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La maleducazione. Lettera aperta ad Alberto Covelli che si fa difendere in un altro sito...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un sindaco.
Lo sapete quante pressioni riceve un sindaco, un Primo Cittadino durante la giornata?
Si parte da quelle famigliari.
Le mancati attenzioni alla moglie, ai figli,agli amici che ti accusano di essere cambiato fino al cane o al gatto.
Nel caso di Brucchi ai Gatti.
Si gioca ma non troppo.
Un ruolo complicato che ti fa perdere te stesso per donare tutto al tuo territorio.
Sbagliando spesso e per la maggior parte delle volte senza responsabilità dirette ma per quella macchina amministrativa guidata da pigri incompetenti.
La politica per me è stata una passione, un lavoro e poi, negli ultimi dieci anni, fonte di racconto, rivendicazione sociale e denuncia.
La mia colpa?
Aver avvertito una persona che stimo, considero, che ritengo un bravo ed educato ragazzo, di essere oggetto di un semplice e banale giochetto politico.
La ricetta è semplice.
Si prende un fedele ragazzo, un buon portatore di voti e surrogato, lo si adula di piaggeria, allettamento, cortigianeria, lusinga e lo si lancia nel tritacarne dei candidati precoci.
Nel frattempo si raccolgono le reazioni.
Ci sono state? Certo, il centro destra ha bocciato la candidatura.
Non è stata condivisa e giudicata troppo frettolosa.
Fine della storia.
Nel secondo frattempo dopo le elezioni parlamentari, arriveranno i tavoli politici per le amministrative.
Tutto scritto.

Ci attendevamo una risposta di cortesia da parte del buon Alberto, invece, da non futuro sindaco, da non candidato, da non attributo, si è fatto difendere dal buon Dodo in un altro sito.
Come se una persona ti invita a casa per un confronto diretto e l'interlocutore manda un amico nell'appartamento di fronte che ti risponde urlando dalla finestra.
Cafoni.
Non solo, ma l'ottimo Covelli si fa elogiare da un candidato di un'altra provincia, il dignitoso Gerosolimo che conosce tutto di Teramo, ma proprio tutto, che frequenta il capoluogo tutti i giorni e conosce ogni personaggio, ogni sampietrino, ogni mattonella orrenda di Corso San Giorgio, ogni platano di Viale Bovio, ogni papera della villa comunale, ogni sgomberato di Colleatterrato, da poterci insegnare che Covelli è il candidato ideale per noi.

Ci ripetiamo per educazione e stile...
Caro Alberto, sei stato usato come in tanti ti hanno detto ma forse l'errore più grande è stato di coloro che hanno cercato di avvertirti, da semplici buoni amici.
La considerazione è un sentimento di stima preziosa, di fattura pregiata, che noi abbiamo dimostrato di non meritare e di questo ci scusiamo...

Buona candidatura e noi con la pipa in bocca e Nicole sonnolenta di banalità, aspetteremo...

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Commenti

Una pessima figura.
Dove sta il suo essere diverso e migliore?
Di marionette e burattini ne abbiamo già troppe, a Teramo serve gente con gli attributi.

Tutti ci auguriamo che ci sia un Sindaco che ama Teramo e i teramani e che abbia la tenacia di far riemergere questo capoluogo come merita, contrariando quanto fatto fino ad ora da chi Teramo l'ha solo presa in giro.

Davanti la maleducazione un voto in meno. Il mio.

....cioè... tu scrivi quello che ti pare.... e se uno non ti risponde fai pure il permaloso??... magari neanche lo ha letto l'articolo... o magari non ci perde neanche tempo a risponderti.... fattela calà e pazienza....

Caro Stefano, scrivo la verità in una lettera con il destinatario.

Lettera che Alberto ha letto perché mi ha chiamato. Attendevo una sua risposta annunciata poi...il resto è storia.

Per "farmi calare" non ci sono problemi, la mancanza di stile si autodiatrugge come chi indossa i calzini bianchi di spugna con i calzari francescani.

Certo che trovare un nuovo sindaco a Teramo non è proprio una passeggiata....Credo che bisognerà esplorare gente nella società civile che abbia voglia di riabbracciare la gente risolvendo loro le innumerevoli problematiche vigenti. Che Dio ci ullimini!???

Falcò avrai ragione, peró la verità, nella politica, non esiste, né esiste la sincerità o la classe. Esistono sfaccettature. La verità, di certo non è una cosa così palese. Lo sai tu se gli hanno proposto di fare il pupazzo adesso per fare altro dopo? Più in alto? Che te lo viene a dire a te?
Per quanto riguarda la mancanza di stile, bricchi c'ha fatto quasi due mandati...mi pare inutilmente lenta come soluzione. Anche perché poi passa un po' di tempo, e i calzini bianchi lisi, i miei concittadini li riprendono e li indossano nuovamente con i sandali. Non solo ne esaltano anche le qualità di eleganza.
Vedi un ex governatore che si faceva rimborsare dai cittadini gli alberghi delle sue scappatelle.

Lo stile, la classe la verità a Teramo non esistono

Grosomilo girolimoni gerosolimo o come cavolo si chiama. Chii è costui? Come Rotondi come Quagliarello come la Pelino . Che ci azzeccano con Teramo?
..Comunque Falcò avascte nghe ssu cane. Lascielu sctà nzanda pace.

Nemmeno il mio di voto
..a me non è mai piaciuto.

IL MIGLIOR SINDACO DI TERAMO E' STATO IL PROFESSORE ANGELO SPERANDIO CHE AVEVA LASCIATO IL COMUNE IN ATTIVO.

La stranezza non è tanto quella che si sia fatto difendere o che abbia ricevuto l'elogio di tal gerosolimo ( chi?????) ma che non abbia capito, da solo, che farà la fine del tordo allo spiedo. Falcò, con gli elogi vacci un po' più piano.

In questa nostra povera e violata citta' mancavano Rotondi e Quagliarello, due facce da sguazzoncelli .Aznavour, dove sei? Come e' triste Teramo.

Covelli, chi???

Ma questa gente non è la stessa che ha amministrato Teramo fino a ieri e che lìha ridotta in un simile stato? Non hanno neppure la dignità di starsene a casa.