nei giorni lunedì - martedì – mercoledì - giovedì e venerdì, ed esecuzione di controlli interni da parte dell'ente Gestore Ruzzo Reti nei giorni lunedì - martedì - mercoledì – giovedì – venerdì – sabato e domenica con trasmissione immediata dei risultati a questo Servizio (SIAN n.d.r.) oltre che al punto di captazione cod. 1917 anche al punto in rete cod. 725 ( Bivio Cerchiara - Fano a Corno) e un prelevo punto rete litoranea sud e un prelievo punto rete litoranea nord.”Inoltre, la Dr.ssa Marconi, inconsiderazione del fatto che la risorsa idrica del Gran Sasso è comunque correlata a sorgenti di rischio come i laboratori dell’ lNFN e l'autostrada A24, ritiene necessario che:
 “…tutti i soggetti coinvolti predispongano e implementino ulteriori misure per la gestione dei rischi.
In particolare :
  1. L'Ente Gestore Ruzzo Reti deve predisporre il piano di sicurezza dell'acqua della filiera idrica delle sorgenti del Traforo Gran Sasso e del punto di captazione dell’ lNFN, avvalendosi anche dell'apporto di competenze istituzionali ( ASL, ARTA, ISS, Università , ecc.) ; I'Ente Gestore deve ufficialmente avviare la costituzione del gruppo per la redazione del PSA (Piano sicurezza acqua) entro il 31.01.2017 trasmettendo il relativo atto a questo Servizio;
  2. L'Ente Gestore Ruzzo Reti dovrà predisporre un sistema di campionamento ed analisi in automatico delle acque captate alle Sorgenti del Traforo e INFN prevedendo l'analisi di possibili contaminanti individuati con il PSA da condividere on - line con questa ASL entro il 31.12.2017.
  3. I'INFN dovrà dare attuazione entro il 31.12.2017 alle prescrizioni di cui alla nota prot. n. 13315 del 19/07/2013 dell'lSS condividendo i relativi interventi con questa Autorità e con I'Ente Gestore.
Rilevato che le opere strutturali eseguite( Ordinanza 3303 del 18.07.2003 ed Ordinanza n. 3873 12010 ) come dimostrato dagli eventi potenzialmente pericolosi verificatisi, non sono risultate completamente idonee a proteggere il sistema idrico, dovranno essere eseguiti ulteriori interventi strutturali come pavimentazioni e canalizzazioni; a tal fine si invita la Regione ad avviare con urgenza le procedure per il completamento delle opere di cui alle sopracitate Ordinanze della Protezione Civile.La presente nota viene trasmessa per quanto di competenza, oltre che alla Ruzzo Reti destinataria del provvedimento, a:
- Regione Abruzzo Servizio idrico
- Regione Abruzzo vice Presidente Giunta Regionale c/o Commissione Tecnica
- INFN- Prefettura di Teramo”                                                                                                Direzione Generale                                                                                                                              ASL Teramo

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Siamo di nuovo alla politica e le pressioni iniziano a farsi sentire prima l'ISS dà un pare tecnico sul fatto che l'acqua del gran sasso non può essere destinata ad uso potabile stante il laboratorio con le famose sostanze tossiche.. Da qui si evincono solo due possibilità o quell'acqua si vieta di berla o si chiude il laboratorio(o rimuovono quelle sostanze) non può esserci una terza possibilità,la terza possibilità si chiama ipocrisia politica... poi l'ISS dà un parere positivo che però è informale (cos'è un pizzino?)e quindi la Asl revoca il divieto... le due cose anche se sembrano in contraddizione ,se si cavilla non lo sono.. Infatti il primo parere ufficiale segue la norma della legge ambientale per cui dove si capta acqua non ci devono essere che servizi di captazione e non laboratorio nucleare zeppo di sostanze tossiche.. come dire che vicino ad una fabbrica di fuochi d'artificio non possono esserci serbatoi di benzina pronti ad esplodere al primo incidente.. Quindi il laboratorio andrebbe chiuso (o tolte le sostanze)o l'acqua non più potabile.. Il secondo parere,informale,e quindi che vale molto meno,dice che seconso le norme attuali di concentrazione di diclorometato l'acqua è potabile..quindi bevibile ma questo parere informale non parla del fatto che li il laboratorio con quelle sostanze non può starci.. L'iSS si presta a giochi politici distinguendo tra formale ed informale tra parere normativo e non si cerca di indorare la pillola pesantissima che appunto a legge in vigore rende il laboratorio o l'acqua non compatibili... con buona pace dell'ASL
Infatti il parere dell'iss non viene pubblicato. Sembra che in realta il parere ribadisca la non compatibilita tra attivita del laboratorio e captazioni potabili ma che a causa della emergenza idrica e del fatto che l'inquinamento da diclorometano sia stato superato la Asl abbia deciso di revocare il divieto. Come al solito al popolo viene data una versione aggiustata. Come dice sandro stante l'attuale legge o si tolgono le Sostanze pericolose o si chiude la captazione. E tra le 2 alternative si puo scegliere ragionevolmente solo la tutela della risorsa idrica. Dunque via le sostanze pericolose!