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La grande vergogna. Essere un disabile motorio in Abruzzo....

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Cara Regione Abruzzo, io sono un disabile motorio: perché ci provi?

Vi siete accorti che per accedere alla L.R. 57/12 bisogna verificare l’autodeterminazione ai sensi dell’art. 1 di cui ai commi 3 e 4 e con il DGR n° 759/2017 avete introdotto la scala di assertività di “GILAN”, che consiste nella somministrazione di un quiz con domande del tipo: “Ho facilità a prendermi carico di qualsiasi situazione“, “non ho nessuna difficoltà a fissare a lungo una persona negli occhi”, “quando mi sento nervoso, mi strofino le mani”, “per farmi strada nella vita, non uso né il sarcasmo né l’ironia” e “sono tenace e in genere raggiungo i miei obiettivi, costi quel che costi”.

Ma se si è impossibilitati a leggere non ci vuole chissà che per capire che lo si fa tramite la lettura da parte di un familiare e/o assistente, mentre se si è in assenza di linguaggio ci si avvale di un ausilio atto alla comunicazione, la cui “presenza permanente essenziale per la sopravvivenza e o comunicazione indica un livello di intensità assistenziale molto alto” (come da Linee Guida, pg. 19).

Considerando altresì il FATTO GRAVISSIMO che il DGR n°452 vada a mutare il bando dopo TRE MESI dalla presentazione delle domande! In data 13/07/2018, il Movimento Vita Indipendente Abruzzo ha richiesto delucidazioni in merito alla delibera n. 452 del 29/06/2018, con invito a chiarire quanto di nebuloso e criptico mediante indicazione precisa dell’eventuale altra scala di riferimento, mancando di fatto il parametro preciso, ovvero il protocollo con il quale le UVM debbano accertare l’autodeterminazione. Visto che trattasi di bando, tali parametri devono essere necessariamente uguali e conosciuti prima della partecipazione allo stesso, nel rispetto di tutte quelle persone che si sono attenute alla presentazione delle domande sottoponendosi a visita. Ma la risposta della Regione Abruzzo è stata alquanto evasiva, citando di voler "individuare gli strumenti più idonei alla verifica della capacità di autodeterminazione relazionale nel rispetto della persona interessata e della sua disabilità". La Regione, quindi, non specifica il parametro che verrà usato e che deve essere necessariamente uguale per tutti. Un requisito di trasparenza imprescindibile, da valersi PRIMA DELL’APERTURA DEL BANDO e non certo dopo. Pertanto, ritenendo il DGR n°452/2018 nullo per i motivi su esposti e poiché non si è stati in grado di fornire risposta concreta ed esaustiva in merito al protocollo che verrà adottato, il sottoscritto chiede la formulazione in tempi stretti sulla base della scala di assertività di “GILAN” del cui funzionamento siete a conoscenza sin dal DGR n° 759/2017.

Manolo Pelusi

Responsabile MOVIMENTO VITA INDIPENDENTE ABRUZZO

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