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Asl di Teramo. La caduta di stile di Luciano D'Alfonso...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Esistono delle regole nella comunicazione politica. I giochi in campagna elettorale, vinci o perdi, vanno portati fino in fondo. Altrimenti si rischia di toccare il fondo, nell'affondo del tempo e di un fondo di bottiglia.
La Storia.
Luciano D'Alfonso e Giustinella, la rossa carriola con la sirena, l'otto Marzo hanno protestato davanti l'asl di Teramo per sensibilizzare tutti i Direttore Generali a stare lontano da eventi politici.
Noi della strada, sorridiamo all' ossimoro politico. 
L'onorevole, già senatore e Presidente Emerito della Regione Abruzzo, aveva concordato  con il direttore generale dell'asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, che lui stesso apprezzava come manager, avendolo nominato direttore amministrativo, di attendere la fine elezione e di rivedersi oggi, martedì 12 Marzo.
Si vinca o si perda e tacendo morir.
Indovinate? IL centro sinistra ha perso le elezioni e Luciano D'Alfonso non si è presentato all'appuntamento senza alcun avviso da Monsignore Giovanni Della Casa. 
In sintesi un atto di scortesia e di chiusura di sipario.
La sentenza?
L'assente ha sempre torto.
In nome dei lettori ed elettori italiani, non era DI Giosia che faceva campagna elettorale ma Luciano D'Alfonso. 

La Replica.

Al telefono l'onorevole D'Alfonso ci ha dichiarato di essere impegnato in Parlamento per il voto sull'Automotive. ( Mozioni per il rilancio dell'automotive e la tutela dei livelli occupazionali.)

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