Il solito è servito.
Per tutti a Teramo sono i giardinetti di piazza Garibaldi.
Una volta era lo spazio dell'attesa.
L'attesa della scuola.
L'attesa della messa.
L'attesa dei bus, del tram o del pullman ( a Teramo cambia nome solo a secondo dell'accento e della distanza).
Il bus è fino a Montorio.
Entro Teramo è il tram.
Per Roma è il pullman.
Oggi?
Quei giardinetti ospitano bivacchi continui tra pausa pranzo, merenda e cena di persone dedite al consumo eccessivo di alcol e varie.
Ubriachi dalla mattina alla sera con il facile accendersi a vari epiteti volgari e mani nelle mani.
I teramani?
Si abbandonano i giardinetti e si attende in strada.
Ieri per l'ennesima volta è intervenuta la polizia.
Domani?
Commenta
Commenti
In realtà a Teramo si dice "lu pusctale"
Ma e' possibile concepire, in pieno centro, quelle
orribili baracche che ospitano le attivita' commerciali? Ammesso pure che siano utili, ma almeno siano decorose!! A Teramo bisogna iniziate veramente dalle piccole cose. Speriamo chequesta Amministrazione ce la faccia, altrimenti il precipizio e' li'.
L'Italia, governata per decenni dai peggiori politici del mondo (per non parlare di quelli di Sinistra, il nulla del nulla, lo zero assoluto) che hanno ridotto questo Paese alla sfascio, potrebbe essere il giardino del mondo.
Basterebbe amare la propria Patria e gli italiani...
Forse sarebbe il caso iniziare ad indentificarli e se pregiudicati emettere i fogli di via...
Il comune ha la Polizia Locale che, potrebbe impiegare in questi servizi....
Da utente del servizio urbano posso “urlare a pieni polmoni “ che la sera c’è da aver paura alle fermate di Piazza Garibaldi...
Per non parlare dello squallido bivacco dei ragazzini che fumano e pomiciano sul sagrato della chiesa.
Non mi dilungo oltre altrimenti, potrei scrivere un trattato.
Alleluia...iniziamo a fare luce su questo degrado umano.
L'ho detto diverse volte che Teramo è stata fatta diventare la città ideale per ubriaconi, nullafacenti e buffaioli.
E con la nuova amministrazione non mi sembra che stia cambiando granché.
Chiamate l'esercito!