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Carmine e Paolo e quella Cultura da cui Rinascere...

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Il programma culturale migliore per la Rinascita di Teramo?
Carmine e Paolo.
Carmine Di Giandomenico e Paolo Di Sabatino e Teramo Vive con loro. 
Due artisti internazionali made in Teramo che appartengono a tutti noi.
Per fortuna.
Senza colore ma a colori.
Un programma culturale che andrebbe sposato da tutte le forze politiche come alto esempio di forma, sostanza e visione d'insieme.
Sarebbe un atto di civiltà senza precedenti e ci farebbe fare un passo in avanti nella storia italiana.
Senza odio ma con amore e riconoscimento di valori da persone di valore. 
Ori a tutte le ore. 
Leggiamolo insieme...

Scrive Carmine...

" In risposta a chi vede pochezza in giro e che non sapendo punta il dito involontariamente a chi elabora pensa soluzioni che possano portare didattica. 
La mia ricetta non sarà perfetta. Ma non sto a lamentarmi dal trono o dalla poltroncina. Da Otto mesi che ragiono assieme al mio amico Paolo Di Sabatino su soluzioni concrete.
Avevo promesso di farvi leggere le idee della mia proposta per la città:

Buona lettura.

Tema difficile da elaborare, coordinare, se prima non si entri nell’ ottica concreta che essa abbracci qualsiasi Natura elaborata e plasmata dall’ uomo alla ricerca della perfezione- divinità- il bello, e soprattutto Comunicazione.
Nel tempo, purtroppo in questa città si è cresciuti poco nella ricerca del bello e del didattico in maniera coesa. 
Spesso questo è stato confuso con il concetto di spettacolo, manifestazione, che è ben lontano dal realizzare 
Conoscenza e Arricchimento.
Tutto lasciato al solo consumismo economico.
Ma è anche vero che nell’era moderna della globalizzazione l’elemento artistico didattico si è fuso con la 
spettacolarizzazione.
E’ innegabile. Quindi ne diventa anche nuovo elemento da elaborare, conoscere e saper gestire. Senza trascurare 
l’arricchimento culturale che è l’obiettivo principale. Per fare questo ci vogliono competenze ed esperienze concrete. 
La città di Teramo per percentuale di abitanti e densità di nascita di professioni artistiche riconosciute nel mondo, la si può considerare prima città italiana.
Ma questo non è un vanto se poi la politica non riesce a coinvolgere gli artisti. 
E nè un singolo o più singoli potranno mai elaborare una scelta giusta in questo settore Cultura. 
Nessuno può bloccare l’espressione comunicativa di un artista-uomo da un’ altro.
Queste devono essere preservate e tutelate in tutte le sue forme, come il Folklore e la storia delle singole realtà locali. 
Dopo un’attenta analisi sulle varie formule adottate in passato che hanno prodotto scarsi risultati. 
Sono giunto a delle riflessioni alla gestione Cultura. Dove bisogna partire dalle basi. Esempio:

- Integrare sin dai primi percorsi didattici -nidi-materne-primarie l’educazione del bello, della manualità artistica. 
L’arte in tutte le sue forme, ed in fine innescare il tramandare delle tradizioni. Della nostra storia. 
Come? 
Con l’integrazione in tre giorni settimanali, di anziani nelle classi didattiche, in modo da ampliare le vedute dei giovanissimi al futuro conoscendo le esperienze passate. E a loro volta divenire una carezza un momento di ascolto- gioco per gli anziani. 
Inserimento di musica da ascolto nelle aule della materna durante i lavori didattici. Per amplificare le percezioni emotive. 
Incontri mirati durante gli anni scolastici, sia con artisti locali e sia con artisti esterni, convogliando tutti questi incontri appuntamenti 
alle sedi dell’università UNITE'.

- Creare un assessorato Cultura o meglio un ENTE CULTURALE. composto da competenze. Attraverso una selezione 
attenta attraverso i curriculum, che prenda 5 artisti locali a rotazione di 5 anni per 5 anni.
Questi elaboreranno una pianificazione, un percorso didattico artistico con un piano quinquennale programmato, dove 
i temi scelti creeranno un PERCORSO di crescita correlato tra essi. Così la Città potrà vivere un tema coordinato per anno intero, collegato al successivo. Tutto attraverso il coinvolgimento di tutte le forme artistiche- associazioni di spettacoli e sportive ed istituzioni locali.
Iniziando un percorso formativo studiato per i primi 5 anni, con temi scelti e correlati a percorso. 
Con abbattimento del suolo pubblico e contributo del Comune alle realtà-associazioni-istituzioni Culturali che saranno collaborative. Le realtà che non si sentiranno 
di seguire il programma, hanno il diritto di espressione, e saranno valutate da questa esenzione o meno a seconda dell’offerta Culturale, e non solo di commercio. 
Il Comune verrà incontro alle loro esigenze nella norma. E solo se tutte abbiano la documentazione ed il piano sicurezza idoneo 
come previsto dalla legge.
Un primo percorso idoneo, che ho individuato e che suggerisco sta nel “RINASCIMENTO ITALIANO”
Dove per un anno la città potrà vivere per 2 mesi un artista del periodo storico più significato della storia dell’arte. 
Da cui tutto ha avuto origine.

1 : MICHELANGELO - la passione
2 : LEONARDO - scienza e tecnologia
3 : RAFFAELLO - l’amore
4 : BRUNELLESCHI - l’architettura 
5 : DANTE ALIGHIERI – Il volgare- Divina Commedia

Temi- personaggi-periodo storico, che verranno interpretati in tutte le forme artistiche moderne locali ed anche dalla cucina stessa. La mia scelta sul rinascimento cade come segnale per la rinascita di questa città. Evocare tutte le influenze ed interpretazioni che questo periodo storico ed artistico ha lasciato nei secoli. Creare un’atmosfera di grande cantiere artistico, come fu per Firenze con Lorenzo dè medici. 
Coinvolgere tutti gli artisti locali e non; per educate il mondo al bello e al made in Italy. Creare un gemellaggio con le città d’arte Firenze, Roma, Napoli, ecc…, per poter avere pezzi unici ed originali dei stessi artisti in esposizione per quel periodo mirato.

- Creare un Teramo Festival da promuovere in ambito nazionale. Come per tutte le altre storiche realtà artistiche locali che navigano alla proiezione del nostro folklore che dovranno vivere della stessa attenzione. Dal TITOLO “ LE VIRTU' " che possa aprire la stagione di avvenimenti culturali e di intrattenimento-integrazione sociale. Una su tutte "LA COPPA INTERAMNIA" Gioiello teramano.
Generando questi punti si crea così una correlazione con le scuole materne primarie medie superiori- università locale. 
Dove tutte insieme formeranno un programma correlato unico, ed appuntamenti scolastici e didattici sul tema culturale che la stessa città vivrà

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Commenti

Carmine Di Giandomenico è un grande artista nel suo ambito.

Ma per fare l'amministratore bisogna parlare una lingua chiara e comprensibile a tutti. È facile perdere con chi parla meglio.

Bisogna sapere progettare con l'occhio al denaro disponibile, gestire poche risorse disponibili e pianificare le azioni contemplando i rischi.

Nelle parole di Di Giandomenico vedo tantissimo entusiasmo ma pochissima concretezza.
Vedo il filosofo e non il manager.

Carmine, raffina la tua lingua e divora libri di project management. O meglio ancora, come fanno i veri manager, delega le cose che non ti riesce bene fare.

Datti obiettivi realistici, graduali.
Lavora come se non avessi budget, perché probabilmente sarà così.

Teramo ha bisogno di un sognatore come te, ma ha bisogno anche di un rigoroso progettista.

prima di tutto occorrono i soldi.....

Gentile Fizi
la ringrazio delle bellissime parole e consigli.
E ringrazio i Due Punti per l'articolo.
Tornando a lei vorrei chiarire che quanto ha letto è la terza parte di un discorso- proposta che sto pubblicando sulla mia pagina Facebook. (purtroppo sono bloccato e non posso creare una pagina apposita).
La mia proposta è formulata come una grande lettera aperta alla cittadinanza.
Sulla problematica economica saranno i punti successivi che pubblicherò sulla mia pagina Facebook durante il mese di maggio.
Mi rendo conto che molti mi vedono come un semplice disegnatore e visionario, e senza concretezza, ma lavorerei a livello internazionale se non sapessi amministrarmi. Le posso assicurare che prima di elaborare tali proposte ho fatto delle ricerche. Appunto sapendo il comune in che situazione è lasciato.
Ad esempio: la parte didattica delle scuole è basata su una ricerca già approvata dallo stato, ed è in atto negli asili a Reggio Emilia. Eccellenza nella didattica infantile.
Mentre per le strutture e rifacimenti, per i loro costi-finanziamenti-spese le ho valutate viste e in parte quantificate.
Ovviamente i punti esposti andranno elaborati nel dettaglio anche attraverso il percorso legale e giuridico trasparente. E professionisti di settori che sappiano individuare le risorse che esistono. E trascurate in questi anni.
In ultimo ho determinando un tempo di realizzazione dilatato giusto e consono. Non ho la presunzione che domani è tutto cambiato. il cambiamento ha bisogno di tempo e percorrenza giusta. Ed oggi purtroppo si vive con una velocità- frenesia nel volere subito la soluzione. che altera la percezione del reale- tangibile, e del bisogno, perdendo di vista che le soluzioni hanno bisogno di una programmazione temporale consona.
Nei prossimi giorni leggerei se seguirai la mia pagina.
Ti ringrazio ancora perchè questa avventura mi sta arricchendo molto con le percezioni e critiche altrui. Alla fine dei conti per come andrà ne sono felice. Perchè avrò dato il mio contributo di visione prospettica per la Cultura. Senza promettere posti di lavoro. O chiedere il voto per uno scambio di favori. Perchè credo che la Politica debba dare orizzonti- visioni per un benessere comune, attraverso idee e progetti- possibilità.
Per le problematiche tecniche ci servono uffici tecnici che lavorino in coesione con la comunità. E ritrovare il senso di appartenenza con la città stessa. Come lo si respira nelle altre città.
Grazie ancora e spero di conoscerti di persona.

Giusto due punti:
-Dante Alighieri non c'entra nulla con il Rinascimento;
-La politica deve promuovere ma non proporre cultura. La cultura
è mobile, agitata, non allineata, libera.

Mauro:
- Dante non è vissuto in quel periodo, ma ne è stato precursore nella letteratura, e non solo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Influenza_culturale_di_Dante_Alighieri
cit: Dante, inoltre, fu un vero e proprio oggetto di culto da parte dei pittori rinascimentali
Cit: Dante Alighieri è considerato universalmente il maggiore poeta italiano ed il padre del Rinascimento in Italia.

- LA Cultura è mobile e sono d'accordo con te. ma se coordinata crea apprendimento e didattica. E in questo La politica ha la sua responsabilità nel creare opportunità temi intelligenti, percorribili, che abbiano canali o vasi comunicanti con il mondo moderno. Creare strutture idonee. E nella struttura ideata si sprona tutto questo: La fantasia di interpretazione di qualsiasi genere. E se si è artisti veri, con visioni ampie, questo non dovrebbe spaventare, al contrario, crea una dolce adrenalina di slancio nel trovare interpretazioni- ricerca di cui un artista dovrebbe nutrirsi.
Ovviamente è il mio pensiero.

Grazie per le note.

L ente locale, proprietario degli edifici scolastici e responsabile della formazione delle nuove generazioni alla stregua di scuola e famiglia uniti in un patto vero e profondo di corresponsabilita nella corretta e forte crescita oersonale sociale e professionale dei ragazzi, non può prescindere dall incoraggiare tutto questo con input iniziative proposte....penso a percorsi e concorsi che possano coinvolgere realtà culturali locali ...associazioni dipartimenti ...asl prefettura questura curia....promuovere sponsorizzare proporre ...con forza convinzione ...per il tessuto locale e per far sì che quest' ultimo possa far capolino con seria professionalità garantita da tantissimi docenti di Teramo che quotidianamente e silenziosamente si dedicano a i nostri bambini e ragazzi, nel panorama scolastico regionale e nazionale....grazie signor Carmine per l entusiasmo nei confronti della scuola

Un bel contributo sulla cultura a Teramo in vista della campagna elettorale, un contributo da due artisti che danno lustro alla città non da oggi. Potrebbe essere un coinvolgimento mai sperimentato a Teramo e già questo è una novità e una discontinuità. Attenzione però: Montanelli disse una bella frase che è anche un ammonimento: " un paese senza un ieri non ha un domani". La storia e la memoria storica non possiamo lasciarla da parte perché tutto quello che si fa deve avere un fondamento. per questo occorre studiare, studiare e studiare ancora. In questo senso va inteso rinnovamento. Va anche capita e conosciuta la realtà. Chiamare in causa gli asili e le scuole primarie senza conoscerle-oltretutto fermandosi ad esse-non aiuta. In queste strutture le maestre già fanno egregiamente il loro lavoro così come accade nella scuola elementare e media con l'educazione all'immagine e con l'educazione artistica. Dopo c'è un grosso problema: non so che fine ha fatto la demenziale proposta di un ministro di abolire lo studio della storia dell'arte. Un tema questo che dovrebbe stare in cima ai pensieri del futuro sindaco e del futuro assessore alla cultura, il quale non può essere scambiato per un Ente Culturale. Lasciamo stare i grandi del Rinascimento che bisogna studiare e capire per evitare di scrivere cose accettabili solo nel quadro di pensiero visionario ed utopistico. Ecco il bello: c'è bisogno di utopia senza dubbio, ma non pensare che si possa fare cultura in un comune ignorando l'art 9 della Costituzione.

Invece di "applaudire" un'idea, una proposta, ci si ferma alla puntualizzazione sterile di un.......Dante rinascimentale...
Mah! (per Mauro)