Salta al contenuto principale
|

Teramo capofila con 3800 verifiche su 5000. Il freno? L'ufficio sisma...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

La verità?
Tutta fedelmente riportata nei report del comune di Teramo dall'inizio del sisma con la scossa del 24 agosto del 2016.
Fino alle ripetute del 18 Gennaio 2017.
Ogni giorno.
http://iduepunti.it/08-04-2017/report-continua-il-dramma-teramo-3954-persone-sgomberate-solo-oggi-29-ordinanze
Un libro mastro, un diario di bordo che abbiamo pubblicato per controllare lo stato di avanzamento dei lavori.
Quasi 4000 persone sfollate per 3800 verifiche su 5000 mila richieste.
Un lavoro estenuante che sottolinea il merito, per una volta, degli uffici del comune di Teramo.
Si parte dal sociale, fino ai tecnici, per arrivare alle liquidazioni delle autonome sistemazioni.
Quasi 1 milione e 300 mila euro ogni due mesi.
Una cifra enorme.
Un esempio da comparazione?
Ascoli ha svolto 1500 sopralluoghi su 7 mila richieste.
Nonostante le forti attese, le polemiche, dietro la macchina organizzativa, il comune di Teramo, risulta il più veloce e rapido anche nelle liquidazioni.
Il motivo dei ritardi?
Una delle tante ragioni sono gli uffici privi di organico, in attesa delle varie autorizzazioni di legge.
Poi, ancora, gli accreditamenti da parte della protezione civile, gli aggiornamenti continui sui nuovi assistiti e le inchieste aperte sui "furbetti" degli aventi diritto alle autonome sistemazioni.
Truffe alla Stato.
Quindi a noi. 
La Ricostruzione versione alfa?Abruzzo
Nota dolente.
A oggi, 9 Aprile, l'ufficio sisma di Teramo che serve i comuni di " Barete, Cagnano Amiterno, Campli, Campotosto, Capitignano, Castel Castagna, Castelli,  Civitella del Tronto,  Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Farindola, Isola del Gran Sasso d'Italia, Montereale, Montorio al Vomano, Pietracamela, Pizzoli, Rocca Santa Maria, Teramo, Torricella Sicura, Tossicia, Valle Castellana".
Non è ancora funzionante, nonostante le rassicurazioni e le promesse regionali. 

In ordine cronologico questo comunicato rappresenta l'ultima protesta ufficiale.
"
Anche sulla ricostruzione post sisma l’Abruzzo riesce ad essere in ritardo. Per questo ho chiesto alla Regione di spiegare perché, dopo diversi mesi, ancora non sia riusciti a garantire piena operatività all’Ufficio speciale per le ricostruzione di Teramo”. Questo il commento del Capogruppo del M5S in Regione, Riccardo Mercante che ha depositato in questi giorni una interpellanza proprio per far luce sulla questione. “Sono mesi che sentiamo continue rassicurazioni sull’operatività dell’USR di Teramo e sull’avvio delle pratiche per la ricostruzione. Peccato, però, che le notizie che giungono dal territorio siano di tutt’altro avviso, visto che mancherebbe persino la sede dell’ufficio, collocato provvisoriamente presso il genio civile, così come la necessaria dotazione strumentale a causa del mancato trasferimento dei fondi. In un simile contesto è evidente che saranno necessari diversi mesi prima che l’ufficio possa iniziare ad operare a pieno regime e tutto questo non potrà far altro che provocare ritardi nella ricostruzione con aggravio della spesa pubblica e disagio per le migliaia di cittadini che sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni. Considerando poi che uffici analoghi come quello delle Marche sono, al contrario, già perfettamente operanti, è necessario capire quali siano i motivi di tale ritardo e soprattutto quali gli intendimenti della Regione per affrontare e risolvere tale problematica visto che nulla vieta, ed anzi è espressamente previsto, che la Regione possa anticipare le somme necessarie all’USR. In un territorio colpito e ferito così duramente dal terremoto, dove i danni sono diffusi a tutti i livelli ed ingenti, è chiaro che la ricostruzione assume una valenza strategica se si vuole dare un sostegno reale ai cittadini e far ripartire le attività e l’economia. Mai, come sul fronte della ricostruzione, quindi – ha concluso Mercante – l’efficienza e la tempestività devono essere massime. Quanto accaduto dopo il sisma del 2009 deve esserci da insegnamento per fare in modo di non ripetere, questa volta, quegli errori commessi nella ricostruzione de L’Aquila che, ancora oggi, continua purtroppo ad andare a rilento”.

La Ricostruzione versione beta?
Se fosse stato per gli uffici del comune di Teramo, le pratiche sarebbero in una fase d'istruttoria molto avanzata.
Nonostante i dati dell'Ater sulle inagibilità e sulle presunte mancate manutenzioni degli edifici popolari. 
Fatti e non parole.
Mattoni, cemento e non puntelli.
Teramo non può e non deve morire, sotto il terremoto della burocrazia.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Non hanno una sede? E allora montati un tendone a Piazza martiri e aprite questo benedetto ufficio, che ad aspettare che D'Alfonso vi soluzione il problema arriverà l'anno nuovo e sicuramente non ci sarà ancora niente