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Depositato il ricorso al Tar contro la nomina a Presidente Ente Parco dell'Avv. Navarra

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il vulvus del ricorso contro la nomina dell'avvocato, Tommaso Navarra, a presidente dell'Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga, è racchiuso negli incarichi di rappresentanza legale che l'avv. Navarra ha avuto dall'Ente Parco, secondo il ricorrente, per quasi un decennio.
Tre deputati della Repubblica Italiana, gli onorevoli Vacca, Colletti e Del Grosso, hanno interessato il Parlamento e l'Anac per questo caso di chiara inconferibilità.
L'Anac l'otto Giugno 2016 ha evidenziato, ha sottolineato i presupposti di inconferibilità per via degli incarichi che l'avv. Navarra ha avuto dalla passata direzione dell'Ente, ma ha trovato una derogatoria, una dispensa non si nega a nessuno, nel fatto che non sarebbero ricoperte le deleghe gestionali dal ruolo di presidente.
Il nutrito ricorso tende a dimostrare che il Presidente dell'Ente Parco, ha per Statuto, un ruolo ben definito nella gestione operativa dello stesso ente.
Gli esempi sono molteplici e ruotano intorno all'art. 6 dello Statuto dell'Ente, che delinea la figura del presidente come colui che " Ha la legale rappresentanza, ne coordina l'attività, esplica le funzioni  che gli sono delegate dal Consiglio Direttivo, adotta i provvedimenti urgenti ed indifferibili, sottoponendoli alla ratifica del consiglio direttivo...".
Forse l'Anac non è arrivata a leggere lo Statuto fino al sesto articolo.
La famosa sesta dimensione. 

" Il Presidente sta in giudizio nei provvedimenti giurisdizionali in ogni ordine e grado".
Forse l'Anac non ha compreso il senso dell'ultimo giudizio.

"Il Presidente assegna al Direttore le risorse finanziarie iscritte al bilancio dell'Ente per il perseguimento degli obiettivi finali".
Forse l'Anac ha problemi con il bilancio. Si consiglia una dieta.

"
Il Presidente a regime, assume, munus pieno relativamente a numerose ed essenziali attività, senza necessità di alcuna ratifica da parte del Consiglio Direttivo".
Forse l'Anac ha avuto difficoltà con la traduzione del termine munus".

La sintesi dell'impugnazione della nomina Ministeriale è basata sulla violazione dei principi generali in tema di correttezza dell'azione amministrativa.
Eccesso di potere sotto il profilo dello sviamento degli atti impugnati.
Errata valutazione dei presupposti in punto di fatto e/o di diritto.
Difetto e/o inidoneità di istruttori e di motivazione.
Contraddittorietà.
Perplessità.
Ingiustizia Manifesta.

L'unica cosa giusta dovrebbe risultare il nome del presidente dell'Anac, Raffaele Cantone.
Ma a questo punto, iniziamo a dubitare. 


 

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Commenti

In assoluto sei e rimani un genio della comunicazione. La Prima volta che non mi addormenti su di un articolo che parla di un ricorso al Tar. Avevano sempre l'effetto da formula uno.
Falcò lascia perdere è tutto segnato. Fatti un Tar pure tu.
Anche se "e' tutto segnato", tuttavia le persone si faranno un'idea della situazione, capendo, grazie all'intervento di pochissimi, quanto becera e' la brama incondizionata di poltrone impossibili, data l'evidente inconferibilita' di Lavarra.
Il TAR ? Per carità lasciamo perdere. Tante sentenze e tantissime sospensive suscitano soltanto ilarità.
Scusate ma è lo stesso TAR che ha stabilito che una discoteca sull'arenile può non far dormire centinaia di cittadini? Auguri.
una domanda: perchè i politici sprecano risorse ed energie per cose inutili come attaccarsi ad una nomina dichiarata conferibile dall'ANAC mentre non si preoccupano di mettere in sicurezza le scuole e gli antichi borghi e comuni Italiani interessati da gravi terremoti, esondazioni e alluvioni? Forse perchè "prevenire" un incarico scomodo costa meno che prevenire catastrofi annunciate e non fa "mangiare" come nei lauti banchetti delle "ricostruzioni"? tanto paghiamo sempre noi cittadini...anche in termini di vite umane. solo un consiglio: fate qualcosa di concreto per proteggere questo paese dall'autodistruzione, preoccupatevi di cose serie!!!!!
Fermo restando che i ricorsi, di qualunque tipo, devono seguire il loro iter, non è ora forse il caso di puntare i riflettori anche sulla qualità professionale dei componenti il consiglio direttivo di questo ente (dal quale è partito il ricorso)? Chiare NOMINE POLITICHE e assolutamente non di qualità per la gestione di un ente parco? È cosí difficile capire che c'è una guerra politica in corso e che a nessuno di costoro interessa le sorti di questo Parco dove ormai si parla solo in occasione di beghe politiche e null'altro? Date uno sguardo ai curriculum dei componenti e vedrete che viene il sospetto che ci possa essere la ricerca di visibilità....magari anche solo per trovare lavoro... http://www.gransassolagapark.it/amministrazione-trasparente.php?l1=2&l2… P.s. Ripeto, il ricorso deve andare avanti, mi appassiona come va a finire, ma piú approfondisco e piú cambio idea su quale sia la conclusione.