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Regione Abruzzo: Ecco la storia del nostro Registro dei Tumori...

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Gent.mo Direttore, in riferimento al suo articolo “ La grande vergogna. In Abruzzo nessun Registro dei tumori. Indovinate il motivo?”, nel pieno rispetto delle dinamiche del pluralismo dell’informazione e della sua stimata professionalità, è mio dovere segnalarle quanto segue. L’Agenzia Sanitaria Regionale, infatti, ha tra i diversi compiti la funzione istituzionale di porre a disposizione una informazione sanitaria completa e corretta, a fronte di notizie diffuse che parlano, in alcuni casi, di “un boom di tumori nella provincia di Teramo” e, in altri, della presunta gravissima inattività del Registro Regionale Tumori. Il Registro in Abruzzo è nato nel 2015 e in poco meno di tre anni e mezzo ha prodotto 4 studi epidemiologici, di cui l’ultimo si riferisce ai dati di incidenza del cancro in Abruzzo nell’anno 2016, distinti per sede, sesso e ambiti provinciali. Chiunque abbia una conoscenza di cosa sia e di come viene elaborato un Registro Tumori dovrebbe sapere che alla base deve esserci una rigorosa attività di verifica della qualità dei dati: in Abruzzo per fare un esempio si procede all’analisi di oltre 14.000 casi sospetti, e questo giustifica i tempi posticipati con cui vengono comunicati i dati dei Registri tumori anche di altre regioni. L’Ultimo Report pubblicato, che è stato ripreso ampiamente dalla stampa regionale, è disponibile sulla homepage dell'Agenzia Sanitaria Regionale (www.asrabruzzo.it), che tutti i cittadini possono facilmente consultare ed è riferito a dati estremamente aggiornati, i dati relativi all'anno 2016, considerato da un lato, che non è tecnicamente possibile svolgere analisi sul 2017 (i dati ufficiali dei ricoveri vengono resi disponibili dal Servizio Flussi Informativi dopo il 16 maggio e successivamente analizzati caso per caso), e, dall'altro lato, nessuno dei Registri Tumori Regionali attualmente esistenti ha pubblicato dati altrettanto recenti. In Lombardia l’ultimo report pubblicato nella provincia di Milano è riferito al periodo 2010-2012, in Veneto i dati più recenti sono aggiornati al 2013, in Toscana al 2010, in Lazio al periodo 2010-2015. Le attività di verifica dei dati dei Registri Tumori sono infatti complesse, dovendo analizzare milioni di dati da diverse fonti, e richiedono tempo per poter rispondere ai criteri rigorosi stabiliti dall'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), e questo comporta che i Registri Tumori, tipicamente, svolgono analisi su dati risalenti a 3-4 anni prima. I dati contenuti nel Rapporto Nazionale AIRTUM, riferiti all'anno precedente, sono infatti frutto di proiezioni, non dati definitivi. Appare comprensibile come il risultato raggiunto dal Registro Tumori Regionale di riuscire a pubblicare analisi con un solo anno di ritardo è stato importante, così come è stato importante in passato il fatto di essere riusciti a pubblicare i primi Report in poco tempo dall'attivazione del Registro (altre Regioni, con maggiori risorse, hanno impiegato 5-7 anni). 2 di 2 Nel citato Report, che invitiamo a leggere con attenzione, è emerso chiaramente come, nell'anno 2016, non si sia osservato un rischio complessivo più elevato di tumore per i cittadini residenti nella Provincia di Teramo rispetto al resto della popolazione italiana. In base alle stime AIOM-AIRTUM erano attesi nella Provincia di Teramo un totale di 1910 casi di tumore, ma se ne sono osservati 1831. Nel Report, si è rilevato nella Provincia di Teramo un rischio più elevato, rispetto alla media italiana, di tumori del sistema nervoso centrale, dello stomaco e delle vie urinarie e per questi ultimi si è trattato di un risultato per ora isolato ma che viene sottoposto a continuo monitoraggio. A fronte di tali criticità, tuttavia, sono stati anche osservati, sempre nella provincia di Teramo, casi in meno, rispetto agli attesi, di tumori del polmone, di tumore della tiroide, e di tumore della prostata. Nel complesso, quindi, sono emerse e sono state correttamente evidenziate situazioni che potranno essere approfondite, come peraltro in altre Province, con le prossime analisi. Si citano a volte presunte fonti autorevoli di un aumento di patologie tumorali, ma nessuno sinora ha fornito alcun dato a supporto di tali affermazioni. Ora, se tali dati esistono, si invita a renderli noti. Sarà nostro dovere esaminarli e analizzarli con quelli già inclusi nel Registro, previa verifica, prima di tutto, della qualità e della correttezza delle procedure relative alla raccolta degli stessi, al fine di evitare confusioni. In ultimo, ne approfitto per anticipare che, nelle prossime settimane, usciranno altri due Report: nel primo saranno presentati i dati aggiornati relativi all’incidenza di tumori nella Provincia di Teramo nell’anno 2017, mentre nel secondo Report saranno forniti i risultati del primo studio sul livello di contaminazione umana, rilevato quest’anno, a carico dei residenti nel Comune di Bussi sul Tirino.

Ringraziandola per la cortese attenzione che vorrà prestare, invio cordiali saluti
                                                           Il Direttore ASR Abruzzo
                                                                    Alfonso Mascitelli

Caro Senatore Mascitelli, alla sua persona ci lega un profondo rispetto per la sua presenza nei tanti scioperi della fame che vide protagonista il nostro comitato nel 2013 e negli anni successivi a difesa e per lo sviluppo del reparto di Oncologia di Teramo.
Siamo onorati del suo intervento e ci auguriamo che il Registro dei Tumori della Regione Abruzzo possa finalmente diventare un registro specialistico accreditato come nella vicina regione Marche.
Non ci risulta infatti tale specificità e da qui arrivano il nostro imbarazzo  che ha nutrito il titolo dell'articolo.
https://www.registri-tumori.it/cms/pagine/mappa-dei-registri-specializzati-accreditati
Saremo felici di invitarLa, insieme alla sua direzione scientifica, ai quattro convegni, ( uno per provincia) che nella primavera del 2019 rappresenteremo alla presenza di molti medici con dati raccolti dai nostri comitati ( cartelli cliniche) dal 2010 in Abruzzo.
In particolar modo nei territori che ospitano discariche non bonificate, non poste in sicurezza e non chiuse.
Convinti di una sincera e fattiva collaborazione, la ringraziamo nuovamente per le sue informazioni....

Giancarlo Falconi

 

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Gent.mo Direttore,
Siamo a sua completa disposizione per gli incontri che vorrà promuovere nella prossima primavera su un tema così importante.
Con stima